50 anni di “Nursery Cryme”, uscito il 12 novembre 1971 – VIDEO & RICORDI dei PROTAGONISTI

“Nursery Cryme” compie 50 anni, usciva il 12 novembre 1971. Il compleanno di un album di svolta nella storia dei Genesis.

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Come abbiamo visto nelle precedenti puntate, che hanno anticipato questo importante anniversario, Phil Collins – LEGGI e Steve Hackett – LEGGIhanno fatto il loro ingresso nei Genesis nella seconda metà del 1970.

Dopo i primi concerti della nuova formazione LEGGI, la band ha composto e registrato il nuovo album – LEGGI.

Il 12 novembre 1971 esce Nursery Cryme.

L’album riceve una risposta contrastata dalla critica (vedi sotto) e non è inizialmente un successo commerciale; non vende più di Trespass e non entra nella classifica inglese fino al 1974, quando raggiunge il suo top al n. 39.

A proposito del successo del disco, ricorda Steve Hackett nella sua autobiografia A Genesis in my bed… – Acquistala qui sotto e, oltre all’autore, aiuti Horizons Genesis – LEGGI COME:

«All’uscita ha ricevuto un’accoglienza mista. Molti l’hanno amato, ma alcuni lo criticarono. Un critico suggerì che che i testi erano stati ripescati dai libri. Ma io credo che se la mitologia ti tocca, qualunque sia la sua radice, si collega a sentimenti ed esperienze personali. Anche se all’inizio non è stato salutato come un classico è stato applaudito a posteriori.»

Ricorda Armando Gallo in Genesis: I Know What I LikeAcquistalo qui sotto:

…che l’interesse della Charisma si spostò sui Lindisfarne, i quali improvvisamente stavano diventando un’attrazione britannica di primo piano, raggiungendo il primo posto in classifica con l’album Fog on the Tyne.

Gallo riporta le parole di Tony Banks: «Lentamente mi venne in mente che Nursery Cryme non era davvero un miglioramento rispetto a Trespass e in questa ottica l’ho accettato. Sentivo solo che avendo perso Ant (LEGGI), stavamo perdendo una grande forza nel gruppo ed eravamo troppo giovani e immaturi per essere in grado di affrontare quel drastico cambiamento molto rapidamente. Penso che che ‘Musical Box’ e ‘Salmacis’ siano le due canzoni trainanti dell’album ed erano eredità dei giorni di Ant».

Ma Peter Gabriel non ha nessun ripensamento e resta fermo sul sound della band. Ha detto a Disc & Music Echo, riportato in Without Frontiers: The Life and Music of Peter Gabriel di Daryl Easlea – Acquistalo qui sotto:

«Come ascoltatori siamo stati tutti annoiati a morte da gruppi che improvvisano e fanno assoli di chitarra. Con noi, ognuno suona una parte prestabilita come un’orchestra, quindi fondamentalmente se qualcuno inizia a improvvisare con la propria parte, suonerà molto disordinato. Comunque, è molto difficile improvvisare a meno che tu non stia suonando qualcosa di molto semplice e noi non suoniamo niente di molto semplice”.

Keith Emerson è l’unico a sbilanciarsi e, in un annuncio pubblicitario della Charisma a tutta pagina pubblicato sul Melody Maker il 20 novembre, scrive tra l’altro: “Questo non è l’inizio per i Genesis né la fine. Niente stronzate: Il loro nuovo album è davvero incredibile”.

Come è noto, Nursery ha invece successo nell’Europa continentale, in particolare in Italia, dove raggiunge il quarto posto in classifica, ed è stato certificato Silver dalla British Phonographic Industry nel 2013.

Il 24 gennaio successivo il gruppo ha suonato un set di trenta minuti alla televisione belga per promuovere l’album. Non è la prima volta in tv per i Genesis (il 9 gennaio erano stati alla BBC), ma è la prima trasmissione completa sopravvissuta in video.

Ricorda Mike Rutherford nella sua autobiografia, The Living Years, Arcana – Acquistala qui sotto:

«In Belgio lo studio televisivo aveva un fondale bianco, finché non l’abbiamo attraversato e ci siamo sistemati e non era più veramente bianco. Hanno dovuto nascondere con la vernice le nostre tracce prima di poter iniziare le riprese.

A quei tempi c’erano sempre problemi tecnici con i programmi televisivi. Abbiamo cercato di fare quello che potevamo per evitare che fosse un disastro, ma sapevamo che la situazione non era favorevole.

I tecnici avevano una mentalità completamente diversa da quella dei roadie, che vogliono solo portare a termine bene il loro lavoro. I tecnici della TV invece  sembravano preoccupati solo di ottenere le loro pause pranzo. Questo significava un sacco di attesa, o “affrettati e aspetta“, come si diceva allora: arrivavi allo studio, andavi a truccarti e poi stavi seduto per tre ore chiedendoti che cosa stessi facendo lì.»

Ecco il video della trasmissione:

https://youtu.be/A_l1M_cpqKY

Track list del video:

The Fountain Of Salmacis 0:05 – Twilight Alehouse 7:24 – The Musical Box 13:20 – The Return Of The Giant Hogweed 23:00

Track list di Nursery Cryme:

Tutte le canzoni sono accreditate ai Genesis. Qui sotto sono elencati gli autori effettivi.

Side one

1. “The Musical Box” Gabriel, Phillips, Rutherford, Banks, Hackett 10:25

2. “For Absent Friends” Hackett, Collins 1:48

3. “The Return of the Giant Hogweed” Gabriel, Banks, Hackett, Rutherford 8:09

Side two

1. “Seven Stones” Banks, Hackett 5:08

2. “Harold the Barrel” Gabriel, Collins 3:01

3. “Harlequin” Rutherford, Phillips 2:56

4. “The Fountain of Salmacis” Banks, Gabriel, Rutherford, Hackett 8:02

Durante il Nursery Cryme Tour, i Genesis registrano Happy the Man, mai entrato in nessun album in studio, ma pubblicato come singolo con Seven Stones come lato B.

Daryl Easlea, nel già citato volume Without Frontiers, ha raccolto alcune critiche pubblicate per l’uscita dell’album

«Richard Cromelin di Rolling Stone ha riassunto che il “problema principale non sta nei concetti dei Genesis, che sono, se non altro, oltraggiosamente fantasiosi e amabilmente eccentrici, né con le loro strutture musicali – lunghe, coinvolte, multi-movimento su cui appendono le loro narrazioni – e nemmeno con il loro modo di suonare, che a volte diventa piuttosto letargico. È la pessima produzione, un torbido, distante stufato che nel migliore dei casi bolle tranquillamente quando ciò di cui si ha disperatamente bisogno sono le esplosioni di batteria e chitarre, l’urlo dell’organo, la raspa abrasiva delle corde vocali”. 

Rolling Stone trova i “racconti di Mamma Oca (nella letteratura per bambini è un’oca antropomorfizzata nel ruolo di anziana signora di campagna, che racconta fiabe o recita filastrocche N.d.R.) nei dieci minuti di ‘The Musical Box!”.

Il critico del Village Voice Robert Christgau scrive sarcasticamente: “Le ferite di Dio! È una versione ‘rock’ del mito di Ermafrodito! Tra virgolette, perché l’organista e il cantante (influenzato dal mimo) hanno il batterista un po’ confuso! O forse è solo l’invocazione all’Old King Cole!”»

Ecco altre recensioni riportate nel web:

Chris Jones di BBC Music elogia i due nuovi membri della band come fondamentali per il successo artistico dei Genesis, commentando: “La batteria scattante di Collins è aumentata dalla sua straordinaria capacità di cantare non diversamente da Gabriel … L’arsenale di tecniche di tapping e swell di Hackett ha davvero ampliato la tavolozza della band, dando a Tony Banks più spazio per le sue filigrane d’organo alla Delius, per non parlare del loro Mellotron appena acquistato”, e “i Genesis hanno virtualmente inventato il loro genere, il rock edoardiano”.

Stephen Thomas Erlewine di AllMusic consida l’album altamente disomogeneo, ma definisce The Musical Box e The Return of the Giant Hogweed come “autentici capolavori”, e conclude che anche se il resto dell’album “non è altrettanto avvincente o altrettanto strutturato, non importa, perché queste sono le canzoni che hanno mostrato ciò che i Genesis possono fare, e sono ancora il culmine di ciò che la band può raggiungere”. 

Nell’album i Genesis suonano:

Tony Banks – organo Hammond, Mellotron, piano, piano elettrico, chitarra a 12 corde, cori
Mike Rutherford – basso, pedali del basso, chitarra a 12 corde, cori
Peter Gabriel – voce principale, flauto, oboe, grancassa, tamburello
Steve Hackett – chitarra elettrica, chitarra a 12 corde
Phil Collins – batteria, voci, percussioni, voce principale su “For Absent Friends”, co-lead vocals su “Harold the Barrel” e “Harlequin” (non accreditato). 

L’album viene portato in tour in UK, Belgio e Italia, e qualche data in Francia e Germania. I brani suonati sono Happy The Man, Stagnation, Fountain Of Salmacis, Twilight Alehouse, Musical Box, Return Of The Giant Hogweed, Harold The Barrel, Harlequin, The Knife, Bye Bye Johnny (Can Utility And The Coastliners), Going Out To Get You, Get ‘Em Out By Friday, Seven Stones.

Ma ciò sarà oggetto di nuovi articoli. Torna a trovarci.

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Le altre tappe dei 50 anni di “Nursery Cryme”:

Angolo del Collezionsta

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Ascolta i Genesis:

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