Genesis Tribute: Real Dream, Richard Macphail & Co. a Savignone (GE) – GUARDA I VIDEO

Genesis Tribute Band & Prog Night a Savignone (GE). Ecco i video del concerto dei Real Dream.

By Old King Cole

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Due serate dedicate al Rock Progressivo presso il Parco Comunale di Savignone (Genova).

Sabato 3 Agosto 2019 riservato ai GENESIS, con ospiti speciali dell’evento RICHARD MACPHAIL e MINO PROFUMO, che hanno incontrato  il pubblico alle 17.30 presso il Giardino del Palazzo Crosa di Vergagni, per parlare dei loro due libri : Richard Macphail ha presentato la sua biografia “My book of Genesis”; Mino Profumo il suo prossimo volume sui Genesis, in arrivo a settembre – SCOPRI DI PIU’: Mino Profumo racconta il suo nuovo libro “The Lamb” – LAUNCH PARTY, VIDEO & PRENOTA ORA.

A chiudere l’evento il concerto dei REAL DREAM – Genesis Tribute Band, che ha portato sul palco il repertorio di “The lamb lies down on Broadway” in versione integrale.

Ecco i video by D.B.:

Domenica 4 Agosto la “Prog Night” ha visto l’esibizione di tre gruppi fra i più rappresentativi della scena Progressive ligure:  il Jazz-Prog dei tRio, il Rock Sinfonico dei PANTHER & C. e il Prog-Rock oscuro ed esoterico del SEGNO DEL COMANDO.
Entrambe le serate ad ingresso gratuito.

 

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ARCHIVIO – Unforgettable Gigs, Anthony Phillips: l’ultimo concerto con Genesis, 18/7/1970 – SPECIAL

The Concerts that made History.
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Il 18 luglio 1970, alla Sussex Hall di Haywards Heath, Anthony Phillips sale sul palco per l’ultimo concerto con i Genesis. Ecco i ricordi di quella data. 

By D.B.

“La fobia del palco era molto più che una semplice paura, era terrore”, racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The living years.

Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour, anche se le date non sono da grandi numeri, come vedremo più avanti.

Tra i tanti impegni dei Genesis in quel periodo c’è la registrazione dei Jackson Tapes il 9 gennaio 1970 ai BBC Studios Shepherds Bush di Londra. ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO.

“Dopo le session di registrazione mi sentivo come uno  zombie“, ha raccontato  Phillips nel 2007. In più ha avuto problemi di salute, probabilmente legati al troppo lavoro. 

Ero mentalmente e fisicamente debilitato – ha raccontato sette anni dopo Ant ad Armando Gallo e riportato nel suo libro Genesis: I Know What I Like -.  Eravamo un branco di perfezionisti.  Dopo ogni concerto c’erano sempre lunghe, lunghe, lunghe autopsie”.

La musica che ama tanto sta diventando per Ant causa di infelicità e la sua buona educazione inglese gli impedisce di affrontare a muso duro i compagni per cercare di cambiare le dinamiche della band. “Non mi sentivo più amico di nessuno – continua Ant – ero come alienato. Eravamo ormai divisi in due gruppi che avevano perso la loro strada”. 

Mike è il primo a conoscere le intenzioni di Ant. Poco prima di un concerto al Richmond Rugby Club si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Ant non ne aveva più fatto cenno alla sua fobia.

Ecco un rarissimo video dei Genesis in concerto in quel periodo.  E’ girato all’Atomic Sunrise Festival, l’11 marzo 1970 al Roundhouse Club di Londra:

Quel 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone. Il tragitto verso casa Mile Rutherford e Peter Gabriel lo compiono nella nuova auto di Pete, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione.

“Per me non c’era dubbio che senza Ant i Genesis non avevano ragione di esistere”, ricorda Mike nell’autobiografia.  Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.

Eppure durante il viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico prende il sopravvento. “Si trattava piuttosto di sviluppare una nuova filosofia basata sull’assunto ‘proviamoci e vediamo che succede'”, scrive Mike. Così non viene presa in considerazione una pausa per consentire ad Anthony di raccogliere le idee. Bisogna andare avanti.

Ecco i Genesis  che eseguono l’inedita “The Shepherd” live al programma radio della BBC “NightRide” il 22 Aprile 1970. Probabilmente il più antico live dei Genesis registrato in un disco, il bootleg omonimo:

Una decisione condivisa poi anche da Tony Banks e che oggi appare giusta, ma molto sofferta: “E’ stato il colpo più duro che abbiamo mai ricevuto“, ha detto Gabriel a una rivista l’anno dopo e citato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel by Daryl Easlea. Ci sarebbero state altre dipartite – rivela Mike -, ma nessuna avrebbe avuto su di me l’effetto che ebbe l’abbandono di Ant.

I Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Stanno per entrare nella band Phil Collins e Steve Hackett. 

Un legame con Ant che però non si è spezzato. Nel suo primo album solista The Geese And The Ghost, c’è diverso materiale composto con Mike. Phil Collins canta in due brani e John Hackett vi suona il flauto. E nei primi demo di Peter Gabriel dopo aver lasciato i Genesis c’è lo zampino di Ant.

Ant ha avuto poi una carriera solista prolifica e di ottima qualità. In questo periodo sta mandando in ristampa una serie di chicche. Ecco la programmazione delle uscite:

Il 16 giugno scorso è uscito Slow Dance (3 CD) in versione Cofanetto, CD+DVD, Doppio CD, registrazione originale rimasterizzata mix in 5.1. 

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Arriva a settembre Invisible Men, in doppia versione e un intero CD bonus di materiale inedito.

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A dicembre arriva il terzo cofanetto di Anthony Phillips con gli album della serie “Private Parts & Pieces”. Stavolta i volumi sono 9, 10, 11 e un dodicesimo tutto nuovo la 12 corde grande protagonista.

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E’ di nuovo disponibile The Meadows Of Englewood Anthony Phillips & Guillermo Cazenave, nell’edizione doppia (CD+DVD), in occasione del XV anniversario del 2012.

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Le ultime uscite sono state: il cofanetto 1984 in 2CD/DVD formato digipak con 5.1-mix e bonus tracks (per i dettagli clicca qui).

E il secondo cofanetto della serie Private Parts & Pieces(per acquistarlo clicca qui).

I primi quattro album di questa serie sono usciti nel 2015 (per i dettagli clicca qui).

Nel cofanetto Private Parts & Pieces V-VIII troviamo gli album V: Twelve, VI: Ivory Moon, VII: Slow Waves, Soft Stars e VIII: New England.

In più, un bonus CD con materiale rimasto inedito da molti anni.

Il 6 agosto 1970 i Genesis riprendono per poche date il tour di From Genesis to Revelation nel Gaumont Cinema di Doncaster in UK, senza Anthony Phillips

Infatti, qualche giorno prima, il 18 luglio, alla Sussex Hall di Haywards Heath, Ant era si era esibito in concerto per l’ultima volta con i Genesis

“La fobia del palco era molto più che una semplice paura, era terrore”, racconta Mike Rutherford nella sua autobiografia The living years.

Ant è molto dimagrito e appare distrutto, ma la band non ha il tempo per accorgersi di ciò che sta accadendo nell’animo dell’amico. E’ un momento in cui le cose sembrano muoversi. Hanno appena registrato Trespass (uscirà in autunno) e sono in tour, anche se le date non sono da grandi numeri, come vedremo più avanti.

Tra i tanti impegni dei Genesis in quel periodo c’è la registrazione dei Jackson Tapes il 9 gennaio 1970 ai BBC Studios Shepherds Bush di Londra. ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO.

Dopo le session di registrazione mi sentivo come uno zombie“, ha raccontato  Phillips nel 2007. In più ha avuto problemi di salute, probabilmente legati al troppo lavoro. 

Ero mentalmente e fisicamente debilitato – ha raccontato sette anni dopo Ant ad Armando Gallo e riportato nel suo libro Genesis: I Know What I Like -.  Eravamo un branco di perfezionisti.  Dopo ogni concerto c’erano sempre lunghe, lunghe, lunghe autopsie“.

La musica che ama tanto sta diventando per Ant causa di infelicità e la sua buona educazione inglese gli impedisce di affrontare a muso duro i compagni per cercare di cambiare le dinamiche della band. “Non mi sentivo più amico di nessuno – continua Ant – ero come alienato. Eravamo ormai divisi in due gruppi che avevano perso la loro strada”

Mike è il primo a conoscere le intenzioni di Ant. Poco prima di un concerto al Richmond Rugby Club si sono appartati ed è arrivata, come una doccia fredda, la rivelazione. Rutherford sa che l’amico ha paura del palco, ma non c’è stato tempo per approfondire il discorso e Ant non ne aveva più fatto cenno alla sua fobia.

Ecco un rarissimo video dei Genesis in concerto in quel periodo.  E’ girato all’Atomic Sunrise Festival, l’11 marzo 1970 al Roundhouse Club di Londra:

Quel 18 luglio ad Haywards Heath i Genesis suonano davanti a 25 persone. Il tragitto verso casa Mile Rutherford e Peter Gabriel lo compiono nella nuova auto di Pete, una Hillman Imp. Insieme prendono in considerazione la situazione.

“Per me non c’era dubbio che senza Ant i Genesis non avevano ragione di esistere”, ricorda Mike nell’autobiografia.  Anthony sembra insostituibile, i Genesis appaiono come indivisibili, la voglia di smettere sta per prendere il sopravvento.

Eppure durante il viaggio qualcosa di diverso matura, l’idea di potercela fare anche senza l’amico prende il sopravvento. “Si trattava piuttosto di sviluppare una nuova filosofia basata sull’assunto ‘proviamoci e vediamo che succede'”, scrive Mike. Così non viene presa in considerazione una pausa per consentire ad Anthony di raccogliere le idee. Bisogna andare avanti.

Ecco i Genesis  che eseguono l’inedita “The Shepherd” live al programma radio della BBC “NightRide” il 22 Aprile 1970. Probabilmente il più antico live dei Genesis registrato in un disco, il bootleg omonimo:

Una decisione condivisa poi anche da Tony Banks e che oggi appare giusta, ma molto sofferta: E’ stato il colpo più duro che abbiamo mai ricevuto, ha detto Gabriel a una rivista l’anno dopo e citato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel by Daryl Easlea. Ci sarebbero state altre dipartite – rivela Mike –, ma nessuna avrebbe avuto su di me l’effetto che ebbe l’abbandono di Ant.

I Genesis ne approfittano per operare una piccola rivoluzione. Stanno per entrare nella band Phil Collins, che proprio in questi giorni sosterrà il provino, e Steve Hackett. 

Un legame con Ant che però non si è spezzato. Nel suo primo album solista The Geese And The Ghost, c’è diverso materiale composto con Mike. Phil Collins canta in due brani e John Hackett vi suona il flauto. E nei primi demo di Peter Gabriel dopo aver lasciato i Genesis c’è lo zampino di Ant.

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Harlequin Weekly: Take Me Home, Phil Collin’s cover by Svobodan

Tutte le forme dell’amore nei confronti di Genesis & Co.: quadri, disegni, fotomontaggi, immagini, musica, omaggi di ogni tipo*.

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*Materiale pubblicato per diritto di cronaca e con la firma dell’autore. In caso di diversa volontà dell’autore stesso si prega di segnalarlo alla mail di Horizons Radio CLICK HERE. Grazie.

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Steve Hackett: “Grazie mille Roma, grazie mille Italia” – SPECIAL Italy Summer Tour 2019 – SETLISTS, SOCIAL & VIDEO

Steve Hackett: ecco lo SPECIAL “Italy Summer Tour 2019”, il DIARIO, i VIDEO, i SOCIAL, le SETLIST delle date italiane di luglio. 

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Italian adventures – Pedestals, Ports and PiazzasSteve’s latest tour blog.

14 July – Arena del Mare, GenovaSetlist, SOCIAL,  VIDEO & PRESS REVIEWS:

da Rockol.it (clicca l’immagine per leggere)

 

16 July – Parco San Valentino, Pordenone – Setlist, SOCIAL & VIDEO:

17 July – Piazza Sordello, MantovaSetlist & SOCIAL:

18 July – Piazza Santissima Annunziata, Firenze – Setlist, SOCIAL & VIDEO:

20 July – Auditorium Parco della Musica – Cavea, RomaSetlist, SOCIAL & VIDEO:

LEGGI ANCHE: Steve Hackett in tour in Italia aprile/maggio – SPECIAL

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ARCHIVIO – Unforgettable Gigs, Genesis live in Rome 14/7/2007 – SPECIAL

The Concerts that made History.
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Il 14 luglio 2007 i Genesis si esibiscono al Circo Massimo a Roma, di fronte al pubblico più numeroso della loro carriera. Riguardiamo le immagini e il video. 

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Il video del concerto:

Il numero degli spettatori è impressionante, qualcuno afferma mezzo milione. Essendo il concerto gratuito e la serata calda e invitante evidentemente molti sono lì per curiosare. Ma ciò non sminuisce l’evento.

Setlist (da Setlist.fm):

Duke’s Intro:

  1. Behind the Lines
  2. Duke’s End
  3. Turn It On Again
  4. Land of Confusion
  5. No Son of Mine
  6. Land of Confusion

    In the Cage Medley:

  7. In the Cage
  8. The Cinema Show
  9. Duke’s Travels
  10. Afterglow
  11. Follow You Follow Me
  12. Hold on My Heart
  13. Home by the Sea
  14. Second Home by the Sea
  15. Follow You Follow Me
  16. Firth of Fifth
    (only instrumental part)
  17. I Know What I Like (In Your Wardrobe)
  18. Mama
  19. Ripples…
  20. Throwing It All Away
  21. Domino
  22. Drum Duet
  23. Los Endos
  24. Tonight, Tonight, Tonight
  25. Invisible Touch

    Encore:

  26. I Can’t Dance
  27. The Carpet Crawlers

Ecco alcuni artwork di bootleg e DVD realizzati dopo il concerto (da Genesis The Movement):

Il 12 maggio i Genesis avevano ricevuto il VH1 Rock Honors, al Mandalay Bay Resort di Las Vegas negli USA. La loro era stata la prima apparizione pubblica elettrica con Collins da 14 anni. E’ infatti dal Cowdray Concert del 18 settembre 1993, ultimo concerto con Phil che non si mostravano insieme.

Ecco il video dell’evento, con l’indimenticabile introduzione di Robin Williams:

Con il Turn It On Again Tour  è calato il sipario sulla gloriosa storia dei Genesis dal vivo.

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The Video – Peter Gabriel: “Everybird”

The Video – Peter Gabriel: “Everybird” is a track from the recent Rated PG album, written for the film ‘Birds Like Us’. This is the brand new video for the song.

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https://www.facebook.com/PeterGabriel/videos/774345316274096/

From petergabriel.com

Having always loved the combination of film and music (aged 17 he gave up a place at film school to pursue a career in music) Peter Gabriel’s first opportunity to really marry these twin interests came when he was asked to create the music for Alan Parker’s film Birdy in 1985.

Further film work, including his music for Martin Scorsese’s The Last Temptation of Christ (that became the album Passion)…

…and the soundtrack to Philip Noyce’s film Rabbit-Proof Fence (released as the album Long Walk Home), has continued to feed that interest.

“I have always loved film and any chance I have been offered to work with good film projects and good directors I have jumped at. This is a mixture of songs that have been written for specific films, and existing songs that found an appropriate place in a story. Consequently, there is a mix of different styles and moods.” – Peter Gabriel

Alongside those longer soundtrack commissions Peter Gabriel has also regularly contributed songs to a diverse range of movies and Rated PG explores this other connection forged by Peter between his music and film.

Rated PG is an opportunity to bring together in one place, for the first time, a selection of songs written especially for, or used to notable effect in, movies and includes new and previously unreleased versions, otherwise unavailable songs and a brand new track.

Tracks:

That’ll Do
Written by Randy Newman.
Performed by Peter Gabriel featuring Paddy Maloney and The Black Dyke Mills Band.
Produced by Bob Ezrin.
Taken from the film Babe 2: Pig in the City, directed by George Miller.

Down to Earth
Music by Peter Gabriel and Thomas Newman, lyrics by Peter Gabriel.
Performed by Peter Gabriel, featuring the Soweto Gospel Choir.
Produced by Peter Gabriel, L.A. Sessions Produced by Thomas Newman. Recorded by Richard Chappell assisted by Mat Arnold. Mixed by Tchad Blake.
Taken from the film Wall-E, directed by Andrew Stanton.

This Is Party Man
Written by Peter Gabriel, George Acogny and Tori Amos.
Performed by The Worldbeaters and Peter Gabriel.
Produced by George Acogny and Peter Gabriel. Engineered by Richard Chappell and Rod Beale.
Taken from the film Virtuosity, directed by Brett Leonard.
* This is a new version of the song. Previously unreleased.



The Book of Love
Written by Stephin Merritt.
Produced by Peter Gabriel with Bob Ezrin. Arranged by Nick Ingman with Peter Gabriel and Will Gregory. Orchestrated by Nick Ingman. Engineered by Richard Chappell.
Featured in the film Shall We Dance?, directed by Peter Chelsom.
* This is the film version of the song, which is different to the version on Scratch My Back.

Taboo
Written and performed by Nusrat Fateh Ali Khan and Peter Gabriel.
Produced by Peter Gabriel and David Bottrill.
Taken from the film Natural Born Killers, directed by Oliver Stone.
* A new edit of the song, previously unreleased.

Everybird
Written and produced by Peter Gabriel.
Mixed by Richard Chappell.
Taken from the film Birds Like Us, directed by Faruk Sabanovic and Amela Cuhara.
* Previously unreleased.

Walk Through the Fire
Written by Peter Gabriel.
Co-produced by Nile Rogers and Peter Gabriel. Engineered by Glenn Tommey.
Taken from the film Against All Odds, directed by Taylor Hackford.

Speak (Bol)
Written and produced by Peter Gabriel with Urdu vocal arrangement by Atif Aslam.
Performed by Peter Gabriel with Atif Aslam.
Engineered by Richard Chappell.
Taken from the film The Reluctant Fundamentalist, directed by Mira Nair.
* Previously unreleased.

Nocturnal
Written and produced by Peter Gabriel.
Engineered by Richard Chappell and Richard Evans. Mixed by Richard Evans.
Taken from the film Les Morsures de l’Aube, directed by Antoine de Caunes.
* Previously unreleased.

In Your Eyes
Written by Peter Gabriel.
Produced by Daniel Lanois and Peter Gabriel. Engineered by Kevin Killen and Daniel Lanois. Featured in the film Say Anything, directed by Cameron Crowe.
* This is the film version of the song. Previously unreleased.

** NB. Due to the nature of the picture disc manufacturing process the sound quality may not be comparable to our recent black vinyl releases, though every effort has been made to make this LP sound as good as possible within the limitations of the picture disc format.
For the audiophiles amongst you a hi-res download code is included.**

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ARCHIVIO – Unforgettable Gigs, Phil Collins at Live Aid, 13/7/1985 – SPECIAL

The Concerts that made History.
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Il 13 luglio 1985 Phil Collins è il protagonista di una clamorosa doppia esibizione al Live Aid. Ecco il ricordo di quel lunghissimo giorno.

Verso le tre del pomeriggio Phil e Sting salgono sul palco di Wembley, accolti da un boato del pubblico.

Ma non tutto fila liscio: Sting dimentica le parole di Every Breath You Take.

“Un attimo prima di entrare in scena, con la massima disinvoltura, Sting mi avverte: «A proposito, qualche volta faccio casino con le parole…». Un attimo dopo, in piedi davanti al pianoforte, mi affanno a leggere i versi mentre lui è partito per la tangente dall’altra parte del palco: «Every breath… every move… every bond…»”, ricorda Phil, nella sua autobiografia “No, non sono ancora morto”, trad. Anna Mioni, Mondadori.

Non solo. La giornata è molto calda, anche a Londra. Ancora Phil:

“Il palco è bianco, splende il sole e si muore di caldo. Sono così sudato che mentre suono Against All Odds un dito scivola sui tasti del pianoforte. Una vera stecca, sento quasi rabbrividire gli ottantamila fan che riempiono Wembley. E non soltanto loro, quella nota sbagliata è arrivata in tutto il mondo. Se aggiungiamo il pasticcio di Every Breath, sto già facendo la figura del principiante.”

A Wembley Phil esegue anche In The Air Tonight:

https://www.youtube.com/watch?v=K3c5zgdQ-0c

Poi, insieme a Sting, ecco Long Long Way to Go:

L’esibizione londinese di Phil Collins finisce così. Ma non la sua lunga giornata. Lo attende un Concorde per gli Stati Uniti. Ricorda Phil: 

“Non volevo passare per l’unico sbruffone che suonava a entrambi i concerti, e mi avevano assicurato che anche i Duran Duran avrebbero preso l’aereo per Philadelphia. Senonché, per qualche ragione, i Duran Duran si esibiscono solo in America. Insomma, da un momento all’altro l’atmosfera cambia completamente.”

Addirittura, a metà del volo del Concorde, è in programma un collegamento televisivo dall’aereo. Eccolo:

Ed ecco come lo ricorda Phil:

“Negli studi televisivi a Londra, i presentatori della BBC alimentano l’eccitazione del pubblico. «Eccoci in diretta con Phil Collins dalla cabina del Concorde! Come va, Phil?»

«Tutto bene, siamo a metà strada…»

Billy Connolly, Andrew Ridgeley degli Wham! e Pamela Stephenson, gli ospiti in studio, sono perplessi. Non sentono altro che gracchi indistinti e interferenze.”

Arrivato in elicottero dal JFK Airport di New York al JFK Stadium di Philadelphia, Phil accompagna alla batteria Eric Clapton in White Room:

She’s Waiting:

E Layla:

Ricorda Phil: “Il set con Eric è divertente e spensierato. Con il suo batterista Jamie evitiamo di tagliarci la strada, e il risultato è splendido. “

Poi si esibisce da solo. Di nuovo Against All Odds (Take a Look at Me Now) e In the Air Tonight:

Quindi è il delicatissimo momento della reunion dei Led Zeppelin. Phil suonerà con loro. Lo aveva invitato l’amico Robert Plant, prima ancora che venissero coinvolti gli altri ex membri e il Live Aid si trasformasse nel loro clamoroso ritorno insieme. Ma già prima di salire sul palco l’atmosfera non è delle migliori.

Phil: “Robert da solo: un tipo adorabile. Robert e qualsiasi cosa abbia a che fare con gli Zeppelin: è come se si producesse una strana e malevola reazione chimica. È tutto cupo, persino diabolico. Jimmy è palesemente – diciamo così – nervoso e irritabile. (…) ora mi stanno presentando John Paul Jones, che è muto come un pesce. Poi è la volta di Tony Thompson. Mi accorgo che mi tratta con estrema freddezza. (…) Gli parlo dei rischi dei due batteristi sul palco: sono anni che lo faccio con i Genesis e la mia band, so perfettamente quanto è facile che vada tutto a rotoli. Il segreto, come ho imparato a mie spese, è stare sul semplice. Lo sguardo di Tony, però, mi dice che non sa che farsene delle «dritte» di un opportunista appena atterrato da oltreoceano con il Concorde.”

Phil introduce Robert Plant e i Led Zeppelin (ecco l’intera esibizione):

Eseguono Rock and Roll, Whole Lotta Love e Stairway to Heaven. 

Ma Phil non ha un buon ricordo dell’esibizione: “Sin dall’inizio mi rendo conto che le cose non vanno per il verso giusto. Dalla mia posizione sento poco Robert, ma quanto basta per accorgermi che non è al suo meglio. Altrettanto vale per Jimmy.

Non ricordo nemmeno di aver suonato Rock and Roll, ma so di averlo fatto. Ricordo però lunghi e atroci minuti di quello che Robert chiama sdegnosamente «lavoro a maglia», ovvero il drumming a effetto (…) percuotere l’aria per evitare di contribuire al disastro. Se avessi saputo dell’altro batterista, mi sarei chiamato fuori ben prima di arrivare a Philadelphia.

Sul palco, tengo gli occhi incollati su Tony Thompson. Mi tocca andargli dietro, perché picchia come un dannato e ha deciso di ignorare i miei consigli. (…) Il punto è che mi sentivo spaventosamente a disagio, se avessi potuto sarei uscito dal palco a metà di Stairway, se non prima. Ma ve le immaginate le reazioni?”

E con certo sollievo che Phil porta a termine l’esibizione con i Led Zeppelin. Ora deve “soltanto” affrontare un’intervista insieme a loro. Eccola:

Ancora Phil dalla sua autobiografia: Hunter inizia a porre domande semplici, ma nessuno lo prende sul serio. Robert e Jimmy danno risposte vaghe e impertinenti, John Paul Jones è sempre muto come un pesce.

Mi dispiace per Hunter. È in diretta mondiale e il pubblico lo guarda con il fiato sospeso, ma i ragazzi gli stanno facendo fare la figura dell’idiota. E così, pur non avendo alcun titolo, cerco di salvare il salvabile rispondendo io.”

Nel backstage Collins ha pure il fiato per riassumere questa lunga giornata in un’intervista singola, ancora con Hunter:

Ma nella sua autobiografia il riassunto è ben più tagliente ed efficace: “Wembley, Heathrow, il Concorde, il JFK (aeroporto e stadio), le quattro performance, una delle quali infernale”.

Un ultima curiosità: sul Concorde Collins aveva incontrato l’attrice e cantante Cher, che non era a conoscenza dei concerti. Dopo aver raggiunto gli Stati Uniti, ha assistito a quello di Philadelphia e la si può vedere mentre si esibisce nel brano collettivo finale We Are the World

Anche Phil era stato invitato a partecipare, ma aveva declinato per stanchezza (e non solo, visto com’era andata con Plant & Co.).

In albergo accendo la tv e vedo gli ultimi spasmi del concerto di Philadelphia. Un momento, chi è quella sul palco? Cher – racconta Phil-.

È la degna conclusione di una giornata di follia. Non solo è riuscita a entrare, ma ha un microfono in mano e sta cantando We Are the World. Forse proprio il mio verso.”

I ricordi di Phil Collins sono tratti da:

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Guarda tutti i concerti del Live Aid

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Mario Giammetti: “Ecco i contenuti del nuovo numero di Dusk”

Mario Giammetti racconta a Horizons Radio il nuovo numero di Dusk, il Genesis Magazine di cui è fondatore e direttore e che, come al solito, ospita approfondimenti, interviste esclusive e servizi su attualità e novità del mondo Genesis.

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“Il numero 92 di Dusk dedica la copertina a Peter Gabriel – spiega Giammetti. La scusa è il vinile pubblicato in occasione del Record Store Day, Rated PG. Niente di sconvolgente, ma in verità non dedicavamo una cover al cantante da ormai troppo tempo. Per rendere la cover story più interessante, siamo riusciti a rintracciare Richard Evans, musicista poco appariscente ma, in realtà, un grandissimo collaboratore di Peter per una ventina d’anni, sia sul palco (dal 2002 al 2007), sia in studio. Evans ci ha raccontato molte cose e ci ha fatto scoprire, per esempio, un’apparizione live di Gabriel a Berlino a gennaio di quest’anno di cui nessuno sapeva niente.”

“L’altro disco di cui ci occupiamo – continua il Direttore di Dusk – è Out Of The Blue di Mike & The Mechanics, costituito da tre inediti e una rilettura dei brani storici da parte della nuova line-up.”

Giammetti puntualizza anche che “sta per uscire anche il cofanetto di Tony Banks ma quello abbiamo deciso volontariamente di rimandarlo al prossimo numero; ho già intervistato il tastierista per l’occasione e realizzeremo uno speciale che ne ripercorre l’intera carriera”. Quindi la chicca che ci attende prossimamente merita l’attesa.

“L’altro argomento importante di questo numero è, naturalmente, il ritorno in Italia di Phil Collins, avvenuto qualche settimana fa a Milano. Noi ovviamente c’eravamo e raccontiamo quel concerto (così come qualunque altro disco o evento del mondo Genesis), come sempre, con totale onestà e sincerità”.

“Completano il numero l’analisi del tour di Steve Hackett, che sta suonando in giro, tra l’altro, una versione integrale di Selling England By The Pound, le consuete recensioni, tra le quali segnaliamo la nuova edizione in vinile di Seconds Out, il nuovo disco di studio di Chester Thompson e il doppio cd degli Algebra, con Steve Hackett e Anthony Phillips ospiti!.

“Infine – conclude Giammetti -, abbiamo rintracciato, come cerchiamo di fare sempre, due personaggi tangenziali: il primo è Alphonso Johnson, leggendario bassista americano i cui legami col mondo Genesis sono più di quelli che pensavamo, e Alicja Chrząszcz, che da molti anni ormai suona con Ray Wilson”.

Ma l’elemento di cui va giustamente più fiero il Direttore di Dusk Mario Giammetti è che per la prima volta il numero è tutto a colori. “Si tratta di un regalo del nostro collaboratore più prezioso e più generoso, Stefano Tucciarelli, titolare dell’agenzia Sound Pusher, il quale ha voluto farci fare un altro salto di qualità”.

Non resta quindi che attendere il nuovo numero di Dusk, come sempre ricchissimo di materiale Genesis & Co. E chi non l’avesse già fatto, può iscriversi e abbonarsi qui.

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Harlequin Weekly: Firth Of Fifth, drum cover by Sina

Tutte le forme dell’amore nei confronti di Genesis & Co.: quadri, disegni, fotomontaggi, immagini, musica, omaggi di ogni tipo*.

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Il ritorno di Tony Banks

Un cofanetto in arrivo con la sua opera in studio fino al 1995 e i suoi video, un’intervista a Prog sulla nuova uscita di Seconds Out, con rivelazioni sul proprio futuro. Riecco Tony Banks.

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By D.B.

Se Steve Hackett continua a realizzare ottimi dischi di inediti e si impegna in interminabili tour (sta per arrivare in Italia di nuovo, dopo i concerti di fine aprile – inizio maggio), se Phil Collins è in tour (anche in Italia, recentemente, il 17 giugno, è stato a Milano e dal 23 settembre si esibirà negli USA), se Mike Rutherford è molto attivo con i suoi Mechanics, con album di inediti e concerti e Ray Wilson con le sue centinaia di date, lo stesso non si può dire del tanto atteso Peter Gabriel (alzi la mano chi non si è ancora chiesto: “Quanto ci mette a pubblicare il nuovo album?”) e di Tony Banks.

Ma quest’ultimo sta per tornare, anche se lo fa con una raccolta Banks Vaults – The Albums 1979 – 1995, in uscita il 19 luglio, di cui parliamo dopo, e una lunga intervista nell’edizione inglese di Prog.

In realtà l’occasione del colloquio con il magazine è la nuova release di Seconds Out del 7 giugno scorso, ma la chiacchierata fa anche il punto sul futuro di Tony.

Il quale risulta molto deluso dall’accoglienza del suo ultimo album di inediti, Five, uscito nel 2018, una settimana al numero 1 nelle classical charts in UK, ma poi abbastanza velocemente accantonato. Secondo Banks “non ha avuto una sufficiente esposizione, mentre coloro che amavano i primi Genesis lo avrebbero potuto apprezzare”.

Tony rivela di alternare i momenti di giardinaggio, golf, tennis e altri passatempi alla scrittura musicale, quindi qualcosa di inedito potrebbe arrivare in futuro, sperando in una promozione migliore.

Intanto, sollecitato da Chris Roberts di Prog, il ricordo va a quella Parigi di fine primavera del 1977 (“Hello Paris in the springtime”) in cui il secondo disco live è stato registrato. E Tony rivela, tra l’altro, il perché abbia rinunciato dal vivo all’intro di pianoforte di Firth of Fifth, ripercorre le fasi dell’addio di Steve Hackett, proprio durante la post-produzione di Seconds Out, e quanto gli sia mancato negli album successivi, riflette sull’apporto di Bill Bruford e soprattutto di Chester Thompson nel sound dei Genesis.

E confessa, Tony, di amare poco le registrazioni dal vivo e di preferire quelle in studio.

(Clicca qui o sull’immagine per acquistare Prog Magazine con interviste a Tony Banks, Mike Rutherford e uno speciale sui Genesis, compresa una Top 40 dei loro brani stilata dai lettori e storie inedite ad essi legate – in inglese).

Ecco allora che torna la sua opera solista, in studio appunto, la dimensione che il Prog God 2015 ritiene ottimale.

Clicca sull’immagine per acquistare il cofanetto su AMAZON.

Il cofanetto contiene sette CD e un DVD; i CD comprendono tutti gli album della carriera di Tony:

– A Curious Feeling

– The Wicked Lady

– The Fugitive

– Soundtracks

– Bankstatement

– Still

– Strictly Inc

[KGVID]https://usercontent.one/wp/www.horizonsradio.it/wp-content/uploads/2019/05/banksvaults.mp4?media=1704628653[/KGVID]

Il DVD contiene tutti i suoi videoclip, qui pubblicati ufficialmente per la prima volta; eccoli:

– For A While

– The Waters Of Lethe

– This Is Love

– Shortcut To Somewhere

https://youtu.be/M5y7LtKGYLM

– Throwback

– I Wanna Change The Score

– The Gift

https://www.youtube.com/watch?v=cavVnfBKSoo

– Only Seventeen

https://www.youtube.com/watch?v=ZvYo8GelcPs

Le registrazioni sono state rimasterizzate nei leggendari studi Abbey Road da Miles Showell and Nick Davis.

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