Dei due concerti di Rimini, tappa spostata dal 14 al 23 agosto per problemi alla dogana in entrata in Italia, restano solo alcune foto realizzate da Giorgio Tagliabue – GUARDALE su Genesis The Movement e da Armando Gallo – GUARDALE sui suoi libri.
Rimini, La Locanda del Lupo, dove si sono esibiti i Genesis il 23 Agosto 1972.
Peccato che non esistano registrazioni audio, visto che alla fine del concerto, insieme al gruppo spalla Osanna, i Genesis (o meglio, tre di loro) hanno improvvisato una jam session, come racconta dettagliatamente e con varie testimonianze dei protagonisti Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo.
Il 18 agosto 1972 parte da Feltre (BL) la seconda parte del primo tour dei Genesis in Italia. Ecco le tappe di quel momento storico.
La parte estiva in Italia del Nursery Cryme Tour parte con alcuni intoppi. Infatti, salta la data di Rimini, prevista il 14 agosto e rimandata al 23, a causa del ritardo provocato dai controlli doganali di Ferragosto.
Ecco i ricordi di Richard Macphail in My Book of Genesis (traduzione mia):
“Nel secondo tour italiano abbiamo avuto un po’ di problemi durante il viaggio, perché non sapevamo che in Europa hanno un sacco di festività extra, festività religiose. Il confine era chiuso, non per le auto ma per i furgoni come il nostro, e siamo rimasti bloccati da qualche parte nelle Alpi francesi. Naturalmente all’epoca non c’erano telefoni cellulari, niente bancomat, niente carte di credito, niente internet, niente. Avevamo abbastanza soldi solo per andare in Italia, forse per comprarci un paio di pasti, ma niente di più e così rimanemmo bloccati fino a quando il confine fu di nuovo aperto, un paio di giorni dopo. (…)
Abbiamo dormito scomodamente sotto il furgone e la mattina dopo ci siamo lavati in una fontana nel mezzo di un piccolo villaggio alpino. Tutto ciò significava che eravamo in ritardo di circa due giorni a Rimini, dove la band ci stava aspettando. Non sentendo nulla, ovviamente pensarono al peggio: che da qualche parte eravamo caduti dal bordo di una scogliera e che eravamo morti tutti. Erano visibilmente sollevati di vederci, ma anche un po’ incazzati. Margaret Banks mi ha dato una vera lavata di capo. ‘Non osare farlo di nuovo’, mi disse. ‘Ci hai fatto passare ore d’inferno.’
Insieme alla squadra c’era un mixer audio professionale per lavorare con il nostro nuovo banco di missaggio. Mi mostrò come usarlo, ma a quel punto mi ero diplomato per diventare tour manager dei Genesis, il ragazzo con la valigetta che viaggia con la band, si occupa dell’amministratore e non più il tuttofare. Fino ad allora ero solo un roadie, quindi si può dire che ero stato promosso, grazie al mio lungo e devoto servizio. Non è mai troppo tardi, anche se presto mi sono reso conto che dopo aver raggiunto questo stadio, forse i miei orizzonti stavano iniziando a espandersi, oltre il mondo dei Genesis.”
E anche la location del concerto del 18 agosto non è quella originale. Programmato infatti al Dancing Lago delle Rose di Arquà Petrarca (Padova), il live invece si svolge al Campo Sportivo di Feltre (Belluno). Una variazione apparentemente senza spiegazioni, anche se qualcuno afferma che fu a causa di incidenti avvenuti qualche giorno prima durante un concerto dei Van der Graaf Generator.
Ma anche qui il concerto è stato in forse fino all’ultimo a causa del tempo incerto. Ma poi i Genesis finalmente si possono esibire. Ecco la registrazione:
Questo è il racconto di Piero Gai a Horizons Radio:
“Purtroppo, anche se avvenne a 800 metri da casa mia, ho dovuto raccogliere le informazioni dato che ero troppo piccolo per andarci.
Nel pomeriggio, ci fu anche il tempo per una partitella di calcio a squadre miste tra i presenti e loro, con un pallone di recupero e sfruttando una delle porte del campo. Dopo aver colpito la rete più volte, Peter
scagliò l’asta del microfono ancora sulla povera rete, che si vendicò ingarbugliandosi intorno ad essa. Ci volle del bello e del buono per recuperarla.
L’intro di “Watcher of the skies” provocò nel limitrofo ospedale civile (a pochissimi metri di distanza) un fuggi fuggi tra personale e parenti dei malati, dato che si pensò al rombo che precede il terremoto.
Ultima cosa, ma non sono riuscito a verificarla.Per i problemi accaduti durante il concerto, Peter fece restituire i soldi ai presenti. Ad alcuni, li consegnò di persona.”
Lo ricorda così il batterista bellunese Franco De Poli al Gazzettino del Nordest e citato da Rael Matrix in Genesis Forum Italia:
“Era al campo sportivo, con il prato coperto da fogli di panforte e in mezzo al campo una specie di casetta di legno col tetto in cellophane che faceva da palco con dentro gli strumenti dei Genesis, col Mellotron già acceso perché aveva bisogno di scaldarsi. In tutto saremo stati in duecento. una ventina arrivati da Belluno, dieci da Feltre, il resto da tutto il Veneto. Vederli in quella situazione così povera… è bellissimo a ricordarsi. Gabriel si era già rapato la fronte, si truccava gli occhi, non usava ancora le maschere… e nel crescendo di “Musical Box“, il palco era a sei metri dalla rete che lo divideva dal pubblico, cominciò a correre verso di noi e a dare grandi colpi alla rete con l’asta del microfono. Molti scapparono via impauriti! Ricordo che fecero tutto “Nursery Crime“, due brani da “Foxtrot” e qualcosa in anteprima da “Selling England By The Pound”.
SPECIAL GENESIS IN FELTRE H. 20 GMT on Horizons Radio ON THE AIR 24/7 – WEBRADIO 100% Genesis, Phil Collins, Peter Gabriel, Steve Hackett, Mike Rutherford, Tony Banks, Ray Wilson – LISTEN:
Ecco il racconto delle successive date del tour in Italia:
Doppio concerto anche al Piper 2000 di Viareggio, alle 18 e alle 21. Quello pomeridiano ha un bis che molto probabilmente è proposto solo in questa occasione: Harold The Barrel.
Un appuntamento magistralmente descritto da Silvano Martini nel suo Blog “Last Music Rebel”, dove racconta entrambe le serate da spettatore in prima fila e anche un retroscena fuori da palco. LEGGI L’ARTICOLO DI SILVANO MARTINI.
I brani tratti da Foxtrot, album in fase di registrazione ed espressamente citato durante il concerto, sono ormai nella versione definitiva, tranne alcune eccezioni, come ricorda il libro Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, dove sono raccontati altri aneddoti di questa data.
Ecco le registrazioni dei due concerti:
https://www.youtube.com/watch?v=6U42NFe1ixA
https://www.youtube.com/watch?v=8NvLSJqO5nU
Questo Speciale “Il Concertone, Live indimenticabili” di Horizons Radio, a cura di Eugenio Delmale, ripercorre quel giorno storico – Ascolta.
A Marina di Ravenna sono due gli show e in quello pomeridiano i Genesis eseguono per la prima volta (lo rifaranno a Genova tre giorni dopo) Seven Stones.
Purtroppo non esistono testimonianze audio o video.
“Io c’ero assieme ad un amico – racconta a Horizons Genesis Luciano Mazzoli -. Rigorosamente in motorino da Ravenna in quanto allora sedicenni! Saremo stati in 100, non di più al Jolly di Marina, allora piccola balera all’aperto, con i pini che contornavano la pista. Avevano appena pubblicato Nursery Crime. Ho un ricordo molto lontano nel tempo, solo che ero talmente vicino che quasi potevo toccare la band!!! Serata fantastica per un fan che ancora oggi va dove ci sono loro!!! Ultimo concerto loro assieme (senza Gabriel chiaramente) nel 2007 al Circo massimo!! When in Rome…Fantastic.”
“Che emozione, ricordo ancora lo stupore nel sentire dal vivo, mano a mano che mi avvicinavo alla piazza del concerto, i pezzi che amavo in vinile.
Grande serata.”, ha raccontato a Horizons Genesis Gian Stefano Verlicchi di Forlì.
La tappa di Travagliato segna la fine delle due incursioni italiane dei Genesis nel loro Nursery Cryme Tour. Ma la prova che questo concerto sia realmente avvenuto sta nella ricerche svolte da Mino Profumo negli archivi del Giornale di Brescia, dove ha scovato due box pubblicitari del 20 e del 24 agosto e ri-pubblicati su Genesis in Italia. I concerti 1972-1975.
Il Tivoli Music Hall – foto dal web
Inoltre c’è la testimonianza su metallized.it di Richard Milella,presente al primo concerto a Travagliato, il 16 aprile.
A proposito dell’esecuzione di Watcher Of The Skies, Milella non può che riferirsi ad agosto, periodo in cui il brano è inserito stabilmente in scaletta già nella forma che lo vedrà aprire l’imminente Foxtrot, mentre in aprile, come è noto, il brano è in fase di gestazione proprio durante il tour italiano. Ecco cosa scrive:
“Peter parla nella sua lingua ma fa capire che eseguirà ora un brano registrato da pochi giorni e che uscirà sul prossimo Lp dal titolo Foxtrot. Il brano lo ricordo benissimo perché ci emozionò tutti sin dal primo ascolto con quel suo incedere maestoso fra i tasti dell’Hammond: Watcher of the Skies è una pietra miliare e Gabriel lo interpretò anche teatralmente accucciandosi nei chiaro-scuri dell’organo e saltando letteralmente in alto nelle esplosioni orchestrali.
Certa letteratura dice che il brano fu concepito durante questo primo tour in casa nostra; sbagliato, quando lo eseguirono nelle date italiane era già così bello, così completo e così arrangiato da certificare una certosina preparazione anche se su disco uscirà effettivamente mesi dopo.”
Il concerto di Albenga, primo dei due in Liguria, non ha registrazioni musicali o memorabilia da sfoggiare. Ma le testimonianze riportate dall’ottimo Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo, raccontano di un Palasport che in realtà è una bocciofila, con tanto di urla dei giocatori, poche centinaia di persone e uso di materiale pirotecnico, prima mai utilizzato.
Quasi 900 persone fanno parte del pubblico del concerto dei Genesis al Teatro Alcione di Genova, una delle maggiori platee di questo tour.
Ecco la registrazione audio della serata (non integrale):
https://www.youtube.com/watch?v=lYAGR4ly0N4
E alcuni momenti del concerto, la presentazione di Can-utility And The Coastliners:
E la rarità assoluta, l’esecuzione di Seven Stones, mai registrata live in altri concerti, al posto di Get’em Out By Friday:
Il concerto è aperto dal gruppo milanese Jumbo e dai napoletani Osanna, il cui cantante e tastierista Lino Vairetti ha raccontato:
“Ricordo che Peter rimase particolarmente colpito dai nostri travestimenti e dal fatto che andavamo in scena con i visi pitturati e quando due anni dopo al concerto di Napoli vidi le maschere di Gabriel pensai che forse aveva almeno in parte preso spunto da noi”. (da Dusk del 28 aprile 1999, citato in: Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo)
SPECIAL GENESIS IN GENOA H. 20 GMT on Horizons Radio ON THE AIR 24/7 – WEBRADIO 100% Genesis, Phil Collins, Peter Gabriel, Steve Hackett, Mike Rutherford, Tony Banks, Ray Wilson – LISTEN:
Materiali da collezione di questo concerto (clicca sull’immagine):
Copertine di bootleg del concerto:
Se hai ricordi di questo concerto (o di quello di Albenga) scrivi a info@horizonsradio.it
Il 16 agosto 1975 i giornali pubblicano una dichiarazione di Peter Gabriel, il quale rende nota così la sua decisione di lasciare la band.
Eccola in versione originale:
I had a dream, eye’s dream. Then I had another dream with the body and soul of a rock star. When it didn’t feel good I packed it in. Looking back for the musical and non-musical reasons, this is what I came up with:
OUT, ANGELS OUT – an investigation.
The vehicle we had built as a co-op to serve our songwriting became our master and had cooped us up inside the success we had wanted. It affected the attitudes and the spirit of the whole band. The music had not dried up and I still respect the other musicians, but our roles had set in hard. To get an idea through “Genesis the Big” meant shifting a lot more concrete than before. For any band, transferring the heart from idealistic enthusiasm to professionalism is a difficult operation. I believe the use of sound and visual images can be developed to do much more than we have done. But on a large scale it needs one clear and coherent direction, which our pseudo-democratic committee system could not provide. As an artist, I need to absorb a wide variety of experiences. It is difficult to respond to intuition and impulse within the long-term planning that the band needed. I felt I should look at/learn about/develop myself, my creative bits and pieces and pick up on a lot of work going on outside music. Even the hidden delights of vegetable growing and community living are beginning to reveal their secrets. I could not expect the band to tie in their schedules with my bondage to cabbages. The increase in money and power, if I had stayed, would have anchored me to the spotlights. It was important to me to give space to my family, which I wanted to hold together, and to liberate the daddy in me. Although I have seen and learnt a great deal in the last seven years, I found I had begun to look at things as the famous Gabriel, despite hiding my occupation whenever possible, hitching lifts, etc. I had begun to think in business terms; very useful for an often bitten once shy musician, but treating records and audiences as money was taking me away from them. When performing, there were less shivers up and down the spine. I believe the world has soon to go through a difficult period of changes. I’m excited by some of the areas coming through to the surface which seem to have been hidden away in people’s minds. I want to explore and be prepared to be open and flexible enough to respond, not tied in to the old hierarchy. Much of my psyche’s ambitions as “Gabriel archetypal rock star” have been fulfilled – a lot of the ego-gratification and the need to attract young ladies, perhaps the result of frequent rejection as “Gabriel acne-struck public school boy”. However, I can still get off playing the star game once in a while. My future within music, if it exists, will be in as many situations as possible. It’s good to see a growing number of artists breaking down the pigeonholes. This is the difference between the profitable, compartmentalized, battery chicken and the free-range. Why did the chicken cross the road anyway? There is no animosity between myself and the band or management. The decision had been made some time ago and we have talked about our new direction. The reason why my leaving was not announced earlier was because I had been asked to delay until they had found a replacement to plug up the hole. It is not impossible that some of them might work with me on other projects. The following guesswork has little in common with truth: Gabriel left Genesis. 1) To work in theatre. 2) To make more money as a solo artist. 3) To do a “Bowie”. 4) To do a “Ferry”. 5) To do a “Furry Boa round my neck and hang myself with it”. 6) To go see an institution. 7) To go senile in the sticks. I do not express myself adequately in interviews and I felt I owed it to the people who have put a lot of love and energy supporting the band to give an accurate picture of my reasons.
I giornali pubblicano la lettera recapitata a mano nelle redazioni.
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Peter ha già comunicato ai compagni la sua decisione di lasciare la band il 25 novembre 1974all’Hotel Swingos di Cleveland, in USA, tra le prime tappe del tour. ASCOLTA QUEL CONCERTO:
La band è dapprima incredula, poi sconcertata, quindi preoccupata per proprio futuro.
Inoltre c’è un tour impegnativo da portare avanti, con brani poco conosciuti dal pubblico – la scaletta prevede tutto The Lamb, uscito solo pochi giorni prima + due bis: The Musical Box e Watcher Of The Skies, talvolta sostituita da The Knife – e il timore che l’abbandono di Peter potesse trapelare e causare un crollo nella vendita dei biglietti.
Ecco l’ultima registrazione di un concerto nei Genesis di Peter Gabriel. Precede di 4 giorni il concerto finale del 22 maggio 1975:
https://www.youtube.com/watch?v=MNa2XRnkgrc&t=9s
Il 26 agosto, quindi, i Genesis sono costretti a far uscire una dichiarazione ufficiale, per integrare quella di Peter. In questa scrivono che la band è in cerca di un nuovo cantante, che sta componendo un nuovo album e a breve inizierà a inciderlo. Il disco uscirà a Natale e il tour partirà all’inizio dell’anno nuovo.
La notizia provoca uno shock nel mondo musicale e i media iniziano a dare per finita l’esperienza Genesis. Ma, come afferma Gail Colson, per anni sua stretta collaboratrice,
“Tony Stratton-Smith (fondatore e manager della Charisma Records N.d.R) era l’unico che credeva in loro al 100% e prevedeva che sarebbero diventati ancora più grandi senza Peter. Diceva sempre che finché c’erano Tony Banks e le sue melodie, allora c’erano i Genesis”. Da: Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel, di Daryl Easlea.
Stratt sembra aver ragione. A Trick Of Th Tail, primo album senza Gabriel e con Phil Collins cantante, uscito nel marzo 1976, vende più dei dischi precedenti e spiana ai Genesis la strada del successo e di una carriera lontana dalla fine. Anche se per milioni di fan la band senza Gabriel non è più la loro.
Peter al momento si ritira a vita privata, anche se, come sappiamo, non definitivamente. Ma questa è un’altra storia.
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Genesis Revisited Band & Orchestra Live at the Royal Festival Hall for release TODAY 25th October 2019.
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Following a sensational 2018 UK tour, legendary guitarist Steve Hackett has announced the release of a 2CD + Blu-Ray digipak titled ‘Genesis Revisited Band & Orchestra: Live at the Royal Festival Hall’ on 25th October 2019 via InsideOutMusic.
The album was recorded on 5th October 2018 at The Royal Festival Hall, London, during the 2018 Genesis Revisited Tour which fulfilled a long held ambition of Steve’s: to perform the music of Genesis with a live orchestra. The concert featured Steve’s regular touring band of Roger King (keyboards), Gary O’Toole (drums/percussion), Rob Townsend (saxes) with Nad Sylvan on vocals and Jonas Reingold (The Flower Kings) on bass, together with special guests John Hackett and Amanda Lehmann, and augmented by the 41-piece Heart Of England Orchestra conducted by Bradley Thachuk.
Steve commented – “It was a fantastic experience for both the band and myself to play alongside an orchestra and to feel the power of the sound this extraordinary combo created. It sounds equally compelling on both film and audio. I’m proud to release this exciting product.”
The 2CD set includes tracks from Steve’s time with Genesis and also from his extensive solo career. The full track-listing is:
2CD & Blu-Ray Digipak Tracklisting
CD 1: 1. Dance On A Volcano 2. Out Of The Body 3. The Steppes 4. Firth of Fifth 5. Dancing With The Moonlit Knight 6. Blood On The Rooftops 8. Shadow of the Hierophant
CD 2: 1. In That Quiet Earth 2. Afterglow 3. Serpentine Song 4. El Nino 5. Supper’s Ready Encore: 10. The Musical Box
The Blu-Ray digipak also includes a behind the scenes documentary plus promotional videos for Under The Eye Of The Sun, Beasts In Our Time and Peace.
From:
Press Review:
Steve Hackett has announced that he’ll release a new live album later this year.
It’s titled Genesis Revisited Band & Orchestra: Live At The Royal Festival Hall and it’ll launch on October 25 through InsideOut Music… READ MORE…