Rimini, La Locanda del Lupo, dove si sono esibiti i Genesis il 23 Agosto 1972.
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Dei due concerti di Rimini, tappa spostata dal 14 al 23 agosto, come raccontato nella prima data del tour per problemi alla dogana in entrata in Italia, restano solo alcune foto realizzate da Giorgio Tagliabue – GUARDALE su Genesis The Movement e da Armando Gallo – GUARDALE sui suoi libri.
Peccato che non esistano registrazioni audio, visto che alla fine del concerto, insieme al gruppo spalla Osanna, i Genesis (o meglio, tre di loro) hanno improvvisato una jam session, come racconta dettagliatamente e con varie testimonianze dei protagonisti Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo.
Il concerto di Albenga, primo dei due in Liguria, non ha registrazioni musicali o memorabilia da sfoggiare. Ma le testimonianze riportate dell’ottimo Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, raccontano di un Palasport che in realtà è una bocciofila, con tanto di urla dei giocatori, poche centinaia di persone e uso di materiale pirotecnico, prima mai utilizzato.
Quasi 900 persone fanno parte del pubblico del concerto dei Genesis al Teatro Alcione di Genova, una delle maggiori platee di questo tour.
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Ecco la registrazione audio della serata (non integrale):
E alcuni momenti del concerto, la presentazione di Can-utility And The Coastliners:
E la rarità assoluta, l’esecuzione di Seven Stones, mai registrata live in altri concerti, al posto di Get’em Out By Friday:
Il concerto è aperto dal gruppo milanese Jumbo e dai napoletani Osanna, il cui cantante e tastierista Lino Vairetti ha raccontato:
“Ricordo che Peter rimase particolarmente colpito dai nostri travestimenti e dal fatto che andavamo in scena con i visi pitturati e quando due anni dopo al concerto di Napoli vidi le maschere di Gabriel pensai che forse aveva almeno in parte preso spunto da noi”. (da Dusk del 28 aprile 1999, citato in: Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo)
Materiali da collezione di questo concerto (clicca sull’immagine):
Doppio concerto anche al Piper 2000 di Viareggio, alle 18 e alle 21. Quella serale ha un bis che molto probabilmente è proposto solo in questa occasione: Harold The Barrel.
Un appuntamento magistralmente descritto da Silvano Martini nel suo Blog “Last Music Rebel”, dove racconta entrambe le serate da spettatore in prima fila e anche un retroscena fuori da palco. LEGGI L’ARTICOLO DI SILVANO MARTINI
I brani tratti da Foxtrot, album in fase di registrazione ed espressamente citato durante il concerto, sono ormai nella versione definitiva, tranne alcune eccezioni, come ricorda il libro Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, dove sono raccontati altri aneddoti di questa data.
A Marina di Ravenna sono due gli show e in quello pomeridiano i Genesis eseguono per la prima volta (lo rifaranno a Genova tre giorni dopo) Seven Stones.Purtroppo non esistono testimonianze audio o video.
“Io c’ero assieme ad un amico – racconta a Horizons Genesis Luciano Mazzoli -. Rigorosamente in motorino da Ravenna in quanto allora sedicenni! Saremo stati in 100, non di più al Jolly di Marina, allora piccola balera all’aperto, con i pini che contornavano la pista. Avevano appena pubblicato Nursery Crime. Ho un ricordo molto lontano nel tempo, solo che ero talmente vicino che quasi potevo toccare la band!!! Serata fantastica per un fan che ancora oggi va dove ci sono loro!!! Ultimo concerto loro assieme (senza Gabriel chiaramente) nel 2007 al Circo massimo!! When in Rome…Fantastic.”
“Che emozione, ricordo ancora lo stupore nel sentire dal vivo, mano a mano che mi avvicinavo alla piazza del concerto, i pezzi che amavo in vinile.
Grande serata.”, ha raccontato a Horizons Genesis Gian Stefano Verlicchi di Forlì.
La parte estiva in Italia del Nursery Cryme Tour parte con alcuni intoppi. Infatti, come abbiamo visto, salta la data di Rimini, prevista il 14 agosto e rimandata al 23, a causa del ritardo provocato dai controlli doganali un po’ a rilento a Ferragosto.
E anche la location del concerto del 18 agosto non è quella originale. Programmato infatti al Dancing Lago delle Rose di Arquà Petrarca (Padova), il live invece si svolge al Campo Sportivo di Feltre (Belluno). Una variazione apparentemente senza spiegazioni, anche se qualcuno afferma che fu a causa di incidenti avvenuti qualche giorno prima durante un concerto dei Van der Graaf Generator.
Ma anche qui il concerto è stato in forse fino all’ultimo a causa del tempo incerto. Ma poi i Genesis finalmente si possono esibire. Ecco la registrazione:
Questo è il racconto di Piero Gai a Horizons Radio:
“Purtroppo, anche se avvenne a 800 metri da casa mia, ho dovuto raccogliere le informazioni dato che ero troppo piccolo per andarci.
Nel pomeriggio, ci fu anche il tempo per una partitella di calcio a squadre miste tra i presenti e loro, con un pallone di recupero e sfruttando una delle porte del campo. Dopo aver colpito la rete più volte, Peter
scagliò l’asta del microfono ancora sulla povera rete, che si vendicò ingarbugliandosi intorno ad essa. Ci volle del bello e del buono per recuperarla.
L’intro di “Watcher of the skies” provocò nel limitrofo ospedale civile (a pochissimi metri di distanza) un fuggi fuggi tra personale e parenti dei malati, dato che si pensò al rombo che precede il terremoto.
Ultima cosa, ma non sono riuscito a verificarla.Per i problemi accaduti durante il concerto, Peter fece restituire i soldi ai presenti. Ad alcuni, li consegnò di persona.”
Lo ricorda così il batterista bellunese Franco De Poli al Gazzettino del Nordest e citato da Rael Matrix in Genesis Forum Italia:
“Era al campo sportivo, con il prato coperto da fogli di panforte e in mezzo al campo una specie di casetta di legno col tetto in cellophane che faceva da palco con dentro gli strumenti dei Genesis, col Mellotron già acceso perché aveva bisogno di scaldarsi. In tutto saremo stati in duecento. una ventina arrivati da Belluno, dieci da Feltre, il resto da tutto il Veneto. Vederli in quella situazione così povera… è bellissimo a ricordarsi. Gabriel si era già rapato la fronte, si truccava gli occhi, non usava ancora le maschere… e nel crescendo di “Musical Box“, il palco era a sei metri dalla rete che lo divideva dal pubblico, cominciò a correre verso di noi e a dare grandi colpi alla rete con l’asta del microfono. Molti scapparono via impauriti! Ricordo che fecero tutto “Nursery Crime“, due brani da “Foxtrot” e qualcosa in anteprima da “Selling England By The Pound”.
L’album, ora è disponibile nelle versioni CD, CD+DVD, Doppio CD e MP3, ed è stato registrato nei concerti di Bratislava in Slovacchia il 14 luglio 2011, eccetto Los Endos che arriva da Budapest nel live del 30Novembre 2012.
Originariamente è uscito in doppio vinile e Blu-ray. Ma ora, appunto ecco una nuova edizione.
Le date italiane estive del Genesis Revisited & Hackett Classics 2017 tour. Foto, video e il commento di Steve.
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“The Italian tour has been a joy… Wonderful weather, beautiful old towns, spectacular scenery, incredible beaches and amazing crowds… Great to have Mum join us all in Pescara too! Thank you Vania, Sergio and all the team for a fabulous tour… Warmest wishes to all, Steve” (dalla pagina Facebook)
Accanto a questo commento finale del mini-tour italiano Steve ha postato questa foto:
Dalla pagina Facebook di Steve Hackett
Ecco i video dai concerti postati sui social:
Ed ecco le foto di Giorgio Bellocci al concerto di Vigevano del 4 luglio:
Ecco l’intervista di Giorgio Bellocci a Steve Hackett prima del live applauditissimo a Legnano (Milano) il 30 marzo 2017. GUARDA:
Nel Tour Steve Hackett rivisita i classici dei Genesis in particolare ha celebrato il 40.mo anniversario di Wind & Wuthering, oltre al suo immenso repertorio solista. Protagonista anche il nuovo album The Night Siren.
Il 3 luglio 1977 all’Olympiahalle di Monaco di Baviera va in scena l’ultimo concerto di Steve Hackett con i Genesis. Ecco ricordi, suoni e immagini di quel giorno.
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Ecco la registrazione del concerto:
“Ancora una volta un abbandono eccellente getta un ombra sul loro futuro – annota Mario Giammetti in Genesis. Il fiume del costante cambiamento-. Ma se sono riusciti a sopravvivere senza Gabriel, possono farcela anche senza Steve, pagando però un pesante prezzo a livello di creatività e fantasia”.
Ed ecco il ricordo dei protagonisti.
“Sentivo che i Genesis stavano diventando ripetitivi – ha raccontato Steve ad Armando Gallo in Genesis: I Know What I Like – e sapevo che per esprime al meglio me stesso sarei dovuto uscire dal ruolo che avevo nella band. Il problema era che la sicurezza economica stava portando a un impoverimento spirituale e mi stava uccidendo suonare giorno dopo giorno gli stessi brani”.
“Mi crea qualche imbarazzo dire che non mi ero proprio accorto di quanto infelice fosse stato Steve per la maggior parte del tempo in cui fu membro del gruppo – ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia The Living Years -. Non eravamo propriamente gli individui più sensibili del mondo e Steve era una persona abbastanza riservata, come tutti noi del resto, ma pensavo comunque che si divertisse. (…) Nella mia personale scala Richter, la perdita di Steve non fece registrare scosse paragonabili a quelle di Ant o Pete”.
“In questo periodo diventa evidente anche la frustrazione di Steve – racconta Phil Collins nella sua autobiografia No, non sono ancora morto-. Ha pubblicato il suo album da solista, ma invece di diminuire la pressione, l’ha aumentata. Vuole avere più canzoni sue negli album dei Genesis. Quello che per me è positivo si rivela negativo per lui: la nuova configurazione dei Genesis ha inaspettatamente aperto nuove strade di composizione dei pezzi, e mentre io mi sento sempre più sicuro come autore, Steve non riceve ancora lo spazio creativo che pensa di meritarsi. (…) Ma se siamo sopravvissuti alla perdita di un cantante, siamo in grado di sopravvivere a quella di un chitarrista. Continuiamo, imperterriti, con Mike che ci dà dentro sia al basso sia alla chitarra solista”.
Dopo aver lasciato i Genesis Steve Hackett ha intrapreso un’importantissima carriera solista. Ha già pubblicato il primo album. Ecco lo speciale di Horizons Radio: