Tony Banks viene descritto da Armando Gallo come una persona silenziosa, di poche parole, sin da quando era un ragazzo. Ma le rare volte che parlava, valeva la pena ascoltarlo. Gallo ricorda come fosse lucidissimo nel descrivere i piani della band nei successivi sette mesi e l’album che stava per arrivare: Foxtrot. E spiegava come le storielle che Peter Gabriel si inventava in concerto, sarebbero servite a esplicare i testi non sempre di primo impatto della band. (da Armando Gallo,Genesis: The Evolution of a Rock Band, S&J Ed.)
Gli amici prima di tutto. Dopo la pubblicazione del secondo album, Trespass, il gruppo conobbe un periodo di crisi causato dall’abbandono di Anthony Phillips; dopo ciò, Banks voleva abbandonare il gruppo, ma fu convinto dai compagni a proseguire la propria avventura con la band senza l’aiuto del chitarrista.
Le sue introduzioni indimenticabili, come quelle di Watcher of the Skies, Firth of Fifth, The Lamb Lies Down on Broadway. I suoi Assoli intramontabili, tra gli altri in Supper’s Ready, The Cinema Show, In The Cage, Robbery, Assault & Battery, Duke’s Travels/Duke’sEnd.
E’ il creatore, tra le altre, di White Mountain, dei testi di Seven Stones, Harlequin e The Cinema Show. Di Firth of Fifth – ha scritto anche l’assolo di chitarra di Steve Hackett -, Time Table, Entangled, A Trick of the Tail, Mad Man Moon, One for the Wine, Afterglow.
Tony non ha suonato solo le tastiere nei Genesis. Certi suoi passaggi con la 12 corde acustica in canzoni come The Musical Box, Entangled, The Cinema Show e all’inizio di Supper’s Ready sono indimenticabili. Banks è anche stato un back-up vocalist occasionale e co-lead vocals in Shepherd.
Banks è stato un innovatore del sound del rock, pioniere, nella sua carriera, nell’uso di molte tastiere e sintetizzatori particolari. E’ stato definito “il tastierista più raffinato del prog rock.” Ha utilizzato svariati tipi di tastiera, padroneggiandoli con una tecnica unica, in diversi brani, ricorrendo pure a soluzioni artigianali, anche durante i concerti, per poter ottenere i risultati che ricercava. Guarda le video-interviste di Tony sull’uso dei vari effetti nei suoi album solisti.
Grazie a Tony sono entrate nei testi e nelle atmosfere dei Genesis opere letterarie di fantascienza (Watcher of The Skies, One for the Wine, Heathaze, Domino), fantasy (A Trick of the Tail), il Piccolo Principe (Mad Man Moon), le atmosfere vittoriane di Cime Tempestose (è stato lui a leggere il romanzo e a riportare le influenze nel titolo e all’interno di Wind & Wuthering) e di Dickens (Home By the Sea), T.S. Eliot, La Terra Desolata (The Cinema Show – in cui c’è anche Shakespeare – Romeo e Giulietta – e La Metamorfosi di Ovidio – Tiresia), John Keats (The Lady Lies), e poi dal filosofo Protagora (Harlequin) a San Paolo (Cul-de-Sac), da Zanna Bianca di Jack London (White Mountain) a Tom & Jerry – o Gatto Silvestro – (All in a Mouse Night)
Tony risulta essere un musone, un tipo non particolarmente simpatico, con poco senso dell’umorismo. Ma in certi momenti (tra quelli pubblici, ovviamente) non è così. Sul palco Banks ha talvolta anche indossato un boccaglio durante l’esecuzione di Who Dunnit?….
…O come in occasione del primo video in assoluto dei Genesis: Robbery, Assault & Battery. GUARDA:
“I protagonisti sono gli stessi membri del gruppo, con un barbuto Phil Collins particolarmente a suo agio nei panni del ladro […] e gli altri tre in divisa da poliziotto (notevole il ruolo di Tony Banks che, pur prendendosi una pallottola dal brigante, nelle scene successive si muove proditoriamente all’inseguimento del lestofante)”. (da Giovanni De Liso, Genesis, Behind the lines. Testi commentati (1969-1998), Arcana ed.)
Banks attualmente vive con la moglie Margaret, in una casa a sud di Londra. La coppia si è sposata il 29 luglio 1972 e ha due figli: Benjamin (nato nel 1978) e Emily (1981). E’ una delle relazioni più longeve della storia del rock. Hanno fatto una luna di miele di un giorno perché Banks era troppo impegnato a finire l’album dei Genesis Foxtrot. Banks ha detto: “La band era dispiaciuta per me, così hanno pagato per farla venire nel tour successivo.” (da Blake, Mark 10 luglio 2015 “Q&A: Tony Banks” Team Rock Retrieved 7 Marzo 2018). La coppia vive vicino a Godalming, nel Surrey.
E’ stato nominato Prog God 2015 agli annuali Progressive Music Awards. Tony è classificato al numero 11 nella classifica di Music Radar dei più grandi tastieristi di tutti i tempi.
“You’ll Be In My Heart” dal film Tarzan vince l’Oscar per la Canzone Originale alla 72ª edizione della cerimonia di premiazione che si è tenuta il 26 marzo 2000 allo Shrine Auditorium di Los Angeles.
Con l’addio di Peter Gabriel ai Genesis, Phil Collins è diventato il frontman della band, che ha pubblicato «A Trick of the Tail» il 2 febbraio 1976 – LEGGI L’ARTICOLO DI HORIZONS RADIO.
L’LP arriva al terzo posto nelle classifiche del Regno Unito, come «Selling England by the Pound» e diventa il loro maggior successo. Il che li rassicura. Del resto le aspettative sul futuro del gruppo erano bassissime. Ma poi la gente ha sentito il disco e le quotazioni del quartetto si sono alzate.
Il 26 marzo è previsto l’inizio del tour.
Ma, ovviamente bisogna risolvere il problema di chi suonerà la batteria in concerto. E Phil non ha voglia di abbandonare il suo strumento. Racconta Collins nella sua autobiografia:
“Bill Bruford, già con gli Yes, è un buon amico che mi ha fatto conoscere un sacco di batteristi jazz. Viene a una delle prove dei Brand X (stiamo scrivendo «Unorthodox Behaviour») e chiede:
«Come va con i Genesis? Avete trovato un cantante?». «Non proprio. Ho cantato io nell’album, e vogliono provare a far cantare me. Ma per farlo abbiamo bisogno di trovare un batterista.» «Be’, perché non lo chiedi a me?» «Mi sa che diresti di no. Un po’ troppo simili agli Yes per te, no?» «Invece lo farei.» Ed ecco che i Genesis hanno un nuovo batterista.”
Così Phil non ha più scuse. Tutti si adattano e si abituano al nuovo assetto e alla nuova formazione.
“Non facciamo grandi cerimonie: succede e basta. Non ricordo nemmeno di avere fatto delle prove, o un annuncio”, ricorda Phil.
Bill Bruford si inserisce subito bene, del resto è uno dei più grandi del genere prog e non solo.
“Non sono particolarmente nervoso per l’idea di cantare, né per il fatto di farlo davanti a un pubblico – racconta Phil -. Mi ci ero già abituato con Oliver!, a suo tempo. Ma cantare con solo un microfono tra me e il pubblico, al posto di una fila di piatti: è questo il problema da superare. Se uno non è portato per i copricapi da pipistrello e per volare a mezz’aria, cosa fa quando non canta?”
Ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia:
“Avevamo scelto deliberatamente il Canada perché avevano meno memoria dei concerti con Pete là che in Europa. Pete era stato una figura così forte che non riuscivamo a immaginare come Phil l’avrebbe potuto sostituire. “
Ci sono anche altri problemi pratici.
Per esempio: come vestirsi. La tuta da operaio era ideale quando era solo il batterista. E di indossare maschere e costumi “alla Peter Gabriel” non se ne parla.
“Posso mettermi la coppola e la redingote per Robbery, Assault and Battery, ma questo è il massimo che sono disposto a fare”, dice Phil.
Quindi viene scelta la tuta da operaio. E poi c’è un’altra preoccupazione. Peter Gabriel era bravissimo a intrattenere il pubblico con le sue storie mentre Mike, Tony e Steve si accordavano. Cosa può raccontare Phil?
Poi arriva il momento.
Alla London Arena le luci di sala si abbassano.
“Trascorro quasi tutto il concerto a nascondermi dietro l’asta del microfono: sono un esserino ventiquattrenne magro come una bacchetta da batteria.
E non tocco nemmeno il microfono. Toglierlo dal supporto sarebbe un gesto troppo… da cantante. Ma arrivo in fondo al concerto riportando solo piccole ammaccature alla mia fragile consapevolezza di frontman.“, ricorda Phil.
“La gente era dalla sua parte fin dal primo giorno – racconta Mike –. Sul palco, Phil è sempre stato un batterista molto visivo – mai appariscente ma molto spettacolare.
Non dimenticherò mai Phil nella sua T-shirt, la lunga barba e la sua mano tremante. E poi non avere Pete lì… Uno strano momento per tutti. Ma dopo aver suonato le prime due canzoni, ho capito che sarebbe andato tutto bene.
E così è stato. La parlantina di Phil ci ha aiutato. Ha alleggerito l’atmosfera. Pete era misterioso sul palco, Phil è sempre stato il ragazzo della porta accanto”, ricorda Mike.
Ci sono 2.200 fan alla London Arena di Bathurst Street per il debutto di Collins come frontman. I Genesis si aspettavano non più di un centinaio di persone e invece ecco la dimostrazione che la popolarità della band non è in calo.
Non esiste una registrazione pubblica di questo concerto, anche se pare che una copia sia di proprietà di un collezionista. Ecco quelle di due date successive:
https://www.youtube.com/watch?v=O7uEDlgFSEw
https://www.youtube.com/watch?v=f1lD48AX6P0
La maggior parte del setlist di quel 26 marzo è tratta da A Trick Of The Tail.
Per il 40° anniversario di quella storica data per i Genesis e il rock tutto, il sito Genesisfan ha riportato…
I ricordi di coloro che erano nell’arena canadese.
“I membri della band sembravano molto nervosi – dice uno di loro, Brad Ashton-Haiste -. Ma dopo un paio di brani, tutti avevano enormi sorrisi. Forse pensavano, ‘Phil funzionerà'”.
Un altro fan, Jim Fisk, ha fatto fotografie del concerto, che ha poi venduto alla stampa.
“I duetti di Phil e Bill sono incredibili. Velocità, eccellenza tecnica e musicale”, ricorda Fisk.
E dire che quando la data canadese era andata in prevendita i Genesis non avevano ancora un cantante.
Ma il 26 marzo Collins si è rivelato un vero frontman. E i presenti hanno assistito a un evento “storico”.
00:00 – Intro/The Lamb Lies Down On Broadway; 06:41 – Fly On A Windshield/Broadway Melody; 10:52 – Cuckoo Cuckoon; 13:58 – In The Cage; 21:18 – The Great Parade Of Lifeless Packing; 25:01 – Story Of Rael I; 26:30 – Back In NYC; 32:39 – Hairless Heart; 35:17 – Counting Out Time; 39:10 – The Carpet Crawlers; 44:53 – The Chamber Of 32 Doors; 50:42 – Story Of Rael II; 53:43 – Lillywhite Lillith; 56:38 – The Waiting Room; 01:04:12 – Anyway; 01:07:52 – Here Comes The Supernatural Anaesthetist; 01:10:25 – Interlude/The Lamia; 01:19:09 – Silent Sorrow In Empty Boats; 01:22:45 – The Colony Of Slippermen; 01:31:12 – Ravine; 01:32:37 – The Light Dies Down On Broadway; 01:35:50 – Riding The Scree; 01:39:48 – In The Rapids; 01:42:07 – It; 01:47:23 – The Musical Box; 02:00:13 – Watcher Of The Skies.
Il concerto al Parco Ruffini di Torino resta l’unico di una tournée italiana che viene annullata dopo gli incidenti e i tafferugli in altri live, che stanno per condannare il nostro paese a una quarantena senza artisti stranieri durata anni. Di fatto resta uno degli ultimi di quel periodo.
In questa intervista da YouTube Steve Hackett ricorda quei giorni con Carlo Massarini in “Ghiaccio Bollente” su RAI 5:
Peter Gabriel abbandona i costumi e le maschere che hanno reso celebri i Genesis e cambia registro per interpretare Rael: trucco pesante, jeans, maglietta bianca, scarpe da ginnastica, giubbotto di pelle nera. In alcuni momenti starà anche a torso nudo.
Fondamentali anche le bellissime proiezioni sugli schermi della scenografia. Ecco la ricostruzione: “The Original Lamb Slide Show”
Per avere un’idea di cosa ha visto il pubblico di Torino ecco alcuni interessanti estratti dei live mondiali del 1975:
Ed ecco come quel concerto viene raccontato da “I Magnifici Destini”, una trasmissione di Radio 24:
“E’ significativo che, dopo gli applausi iniziali raccolti sui minuscoli palchi delle nostre province, l’avventura di Peter Gabriel con i Genesis in Italia si chiuda a Torino, che insieme a Reggio Emilia e Roma è la città più legata alla loro presenza sul suolo italico”.
“Il concerto si svolge regolarmente alla presenza di oltre 10mila fan stipati come sardine e ignari di assistere all’ultima cena con l’Arcangelo Gabriele. Peccato che la rassegna stampa dei giorni seguenti mostri la preoccupazione di descrivere soprattutto i tafferugli e non il concerto.”
Un concerto che ha visto l’uscita anche di alcuni bootleg. Ecco le copertine:
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Se hai ricordi di questo concerto da condividere in forma scritta o audio/video inviali al link qui sotto e saranno pubblicati con la tua firma.
*Materiale pubblicato per diritto di cronaca e con la firma dell’autore. In caso di diversa volontà dell’autore stesso si prega di segnalarlo alla mail di Horizons Radio. Grazie.
Mario Giammetti racconta a Horizons Radio il nuovo numero di Dusk,il Genesis Magazine di cui è fondatore e direttore eche, come al solito, ospita approfondimenti, interviste esclusive e servizi su attualità e novità del mondo Genesis.
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By Eugenio Delmale
“Il numero 91 di Dusk, col quale la nostra rivista entra nel suo ventottesimo anno di vita, affronta numerosi argomenti legati rigorosamente al mondo dei Genesis, alcuni di strettissima attualità, altri che volgono lo sguardo all’indietro”, ci spiega Mario Giammetti.
“Dopo essere stati la prima rivista al mondo (web incluso) a recensire At The Edge Of Light, con due mesi d’anticipo rispetto alla pubblicazione, era ovviamente doveroso tornare sul nuovo album di Steve Hackett con approfondimenti che ci svelano le varie versioni disponibili, ci spiegano i testi e raccontano l’artwork di copertina, nuovamente affidato a Maurizio e Angela Vicedomini. Il tutto chiuso dalla consueta intervista esclusiva al chitarrista”.
Continua Giammetti:
“Ampio spazio anche per Anthony Phillips. Le recenti ristampe (Field Daye Seventh Heaven) vengono affrontate dal punto di vista tecnico, con Tommaso Rivieccio che ci fa scoprire ogni dettaglio e ogni migiloramento delle versioni in 5.1. Anche in questo caso, Anthony Phillips ci ha poi concesso una bella intervista, particolarmente incentrata, invece, sul suo ultimo album pop in senso lato, Invisible Men, anche questo ripubblicato da non molto tempo.
“Parliamo poi dei due live di Phil Collins recentemente ristampati, Serious Hits… Live e A Hot Night In Paris. Quest’ultimo, peraltro, non era mai stato pubblicato prima in vinile. Silvio Amenduni ci parla proprio di questo”.
“Francesco Gazzara ha invece assistito a una delle primissime date del tour inglese di Mike & The Mechanics, quella dell 28 febbraio. In quel caso Pluto giocava in casa, essendo avvenuto il concerto a Guildford”.
“Ancora Rivieccio – continua Giammetti – torna con un’imperdibile puntata dell’acclamata rubrica Bankstatements, che ci rivela tutti i segreti delle tastiere di Tony Banks. In questo caso, il nostro collaboratore analizza la prima parte di The Lamb Lies Down On Broadway. Di recente in Inghilterra è uscito un lussuosissimo libro proprio dedicato all’agnello, And The lamb, Lies Down, On Broadway scritto da Jon Kirkman. L’analisi è affidata al nostro Paul Davis”.
“Per finire, sono molto orgoglioso di presentare l’ennesimo scoop diDusk. Siamo riusciti a rintracciare John Heather, uno dei tre fratelli sudafricani leader dei Quiet World, sconosciutissimo gruppo che, nel 1980, pubblicò l’album The Road. Su quel disco, un imberbe Steve Hackett faceva le sue prime incisioni professionali suonando chitarra e armonica. Accanto ai ricordi di Heather, abbiamo interpellato anche il bassista Dick Driver e lo stesso Steve per fornire un quadro il più attendibile possibile su un’altra galassia completamente sconosciuta prima di oggi”.
Non resta quindi che attendere il nuovo numero di Dusk, come sempre ricchissimo di materiale Genesis & Co. E chi non l’avesse già fatto, può iscriversi qui.
Il 13 marzo 1980 i Genesis e Peter Gabriel partecipavano a Top of the Pops sulla BBC, in maniera diversa.
Steve Wright presenta le hit della settimana, con le performances di The Dooleys, the Police, the Detroit Spinners, Secret Affair, The Vapors, Siouxsie & the Banshees, Gibson Brothers, Peter Gabriel, di cui viene trasmesso solo il video di Games Without Frontiers, Genesis, che eseguono Turn It On Again e Fern Kinney. con una sequenza dance di Legs & Co.
Guarda i Genesis:
Guarda Peter Gabriel:
https://youtu.be/uzvYQgldSwM?t=1493
Timecodes:
00:05– Rush- Spirit Of Radio (and charts) 00:55– The Dooleys- Love Patrol 03:15– The Detroit Spinners- Working My Way Back To You – Forgive Me Girl (Medley) (danced to by Legs & Co) 06:00– Brothers Johnson- Stomp (video) 08:20– Secret Affair- My World 10:50– Liquid Gold- Dance Yourself Dizzy 13:45– Rainbow- All Night Long (video) 16:15– The Vapors- Turning Japanese 19:30– Siouxsie & The Banshees- Happy House 20:20– The Gibson Brothers- Cuba 25:00– Peter Gabriel- Games Without Frontiers (video) 26:30– Marti Webb- Take That Look Off Your Face 29:40– Genesis- Turn It On Again 32:45– Fern Kinney- Together We Are Beautiful 36:20– Captain & Tennille- Do That To Me One More Time (and credits)