Peter Gabriel, il messaggio VIDEO per il 25.mo anniversario di WITNESS

Peter Gabriel ha fondato WITNESS nel 1992 con “Human Rights First” e “Reebok Human Rights Foundation. Ecco il suo messaggio per il 25.mo anniversario. GUARDA IL VIDEO:

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A 25 anni compiuti, l’organizzazione ha un’agenda ambiziosa: rendere possibile per ognuno e ovunque utilizzare video e tecnologie per proteggere e difendere i diritti umani.

L’11 maggio scorso WITNESS ha festeggiato il 25.mo anniversario con un appuntamento benefico a New York City.

In questo video-messaggio, Peter ricorda le conquiste del passato e guarda al futuro, come WITNESS si impegnerà nel supporto alla lotta per i diritti umani.

Ecco un video che ricorda i 25 anni di WITNESS:

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Steve Hackett, finita la prima parte del Tour: ecco tutti i video

Si è conclusa la prima parte del Genesis Revisited & Hackett Classics 2017 tour. Ecco tutti i video dai concerti postati sui social.

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Sono in vendita i biglietti per le date italiane estive del Genesis Revisited & Hackett Classics 2017 tour di Steve Hackett. 

4 luglio Vigevano  – Castello Sforzesco, Piazza Ducale – COMPRA I BIGLIETTI SU TICKETONE 

5 luglio Lignano Sabbiadoro – Beach Arena

7 luglio Pescara – Auditorium G. D’Annunzio – COMPRA I BIGLIETTI  SU TICKETONE

8 luglio Sogliano al Rubicone (Forli-Cesena) – Piazza Matteotti – COMPRA I BIGLIETTI SU TICKETONE

 

Dopo il sold out del tour italiano di marzo/aprile, Steve raddoppia e torna in concerto a luglio. 

Horizons Radio ha incontrato Steve Hackett. Ci ha parlato del nuovo album, che sta scalando onorevolmente le classifiche e come viene accolto dal pubblico nei concerti. La parte italiana del tour vista da Steve. E quel brano di Bob Dylan che….

Ecco l’intervista di Giorgio Bellocci a Steve Hackett prima del live applauditissimo a Legnano (Milano) il 30 marzo 2017. GUARDA:

Leggi anche l’intervista esclusiva a Jo, l’altra metà di Steve:

Jo, the Other Side of Steve Hackett – Exclusive Interview

 

 

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Like

Genesis Tribute Bands: Like

Pagine multimediali di Horizons Radio sulle Tribute Band dedicate a Genesis & Co. Ecco i Like.

Autopresentazione:

Il gruppo esegue brani tribute di una delle più famose e storiche formazioni dell’epoca rock, una band che ha caratterizzato un intero movimento musicale per almeno un decennio : i Genesis.
Rock, o meglio rock progressivo del periodo 1969 – 1976 oggi conosciuto come PROG : i Like eseguono infatti brani della prima formazione del famoso gruppo, quella con Peter Gabriel e anche Collins alla voce.
Il repertorio spazia negli album Trespass (1970), Nursery Crime (1971), Foxtrot (1972), Selling England by the pound (1973), The lamb lies down on Broadway (1974). A trick of the Tail (1975). Wind & Wuthering (1976).

Membri del gruppo:
 
Gianni Orsini : voce, percussioni
Sebastian Mannutza: batteria
Paolo Viccinelli : basso, chitarra12, bass pedal
Paolo Zirotti : tastiere
Massimiliano Pugi : chitarre
 
 

Guarda i video – CLICCA QUI

Playlist:

Gabriel Knights

Genesis Tribute Bands: Gabriel Knights

Pagine multimediali di Horizons Radio sulle Tribute Band dedicate a Genesis & Co. Ecco Gabriel Knights.

Autopresentazione: 

I Gabriel Knights nascono un accordo alla volta. Agli inizi, ancor prima di diventare “i cavalieri di Gabriel”, suonano cover miste con una formazione di cinque elementi. Poi, Francesco, Federico e Maurizio, non contenti di essere semplici fan dei Genesis, propongono di concentrarsi solo sul gruppo prog britannico per eccellenza. In seguito, la ricerca minuziosa delle sonorità e degli arrangiamenti originali li porta ad aggiungere un sesto elemento per completare la formazione. Tanta passione, cura per i dettagli e complicità nata dall’amicizia è ciò che si prova sentendoli suonare. Dal 2010 ad oggi quegli accordi sono diventati un vasto repertorio. Con una nuova line-up ripartono decisi a raggiungere l’obiettivo del loro progetto: riproporre dal vivo l’esecuzione fedele degli album classici dei Genesis dell’era Peter Gabriel.

La band:

SIMONE ROSATI Voce, Flauto, Percussioni

FEDERICO LANZA Chitarre

STEFANO MAZZOTTA Chitarre e Cori

EMANUELE GRIGIONI Tastiere e Cori

MAURIZIO LUZZI Basso, Bass Pedal e Chitarre

FRANCESCO LANZA Batteria, Cori e Sound Engineering

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ARCHIVIO – Peter Gabriel, il 19 maggio 1986 usciva l’album “So”

Peter Gabriel - So

Compleanno di So, l’album che, uscito il 19 maggio 1986, ha regalato a Peter Gabriel il successo mondiale totale,  non ancora arrivato con i primi quattro dischi.

Ecco 10 elementi che raccontano la svolta di Peter.

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by Eugenio Delmale

1. Dopo quattro album in cui tutti i piatti della batteria erano spesso banditi, Red Rain, che apre So, inizia proprio con una spiazzante reintroduzione dei “metalli” inutilizzati. Una significativa rottura con il passato, forse a voler dimostrare che l’autore è un Peter Gabriel nuovo. Il primo suono del brano, infatti, è quello del charleston e dei piatti di Stewart Copeland dei Police, uno dei tanti collaboratori illustri di questo disco.

2. Difficile da credere, ma Sledgehammer è stata inserita nell’album solo all’ultimo momento ed è nata quasi per caso, da un’idea che girava in testa a Peter, ma che non era stata ancora sviluppata, anche se le registrazioni del disco erano quasi ultimate. La sezione ritmica è nata per prima, creata dal nuovo batterista Manu Katché e da Tony Levin al basso, poi la chitarra di Daniel Lanois (altra novità, soprattuto in veste di produttore), infine la sezione di fiati dei Memphis Horns. Il titolo deriva dalle metafore di tipo edile usate da Gabriel e Lanois in sala di incisione. Il singolo arriva quarto in UK e primo in USA, scalzando proprio Invisible Touch dei Genesis. E il video del brano è da record. Leggi QUI l’articolo di Horizons Radio.

3. Riporta Mario Giammetti (in Peter Gabriel. Not one of us, Ed. Segno), che il caratteristico suono del basso di Tony Levin in Don’t Give Up, deriva dall’uso dei pannolini della figlia, per ottenere quel tono ovattato. La voce femminile doveva essere inizialmente quella di Dolly Parton, star del country americano, la quale non accetta. Così Gabriel si rivolge a Kate Bush, rimanendo molto soddisfatto. Anche se, scrive Gabriel nelle note di copertina dell’album, restano le radici “gospel/country (…) nel fantastico modo di suonare il pianoforte di Richard Tee”. Questo inno alla possibilità di superare gli ostacoli ha aiutato tante persone. “Gabriel ha dichiarato che una ben nota rockstar e un attore comico gli hanno entrambi confessato che la canzone li ha convinti a rinunciare al suicidio”. (Daryl Easlea, Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel, Ed. Arcana)

4. Insolitamente il testo di That Voice Again è scritto insieme a David Rhodes, il quale, con Gabriel e Lanois, è il terzo artefice principale del disco. Una soluzione cui è dovuto ricorrere il produttore canadese, visto che Peter non si decideva a ultimare le liriche della canzone. E’ possibile che Gabriel non riuscisse ad andare avanti per il tema del brano, che fa riferimento alla sua crisi coniugale del momento con Jill. Dopo 10 anni (“per non creare connessioni con i Genesis”, ha raccontato alla rivista italiana Ciao 2001), torna nella musica del cantante la chitarra 12 corde, suonata da Lanois. Come accade rarissimamente, il brano inizia con il ritornello.

5. In Your Eyes vede la partecipazione di vari coristi tra i quali Jim Kerr dei Simple Minds e soprattutto il cantante senegalese Youssou N’Dour, che qui canta in lingua wolof. E’ verosimilmente una dichiarazione d’amore per Rosanna Arquette, l’attrice americana conosciuta la sera del concerto Six of the Best (leggi e ascolta lo speciale di Horizons Radio). In crisi con Jill da anni, Peter aveva un strana relazione con lei. Sicuramente è la prima canzone d’amore diretta composta da Gabriel nella sua carriera da solista. E dire che inizialmente si intitolava Sagrada Familia ed era ispirata alla Cattedrale di Barcellona e al suo creatore, Antoni Gaudì.

6. Varie voci di Peter sovraincise contribuiscono alla bellezza toccante di Mercy Street. Tra queste, una particolarmente bassa è stata registrata alle sette del mattino, per ottenere un cupezza naturale. Le percussioni sono del brasiliano Djalma Correa, registrate da Gabriel a Rio de Janeiro. Il meraviglioso lavoro al basso è di Larry Klein. Benchè ufficialmente ispirata all’opera quasi omonima della poetessa americana Anne Sexton, Mario Giammetti (in Peter Gabriel. Not one of us, Ed. Segno) riporta un episodio, raccontato dallo stesso Gabriel, che potrebbe aver influenzato il testo: un atterraggio di fortuna, proprio del volo per il Brasile, preso per incontrare Correa.

7. Una prima versione di Big Time, con il titolo Success era stata registrata ai tempi di Security. Terzo singolo dell’album, ha raggiunto l’ottavo posto in classifica negli Stati Uniti, dove apprezzavano il clima funky del brano e la sua filosofia, così vicina al sogno americano, anche se declinata con ironia. Fondamentale nel brano è la drumstick bass guitar, suonata da Tony Levin, che preme le corde, e da Jerry Marotta, che le percuote, ottenendo quel sound caratteristico della parte ritmica, abbinato alla batteria di Stewart Copeland.

8. Registrata originariamente per Melt, poi candidata a entrare in Security, We Do What We’re Told (Milgram’s 37) è diversa dalle altre tracce del disco, visto che arriva da tempi musicalmente remoti per Peter. Suonata in tour sin dal 1980, infatti, era una vecchia conoscenza dei fan della prima ora. “Sta lì a dimostrare al suo nuovo pubblico che se Gabriel voleva poteva essere ancora inquietante e disturbante”. (Daryl Easlea, Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel, Ed. Arcana).  Il testo è notoriamente basato su un esperiemento che dimostrava scientificamente la “banalità del male” nazista, tema utilizzato anche dai Genesis nel brano Just A Job To Do (Album Genesis).

9. Il vinile termina con Milgram, ma non le versioni su cassetta e CD, chiuse da This Is The Picture (Eccellent Birds) – e, nelle rimasterizzazioni, da In Your Eyes –, variazioni dettate dall’ossessione di Gabriel per la sequenza dei brani e per la buona miscela tra code e attacchi degli stessi. Inserire This Is The Picture è stata una scelta singolare, visto che, composta con Laurie Anderson,  faceva già parte dell’album dell’artista americana di due anni prima Mister Heartbreak, in una versione diversa e con il titolo Eccellent Birds. Gabriel l’ha voluta temendo di non avere abbastanza materiale, altra bizzarria, visto che disponeva di brani già completi e inediti come Don’t Break This Rhythm o Curtains, che invece diventeranno il lato B dei singoli Sledgehammer e Big Time.

10. Infine la copertina e il titolo So. Sorprendentemente l’album esce con una confezione esteriormente normale, con un bel ritratto di Peter realizzato da Trevor Key e nessuna delle stranezze formali presenti in quelle precedenti. Per la prima volta, inoltre, Peter decide di utilizzare un titolo. La rivista Rolling Stone gli ha chiesto il perché. “Il nuovo album ha un titolo universale, – risponde Gabriel -, così la gente non rischierà di comprare due volte lo stesso disco. Sono molto contento di averlo fatto, perché è in linea con il piccolo cambiamento dello stile; volevo che l’album fosse elementare, vivo, naturale”. (Cit. in Daryl Easlea, Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel, Ed. Arcana). Al grande successo del disco ha contribuito il video di Sledgehammer, oggetto di un altro articolo di Horizons Radio – LEGGILO QUI. Ecco come Stephen R. Johnson e Peter Gabriel hanno realizzato questo e i successivi.

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LEGGI PERCHE’

Anthony Phillips, in arrivo nuove (e gustose) ristampe – PRENOTA

Anthony Phillips manda in ristampa una serie di chicche. Ecco la programmazione delle uscite:

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Il 16 giugno arriva Slow Dance (3 CD) in versione Cofanetto, CD+DVD, Doppio CD, registrazione originale rimasterizzata mix in 5.1. 

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Arriva a settembre Invisible Men, in doppia versione e un intero CD bonus di materiale inedito.

GUARDA SU AMAZON SE E’ GIA’ PRENOTABILE

A dicembre arriva il terzo cofanetto di Anthony Phillips con gli album della serie “Private Parts & Pieces”. Stavolta i volumi sono 9, 10, 11 e un dodicesimo tutto nuovo la 12 corde grande protagonista.

TIENI D’OCCHIO SE E’ PRENOTABILE SU AMAZON

E’ di nuovo disponibile The Meadows Of Englewood Anthony Phillips & Guillermo Cazenave, nell’edizione doppia (CD+DVD), in occasione del XV anniversario del 2012.

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CLICCA QUI PER SCARICARE GLI MP3 DA AMAZON

Le ultime uscite sono state: il cofanetto 1984 in 2CD/DVD formato digipak con 5.1-mix e bonus tracks (per i dettagli clicca qui).

E il secondo cofanetto della serie Private Parts & Pieces(per acquistarlo clicca qui).

I primi quattro album di questa serie sono usciti nel 2015 (per i dettagli clicca qui).

Nel cofanetto Private Parts & Pieces V-VIII troviamo gli album V: Twelve, VI: Ivory Moon, VII: Slow Waves, Soft Stars e VIII: New England.

In più, un bonus CD con materiale rimasto inedito da molti anni.

 

MIKE + THE MECHANICS: il video di ‘The Best Is Yet To Come’ – GUARDA

MIKE + THE MECHANICS: ecco il video di ‘The Best Is Yet To Come’:

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Mike + The Mechanics saranno live a Milano lunedì 11 settembre 2017, ore 21.00 all’Alcatraz.

La band arriva in concerto per presentare il nuovo album Let Me Fly. Acquista il tuo biglietto.


MIKE + THE MECHANICS il nuovo album “Let Me Fly” (COMPRALO SU AMAZON) in uscita il 7 Aprile.

Ascolta l’album:

Tracklist:

Let Me FlyLet Me Fly
Are You Ready
Wonder
The Best Is Yet To Come
Save The World
Don’t Know What Came Over Me
High Life
The Letter
Not Out Of Love
Love Left Over
I’ll Be There For You
Save My Soul
Links:
Official Website
Tourdates 2017: Word of Mouth Tour

Genesis: i concerti di Roma e Milano, 17 e 19 maggio 1987 – SPECIALE & VIDEO

Il 17 maggio 1987 i Genesis sono in concerto a Roma e due giorni dopo a Milano. Ecco un ricordo di quei giorni.

Alle 17.30 di domenica 17 maggio si aprono i cancelli dello Stadio Flaminio di Roma. Lo spettacolo è previsto per le 19 – come si vede nel biglietto qui sopra -, ancora con la luce diurna.

Il supporter è Paul Young, il quale viene letteralmente bersagliato da ogni tipo di oggetti, evidenziando la scelta poco felice dell’abbinamento. La gente vuole ascoltare solo i Genesis.

Il concerto ha svariate coperture mediatiche. Radio RAI fa uno speciale, con un po’ di brani registrati a Malaga, una settimana prima, e la diretta dal Flaminio. Difficile ricostruire se è stato trasmesso anche lo show milanese. Anche Radio Centofiori, emittente fiorentina legata al P.C.I. dedica molto spazio all’evento.  In Tv va in onda un servizio del TG1 intitolato “Il Rock è luce”.

Al contrario di Milano, come vedremo, non ci sono video o registrazioni audio su YouTube – le poche realizzate, vista la stretta sorveglianza su macchine fotografiche e altro, restano private al momento – ma ecco alcune foto tratte da Genesis The Movement – 1 e 2.

Ecco la scaletta, come riportata dal sito sopra citato:

Mama 07:13
Abacab 08:39
Phil Speaking In Italian 02:13
Domino 11:22
That’s All 05:21
The Brazilian 05:08
Phil Speaking In Italian 01:26
In The Cage Medley 07:59
In That Quiet Earth 04:22
Afterglow 04:28
Land Of Confusion 05:09
Phil Speaking In Italian 01:32
Tonight Tonight Tonight 09:05
Throwing It All Away 06:26
Phil Speaking In Italian 02:19
Home By The Sea 11:31
Invisible Touch 04:52
Drum Duet 05:52
Los Endos 06:08
Turn It On Again 12:45

Il gruppo inizia con due cavalli di battaglia del nuovo corso, di ottimo livello e collaudati, che costituiscono una potente apertura del concerto (Mama e Abacab). Guarda il video dal Live di San Siro a Milano:

Tra i nuovi brani funzionano bene Domino e The Brazilian, anche se alleggeriti da brani come That’s All. Guarda il video dal Live di Milano:

Tra i classici, invece, ultimo tour per In The Cage, che si abbina in medley con In That Quiet Earth e va a sfociare in Afterglow. Guarda il video dal Live di Milano:

Purtroppo da questo medley esce per sempre Apocalipse in 9/8, rimasuglio della gloriosa Supper’s Ready. Quando lo show arriva in Italia, non c’è più traccia di questo cavallo di battaglia dei live dei Genesis e capolavoro amatissimo dai fan, richiesto a gran voce in ogni concerto. La causa: lo sforzo che richiede alla voce di Phil Collins. Ecco come si presentava nella parte americana del tour il medley Cage-Quiet-Apocalipse. ASCOLTA:

E a proposito di variazioni, ecco come veniva eseguito, nella parte Australiana del tour, un brano fuori scaletta:  Your Own Special Way, con l’accompagnamento della “Invisible String Section“, costituita da orchestre locali a seconda delle città, come da legge del posto. ASCOLTA:

Indimenticabile poi il drum duet di Phil e Chester Thompson (che, come è noto, con Daryl Stuermer da anni accompagna in tour i Genesis), in cui i due, ormai affiatatissimi, sono sincronizzati come due orologi. Eccolo tratto dallo  show dello Stadio Wembley ai primi di luglio. ASCOLTA:

Scrive Gianluca a Horizons Genesis: “anche io ero a quel concerto. Qualche giorno dopo non ricordo se nella bacheca del mio liceo o in un annuncio per strada lessi di un ragazzo che vendeva a 10000 lire la registrazione audio dell’intero concerto. All’epoca ero solo un ragazzo come direbbe il grande De Gregori e così me le sono comprate. Sono registrazioni effettuate in mezzo al pubblico, probabilmente con un registratore portatile, il concerto si sente bene ma anche purtroppo il pubblico e tutto il turpiloquio”.

Clicca qui o sulle immagini e COMPRA IL DVD del concerto di Wembley:

E, dal concerto di Milano, ecco il finale. ASCOLTA:

 Altro materiale video sull’Invisible Touch Tour

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Le ultime della Band su Horizons Genesis:

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HR Press Review – Mike Rutherford: “My six best albums”

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Mike Rutherford racconta i suoi album preferiti e spiega il perché. Dai Beatles a Jimi Hendrix e tanti altri.

Leggi tutto.

Angolo del Collezionista: From Genesis To Revelation

L’Angolo del Collezionista di Horizons Radio in viaggio nella discografia dei Genesis. Prima puntata: From Genesis To Revelation.

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By Antonio Filippi

In Inghilterra From Genesis To Revelation esce nel 1969 in versione mono, etichetta Decca rossa, oggi rarissima. GUARDA LE VERSIONI DA COLLEZIONE DISPONIBILI

E anche in versione stereo con etichetta Decca Blu – ACQUISTA UNA COPIA DA COLLEZIONE SU EBAY

Entrambe le versioni hanno i testi nella confezione, ECCOLI clicca sull’immagine per lo zoom:

In Italia, invece, la prima uscita prevista per il 1969, non è mai avvenuta, anche se esistono copie pronte per la distribuzione, che recano il bollino S.I.A.E. – ACQUISTANE UNA DA COLLEZIONE SU EBAY.

L‘album viene distribuito nel 1974, sfruttando il successo ottenuto dai Genesis con Selling England By The Pound

Infatti, in quello stesso periodo esce un 45 giri In The Beginning/The Serpent, tratto appunto da Revelation, solo un mese dopo la pubblicazione del singolo I Know What I LIke, tratto da Selling. Ecco la copertina della prima versione, caratterizzata dalla bizzarra scelta dell’immagine. Infatti non sono i Genesis, quelli raffigurati, ma la band Ten Years After

ACQUISTA UNA COPIA DA COLLEZIONE SU EBAY.

Dall’album è estratto anche il Santo Graal del collezionismo Genesis in assoluto, cioè il primo singolo americano, The Silent Sun/That’s Me su etichetta Parrot nera. E’ rimasto praticamente invenduto e poi andato al macero, quindi le copie sono pochissime, rarissime e costosissime (circa 5000 euro). Più facile è trovare il promo, etichetta chiara, dato in omaggio a radio e addetti ai lavori. COLLEZIONA UNA COPIA:

Rara anche la versione russa dell’album, uscita solo nel 1993, dopo la caduta del muro di Berlino quindi, e reperibile solo nei paesi dell’est Europa. La qualità del vinile è ottima ed è molto ambita dai collezionisti.

La Decca quindi si  pentirà di aver scaricato con tanta leggerezza i Genesis e cercherà sempre di sfruttare al massimo le royalties cui ha diritto: per questo sono in circolazione infinite edizioni,  con un diverso ordine dei brani, con diverse copertine e titoli, come In the Beginning COLLEZIONA.

Tra queste la versione uscita per la collezione Rock Roots” – COLLEZIONA,  sempre della Decca: contiene tutti i brani dell’LP più i quattro usciti su 45 giri.

Sarà poi riproposta in Germania nel 1981 con il titolo The Silent Sun  sulla copertina di questa versione e’ raffigurato un luminoso sole al tramonto.  COLLEZIONA UNA COPIA DI QUESTO ALBUM.

Con il medesimo titolo di From Genesis to Revelation è disponibile invece anche una versione etichetta London specifica per il mercato americano contiene anche i primi pezzi usciti singoli su 45 giri.

GUARDA TUTTE LE VERSIONI DISPONIBILI DELL’ALBUM DA COLLEZIONE

Guarda e ascolta lo speciale di Horizons Radio sull’album:

ARCHIVIO – 7 marzo 1969, esce From Genesis To Revelation

Ascolta l’album:

Se hai informazioni da aggiungere o da rettificare e per qualunque altra comunicazione SCRIVI QUI.