Peter Gabriel: il box set di “i/o” esce il 26/04/2024, il film concerto “Back To Front” in formato 4K Ultra HD (Blu-ray) esce il 10/05/2024 – PRE-ORDINA

Il cofanetto con i tre mix di “i/o”.

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Lo spettacolare concerto dal vivo, filmato all’O2 di Londra con la più recente tecnologia 4K ad altissima definizione, per il 25° anniversario del suo storico album “So”.

Peter Gabril Back to Front 4k ultra hd

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Per celebrare l’evento, Gabriel ha riunito la sua touring band originale di “So” del 1986/87 (David Rhodes, Tony Levin, Manu Katche e David Sancious, con Jennie Abrahamson e Linnea Olsson) e per la prima volta i fan li hanno visti suonare l’album multi-platino nella sua interezza.

Sebbene il fulcro dell’esibizione sia l’album “So”, c’è molto di più nel concerto, con canzoni incompiute, inedite e reimmaginate che si affiancano ai successi classici, a testimonianza di quanto Peter Gabriel sia un artista multidimensionale.

Con luci e allestimenti innovativi, “Back To Front” offre una festa visiva e narrativa che porta lo spettatore all’interno di un concerto come mai prima d’ora.

 


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Genesis: DVD “La GABBIA – E l’agnello si sdraia a Broadway” – INTERVISTA ai PROTAGONISTI

Intervista ai protagonisti della rappresentazione teatrale, che dopo la  prima al Teatro Vaccaj di Tolentino (MC) lo scorso luglio in occasione del Genesis Day, è disponibile in DVD.

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Il progetto è stato suonato, cantato e recitato per la prima volta in Italia.

All’interno del cofanetto DVD sono presenti due supporti digitali, 1° e 2° tempo più un booklet con i vari passaggi recitati, a opera dello scrittore torinese Mauro Comba, e tutte le info su questo progetto.

Per le prenotazioni contattare su Messenger o via Email: vitaledomenico.mimmo@gmail.com

Ecco cosa hanno detto a Horizons Genesis i protagonisti:

D: Mimmo Vitale, hai curato le riprese, il montaggio, la confezione e l’uscita del DVD. Qual è la novità di questa messa in scena di The Lamb Lies Down On Broadway?

R: A differenza di altri miei lavori, sul palco non c’era solo una band che suonava, ma degli attori, dei ballerini  che recitavano e cantavano all’unisono, ricreando le atmosfere e le emozioni che solo questo capolavoro dei Genesis ancora oggi ci trasmette. Gli spazi, i tempi di entrata degli stessi sul palco, dovevano essere ripresi  in modo tale che le multicam potessero immortalare gli attimi, i volti e le parole che venivano recitate, cantate e ballate. Si, perché questo spettacolo, direi quasi un “musical” è il primo in assoluto, almeno in Italia, del suo genere. La “GABBIA” come da titolo del DVD,  è montata esattamente al centro del palco, ed è il fulcro di tutta l’opera Rock. Una camera tipo “GoPro” è stata piazzata proprio alla base della stessa, per proporre gli attimi che il personaggio “Rael” Paolo Lazzerini, recitava suonava e cantava, a chi doveva vedere questo lavoro. Insomma, come si vedrà dal DVD credo di aver inquadrato al meglio tutti i momenti salienti dello spettacolo.

R: Antonella Paglietti “regista”: Lo spettacolo è una lettura psicologica del personaggio, si è cercato di mettere in scena i mostri che popolano la mente di Rael, uomo profondamente solo e rinchiuso nella sua gabbia mentale che diventa visivamente fisica.  Mostri nei quali, se si è onesti con se stessi, ci si riconosce e che cerchiamo di rimuovere.  Chi non ha un fratello o un vicino conformato ai canoni riconosciuti dalla società che si vorrebbe emulare ma  che l’io profondo rifiuta in un tormento continuo?

D: La parte di recitato a quali criteri risponde?

R: Antonella Paglietti “regista”:  La recitazione spazia adattandosi ai contenuti, da una recitazione realistica contemporanea ad una evocativa per sfiorare la tragedia greca. Ma non bastava. La voce difficilmente riesce ad esprimere tutti i drammi interiori, allora i corpi diventano strumenti imprescindibili. Una danzatrice esprime l’inesprimibile della parola ed aiuta gli attori a “recitare” attraverso il mezzo ancestrale che è il nostro corpo.

D: Rispetto ai concerti dei Genesis, quale aspetto viene privilegiato? 

R: Paolo Lazzerini “cantante”: Lo spettacolo “La gabbia” segue un’impostazione totalmente diversa: l’azione scenica è parte integrante della rappresentazione, fusa con la musica, come in una sorta di musical. Non c’è un cantante che esegue le partiture vocali mentre un attore, o un ballerino, interpreta Rael; il cantante è Rael, nella musica e nell’azione. Ma soprattutto, ci sono parti recitate originali, complementari, che integrano la trama del disco, in una nuova rilettura della storia che tutti conosciamo. Lo spettatore viene portato a vedere la realtà attraverso le lenti deformanti della schizofrenia del protagonista; il mondo fantastico creato da Peter Gabriel non è altro che la proiezione della fantasia di Rael, che in realtà è rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Insomma, questo spettacolo è assolutamente unico nel suo genere e diverso da qualunque altra versione del capolavoro genesisiano sia stata fatta in passato.

D: Come viene reso il forte misticismo del messaggio di Gabriel? 

R: Antonella Paglietti, “Regista”: Vanamente si sono cercate risposte con Rael attraverso il testo di M. Comba che, disarticolato nel suo flusso simile all’acqua, si è adattato ai contenuti della musica nella ricerca mistica di un assoluto attraverso l’annullamento della personalità individuale

D:  Nel 2024 compie 50 anni. E’ ancora attuale il racconto di The Lamb?      

R: Mauro Comba “autore testi”: Il racconto di The Lamb mi pare ancora attuale poiché – continuando a pensare al misticismo di Peter Gabriel – l’immagine dell’agnello sacrificale (e sacrificato) è per l’appunto una potente immagine evocativa che l’immaginario del mondo cristiano (dei credenti e dei non credenti) ha in qualche modo assimilato, in oltre due millenni di civiltà (che se ne condivida o meno il messaggio è di nuovo una questione diversa, che qui non fa conto di dibattere poiché sarebbe fuori luogo): qui l’agnello “si sdraia a Broadway” (ha camminato fin lì o è sceso dall’alto? Ma, in ogni caso, dov’era prima di distendersi proprio lì, proprio a Broadway?) ma lo stesso agnello (nel messaggio, p.es., dell’Apocalisse di san Giovanni) sta in piedi anche se sgozzato: come in una rinascita, un resistere per esistere. C’è poi l’attualità della musica, fosse anche solo dovuto al fatto che, negli ultimi cinquant’anni, la musica rivoluzionaria e giovanile degli anni ’60-’80 del Novecento si è per forza storicizzata. Per questo aspetto, però, sentirei i musicisti, Paolo e, magari, anche gli altri. Soprattutto per quello che riguarda la loro interpretazione, la loro rivisitazione, la loro ri-creazione (mi si passi il termine) della musica dei Genesis.

D: Pensate che The Lamb potrebbe diventare finalmente un film? E con quali caratteristiche? E chi potrebbe realizzarlo?

R: Paolo Lazzerini “cantante”:  Nei diversi anni sono stati fatti, in Italia e nel mondo, molti tentativi di messa in scena del capolavoro dei Genesis: alcuni basati sull’utilizzo di filmati ed effetti di luce, sulla falsariga dell’impostazione originale dei concerti della tournée del 1975, altri che si avvalevano di attori/ballerini. Tutte queste diverse, e spesso validissime, versioni, hanno una cosa in comune: c’è un gruppo che suona live, con una serie di “complementi” scenici, diversi e distinti dal gruppo stesso.

R: Mimmo Vitale: Che lo diventi, lo speriamo veramente in tanti, ma sinceramente ne dubito fortemente. Con i tempi, le problematiche dovute alla pandemia, hanno peggiorato questo mercato. E quello che più conta, come fece nel 1974, solo Gabriel scrivendo la storia fantasiosa di RAEL, lo potrebbe fare, ma il Gabriel di oggi non è più quello del 1974. Abbiamo perso troppo tempo.

D: A livello di riprese e montaggio, quali sono stati i tuoi criteri?

R: Mimmo Vitale: Come dicevo prima, la differenza di ripresa tra una band che suona e basta e dei ballerini/attori, sta proprio nelle inquadrature dedicate. Il momento, il totale del palco per far capire a chi vede il DVD, a far parte proprio dello stesso. Nel post produzione bisogna dare la sensazione di continuità del movimento senza dare dei tempi morti allo spettacolo.

D:  Quali sono i contenuti del cofanetto?

R:  Il cofanetto comprende oltre a due (2) supporti digitali 1° e 2° tempo, un booklet informativo; 

  1. la trama dello spettacolo, suddivisa in due atti (da segnalare che è stata redatta da Paolo Lazzerini);
  2. il testo di Mauro Comba;
  3. una nota finale, proprio nell’ultima pagina, dunque facile da trovare, in cui si spiegano e si motivano le “ragioni” della “follia” (scusate il gioco di parole) del testo. Ma se abbiamo masticato un po’ di Beckett, un po’ di Ionesco (e perché no, un po’ anche di Eduardo De Filippo), un po’ di Espressionismo, comprenderemo forse un po’ meglio anche le intenzioni di chi lo ha scritto, il testo. Considerando però sempre che, per chi ha masticato e mastica i Genesis, basteranno (e basterebbero) i richiami a certi testi di Peter Gabriel.

D: Può essere un buon regalo natalizio (e non solo)?

R: Il cofanetto può ben essere un ottimo regalo natalizio ma – perché no? – anche della Befana, di Carnevale, di Pasqua, del 2 Giugno, di Ferragosto, di ogni compleanno, onomastico, anniversario, di ogni chi-più-ne-ha-più-ne-metta: in una battuta: perché no? Perchè sì!

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Angolo del Collezionsta

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Genesis: Mimmo Vitale racconta il DVD “La storia di Mr. Rael” – INTERVISTA

Il DVD “La storia di Mr. Rael” è un regalo ai fan dei Genesis e un aiuto a Emergency. Ce ne parla l’autore: Mimmo Vitale.

By D.B.

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Mimmo Vitale ha realizzato un film di immagini animate, accompagnate dalla musica del doppio album “The Lamb Lies down on Broadway” eseguita dalle migliori tribute band italiane – Real Dream, Get’em Out, The Cage, Revelation, Supper’s Ready, Dusk e-band, Anyway, Estro, Dancing Knights, Oberon – e internazionali. 

Non solo. Il film coinvolge anche due ex Genesis (Steve Hackett e Ray Wilson)Martin Levac (dei Musical Box) e il pianista David Myers

Si tratta inoltre di un generoso progetto che punta a raccogliere donazioni in favore di Emergency (Rael per Emergency).

Per acquistare il DVD inviare richieste a: vitaledomenico.mimmo@gmail.com.

Horizons Radio ne ha parlato con l’autore: Mimmo Vitale.

H.R.: Come ti è venuto in mente questo progetto?

Mimmo Vitale: Questo progetto nasce da molto lontano, l’idea di dare a questo concept album dei Genesis “The Lamb Lies Down On Broadway” immagini animate del percorso di Rael, prendevano in me sempre più piede. Pulivo il disco, appoggiavo la puntina sui solchi ed entravo in un altro mondo, proprio come il protagonista (Rael). Immaginavo di vedere un film con tutte le peripezie che i Genesis raccontavano e, come le vedevo io, volevo che anche altri appassionati come me le potessero vivere.

I Genesis non sono mai riusciti a concretizzare le proposte di un film in tutti questi anni, e non credo ormai che lo faranno più. Quindi mi sono buttato con i miei modesti mezzi in questa avventura col cuore, poi, se ci sono riuscito, spetta a tutti quelli che crederanno in questo progetto valutarlo.

Hai coinvolto – e, diciamolo, anche messo d’accordo – le principali Tribute Band italiane dei Genesis. Come hai fatto? Ci sono state discussioni?

Sinceramente il progetto è nato con le basi musicali originali dell’album. Quello che mi ha fatto cambiare idea sono gli anni che ho passato fino ad oggi inseguendo i concerti delle tribute band “genesisiane”. Prima in Lombardia dove risiedo, e poi, sempre più coinvolto vuoi anche per il mio hobby fotografico, in altre regioni.

Spesso nelle loro set list inserivano “The Lamb”, allora mi son detto: “ma perché non dare modo a questi amici musicisti di accompagnare questo progetto”. Ormai Peter Gabriel & Co. non devono dimostrare più niente a nessuno, mentre le cover band le sentivo più coinvolte e vogliose di suonarli, e ognuna di loro anche in modi diversi ed interessanti.

Mi sono fatto una lista di Band da contattare e con l’amico Leonardo Antonelli, che abita a Roma, già organizzatore dell’evento ”When Ray in Rome” con Ray Wilson, i Notturno Concertante e una Jam session formata da più elementi di varie band italiane i “ Masters of Jam”, ci siamo divisi i compiti per contattarle, e cosi siamo partiti per questa avventura.

Abbiamo chiarito con loro in cosa consisteva il progetto e che aveva la finalità di donare a Emergency il ricavato affinché, visto il periodo pandemico del COVID-19, potessimo aiutare la Lombardia, che senza dubbio è stata la più colpita. Devo dire che tutte le band hanno risposto in modo positivo sin da subito, e questo ci ha agevolato non poco.

Discussioni? Io direi più che altro ho dovuto dare delle priorità a quelle band che avessero avuto il materiale audio di buona qualità, e lì c’è stata una prima scrematura. Poi il resto si è risolto da solo.

In base a quale criterio hai abbinato un brano di The Lamb a una band?

Questa è stata una delle domande con cui io e Leonardo ci siamo trovati subito d’accordo. Era ovvio che qui si doveva decidere non in base ad un filmato che le band avevano nel loro cassetto, ma bensì all’audio, che doveva essere di ottima qualità, non potevamo produrre un DVD in alta definizione per poi avere un audio scarso. E questa è stata la richiesta prioritaria alle band che avevamo inoltrato. Una volta che tutto il materiale audio mi era stato inviato, ho fatto una cernita di tutti i pezzi, decidendo a quali video clip potevano essere abbinati. E qui devo confessare che purtroppo alcune band le ho dovute a malincuore estromettere dal progetto. Anche se avevamo già preannunciato agli amici, che qualora il loro audio non fosse stato buono l’avremmo scartato e dispiace molto.

Se mi permetti il pensiero che al riguardo ho espresso a chi non c’è, è quello, nel futuro prossimo, di non farsi mai trovare impreparati in queste cose, in qualsiasi momento lo riteniate opportuno, createvi una sorta di data base, cercate di registrare video o audio da un service o un amico che abbia gli strumenti adatti, e poi metteteli via, servono sempre.

Hai coinvolto anche star internazionali: due ex Genesis (Steve Hackett e Ray Wilson), Martin Levac (dei Musical Box) e il pianista David Myers. Con loro quale criterio hai seguito?

R – Potrà sembrare strano, perché giustamente di loro si pensa a mostri sacri, per cui avvicinarsi per qualche richiesta diventa sempre un po’ complicato. Il merito in realtà sta sempre nel dimostrare cuore, per noi, perché Leonardo Antonelli “appunto cuore” è il classico pezzo di pane a cui vogliono bene in tanti e questi sono i risultati.

Ha contattato l’amico Mario Giammetti che conosciamo come uno dei maggior intenditori dei Genesis in Italia e credo anche all’estero, gli ha spiegato il progetto e le sue finalità e in qualche giorno Steve Hackett ha dato il suo consenso. Non ha neanche imposto il brano, lo abbiamo inserito in “The Chamber of 32 Doors” e cosi è stato.

Ray Wilson come dicevo prima, con il progetto del 2019 “When Ray in Rome” sapeva della bontà e della serietà del nostro lavoro e ha aderito a occhi chiusi.

Martin Levac e David Myers ex componenti dei “The Musical Box” canadesi, di conseguenza spronati da amici comuni Giorgio Rosa e Michele Maran, anche loro hanno accettato di buon grado. Lo spessore degli artisti come vedete non si valuta solo dalla musica.

Che tipo di tecnica di animazione hai utilizzato?

Di solito lavoro con “Final Cut Pro X” di Apple o con “After Effects” di Adobe. Sono due dei migliori programmi professionali con cui mi trovo meglio. Montaggio molto versatile col primo, ed effetti in fase di creazione clip col secondo.

Ti posso parlare di “Brainstorming”. Lo scopo di questa tecnica è di raccogliere idee su un certo tema, sia in fase di presentazione, sia in una fase successiva di riflessione. Si cerca di visualizzare sulla time line le idee principali che sorgono riguardo all’argomento in questione, e poi si provano soluzioni al momento. Oppure lo “Stop Motion” che consiste nel prendere una immagine frame per frame e muoverla, per poi far sembrare in movimento reale la stessa. Etc…

Come hai affrontato artisticamente il sottile confine tra realtà, sogno e allucinazione che caratterizza la storia di Rael?

Come già descrivo nel booklet interno al DVD che accompagna passo passo le varie avventure di Mr. Rael, “The Lamb Lies Down On Broadway” è la storia di un giovane ragazzo americano di origini portoricane, condotto in un’avventura in un mondo sotterraneo di New York, a metà tra sogno, incubo e la più stravolgente delle realtà.

Dalla spiegazione di Peter Gabriel, Rael fa un “viaggio dentro la sua anima”, non è solo un trasporto fisico ma anche (e soprattutto) mentale. Phil Collins ricorda inoltre che la storia di The Lamb deriva da uno sdoppiamento di personalità del protagonista. In tutto l’album non sappiamo mai con certezza se siamo nella realtà del vero Rael, in quella della sua personalità più profonda, riflessiva e buona, oppure in un sogno molto vivido ma non reale. Forse un po’ uno e un po’ l’altro.

Quindi ho cercato questa trasposizione tra confine e realtà alternando immagini reali a quelle costruite tipo fumetto, perché la la vita di tutti i giorni potrebbe proprio essere questa. Ti svegli, un caffè, vai a l lavoro, torni, una doccia, e poi con la testa tra un libro o un DVD ti immergi in un mondo fantastico dove molti di noi vorrebbero essere.

Realizzare il film di The Lamb è sempre stato il sogno di Peter Gabriel. Pensi che questa tua opera gli piacerebbe?

Nel 1979 Peter Gabriel propose al regista Jodorowsky di farne un film, Peter fece di tutto per esserne anche il protagonista, ma come sappiamo, tutto questo non fu mai concepito.

Non so se il mio lavoro potrebbe rispecchiare il pensiero artistico di Gabriel e non so neanche come Jodorowsky abbia preso la partitura del film proposta e le motivazioni per cui i due non si misero d’accordo. Questa mia trasposizione animata del concept album l’ho realizzata dopo aver visto e letto molti libri e filmati, a volte molto contrapposti tra loro, per poi farmene un’idea e lavorarci sopra.

Pensare che possa piacere a Peter Gabriel questo mio modo di vederla sarebbe, da fan, una immensa soddisfazione, ma resto con i piedi ben incollati al suolo e mi godo gli apprezzamenti degli amici o i “malati” come me dei Genesis che hanno donato per avere questo DVD.

Gliela farai avere?

Con l’amico Leonardo Antonelli ci siamo mossi in questo senso con le 4 guest star del progetto. Abbiamo inviato il DVD ai referenti che curano la loro immagine. Per quanto riguarda Peter Gabriel è un po più complicato, lui è una persona molto riservata, non vogliamo che il lavoro sia consegnato a una qualunque persona per poi essere messo da parte. Ci stiamo interessando per riuscire a farglielo avere da persone di sua fiducia brevi mano, poi se avremo la fortuna di una risposta ve lo faremo sapere.

Pensi che potrà mai diventare un vero film, con attori in carne e ossa, come lo pensava Peter?

In un’intervista del 1988, concessa da Gabriel al suo biografo Spencer Bright, il cantante racconta come furono elaborate due versioni riadattate della storia, una scritta di suo pugno e l’altra da Jodorowsky. Gabriel si rese conto della “debolezza” della sua versione in confronto a quella del regista e così, poco convinto della piega che stava prendendo il progetto, decise di terminarlo.

La versione raccontata da Gabriel non fa luce però su altri due importanti aspetti che influirono pesantemente sulla mancata riuscita della pellicola. In primo luogo fu scartata l’idea di Gabriel di interpretare Rael e oggi a mio avviso ancora più improbabile. In secondo luogo, allora, la Charisma Films ritenne il costo troppo elevato e rischioso, Gabriel perseverò inseguendo la realizzazione della pellicola per qualche anno ma incontrò sempre meno appoggio, persino dagli altri membri della band, poco entusiasti di prender parte a un progetto totalmente incentrato sul loro frontman e che pareva essere morto in partenza. Oggi, per le condizioni economiche del mercato cinematografico e le condizioni degli eventuali protagonisti, un nome su tutti, Phil Collins, mi pare assolutamente impensabile.

Perché, secondo te, Rael è così simbolico per i fan dei Genesis? Quali corde tocca?

Rael sta cercando di descrivere l’indomabile entità della vita. Una vita che cambia continuamente, come lui stesso cambia in solido, liquido, fluido, che convergono insieme verso il vero Rael. Vuol dire che in tutti i momenti della sua vita di New York, e poi in quell’avventura surreale, in ogni momento bello, brutto, terrificante o emozionante, è sempre stato semplicemente Rael.

Noi forse, ma certamente io, mi ritrovo in questo pensiero. In tutto quello che si fa, bisogna essere se stessi. Quello che Rael vedeva in suo fratello John, non è altro che lui stesso e quindi cerco di essere sempre nel bene e nel male me stesso. Peter Gabriel incoraggia ogni ascoltatore a trovare il suo significato. C’è un incitamento a fare della nostra vita ciò che vogliamo.

E perché tu sei stato attratto da The Lamb, perché è un concept album o per altri motivi?

Ho iniziato a seguire i Genesis molto presto, io sono del ’57, fine ’60 inizio ’70 erano gli anni del grande rock in tutte le sue sfaccettature. Da Trespass del ’70 a Foxtrot del ’72 vidi crescere album dopo album la qualità delle loro composizioni, il 1973 con l’uscita di “Selling England by the Pound” per me fu l’apoteosi del rock progressivo o come lo chiamavano allora “Rock sinfonico”.

La qualità dei suoni, le composizioni, la leggerezza che Hackett e Rutherford davano alle chitarre non aveva rivali. Quell’album era per me la consacrazione della migliore band del prog-rock. Pensavo: “ma dopo di questo, cosa avrebbero mai potuto realizzare di meglio?”

Invece l’anno dopo arrivo “The Lamb Lies Down on Broadway” GENIALE! Ancor oggi ritenuta la miglior storia concepita e messa in musica di sempre. Devo confessare che all’inizio ho fatto fatica a capirne il concetto, l’inglese lo mastico appena e l’album è pieno di espressioni e significati molto difficili da capire.

Poi ci sono dei pezzi pieni di effetti sonori come “The Waiting Room” dove Rael colto dalle sue paure, rimane impietrito non sapendo dove e come scappare delle immaginarie pareti bianche in cui si trova. O “Ravine” con il corvo che scappa con la provetta contenente il pene di Rael. Ecco questi passaggi, col tempo, mi hanno fatto apprezzare, oltre alla bellezza dell’album, anche una storia, come dicevo prima, nella quale tutti noi potremmo ritrovarci.

Peter Gabriel con il lavori precedenti, ha dato dimostrazione di avere un’ottima preparazione storica omerica e barocca, con testi molto difficili da interpretare per poterci immedesimare. Mentre The Lamb è più a portata d’uomo. La difficoltà nel creare animazioni i questi punti cosi difficili come i due brani descritti, è stata per me una sfida. E in questi due anni in cui ho raccolto il materiale per poi assemblarlo, ho ancora di più approfondito la bellezza di quest’opera e di conseguenza l’attrazione nei suoi confronti.

Il DVD supporta Emergency nella lotta contro il Covid-19. Perché questa scelta?

Questo progetto, come detto prima, era in incubazione da due anni, però bisognava avere il tempo per montare il puzzle di tutto il materiale che avevo accumulato. E di tempo – ahimè o in questo caso per fortuna, non fraintendetemi – il COVID-19 e questo lockdown ha reso possibile una full immersion sul lavoro.

Otto ore al giorno dedicate esclusivamente al montaggio dei video, tra effetti, sovrapposizioni di personaggi, etc. Quindi Anche in questo caso come lo scorso anno per “When Ray in Rome”, l’amico Leonardo Antonelli, mi ha suggerito, visto il periodo di scoramento per l’epidemia in Italia, di dare un aiuto a una associazione, nella fattispecie Emergency, a far sì che potessero acquistare materiale sanitario attraverso le donazioni per il DVD.

A oggi, abbiamo già raccolto, grazie ai numerosi amici che hanno creduto in questo progetto, una prima importante cifra e ne siamo orgogliosi.

Ricordiamo come si può acquistare il DVD.

Potete inviare le vostre richieste direttamente a me: vitaledomenico.mimmo@gmail.com.

Se mi permettete, vorrei ringraziare l’amico Leonardo Antonelli per avermi supportato in toto. Questo progetto è anche il suo. Un ringraziamento speciale va a Mario Giammetti , Giorgio Rosa e Michele Maran con l’associazione culturale “Duke” di Padova, ringrazio Marco Zatterin,  giornalista e scrittore per la sua dettagliata recensione all’interno del booklet, un abbraccio al caro amico Roberto Conditi presenza di rilievo quando si parla di Genesis, senza il loro aiuto non avremmo potuto dar un’impronta di professionalità al DVD. Per ultimo il nostro ringraziamento di cuore a questi straordinari professionisti che hanno sposato senza batter ciglio il progetto e l’iniziativa “Rael per Emergency” regalandoci la loro presenza, e la loro straordinaria musica.

Thanks! Mr. Steve Hackett, Mr. Ray Wilson, Mr. Martin Levac Mr. David Myers

Le band che hanno partecipato al progetto:

Anyway (Torino), Ray Wilson & band, Dancing Knights (Roma), Real Dream (Genova), Dusk e-B@nd (Nord Est Italia), Revelation (Roma), Estro (Roma), Steve Hackett & band, Get’em Out (Milano), Supper’s Ready (Bolzano), Martin Levac & band, The Cage (Parma), Oberon (Palermo), solo piano David Myers.

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Peter Gabriel, Growing Up in Blu-ray

Peter Gabriel, Growing Up in Blu-ray

Escono per Eagle Rock Entertainment i film di Growing Up e del concerto Still Growing Up il  14 Ottobre 2016.

Entrambi i film sono disponibili in Blu-ray+DVDGrowing Up Live + Still Growing Up Live & Unwrapped che contengono tutto il materiale dal DVD originale più Growing Up On Tour – A Family Portrait.

Sono anche disponibili come DVD individuali, contenenti tutti i contenuti extra originali.

ECCO DOVE COMPRARLI, CLICCA QUI

Ed Ecco il comunicato di petergabriel.com:

In 2002 and 2003, following the release of the album Up, Peter Gabriel went on the road with his Growing Up tour, once again collaborating with production designer Robert Lepage to create a spectacular and theatrical live experience. The tour took in thirty-two cities across the USA, Canada and Europe with this concert film, directed by Hamish Hamilton, being shot over two nights at the FilaForum in Milan in May 2003 with Peter Gabriel and the band performing “in the round” at the centre of the arena. Filmed in high definition, this was originally released on DVD in 2003 but never on Blu-ray. The DVD is now being reissued and the concert is being released on Blu-ray for the first time.
Read more on Growing Up Live

Still Growing Up Live & Unwrapped is taken from the Still Growing Up tour of 2004, which took Peter Gabriel and his band into smaller and more intimate venues in contrast to the large arenas chronicled in the Growing Up Live film. Award-winning director Hamish Hamilton reunites with Peter Gabriel for this concert film. The Unwrapped film sees Anna Gabriel take over the director’s chair with the collaboration of Hamish Hamilton. A simpler approach suggested a different set list and Peter, Hamish and Anna were determined that this should be filmed in a very different style. It shows Peter Gabriel as many of his fans love to see him, just playing the music. Filmed in standard definition only.
Read more on Still Growing Up Live

Full tracklisting details available here:
Growing Up Live + Still Growing Up Live & Unwrapped – Blu-ray+DVD
Growing Up Live – DVD
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Steve Hackett

La Totale Esperienza Live

Dopo aver rimasterizzato l’inizio della sua carriera in studio, Steve Hackett regala ai fan un doppio CD e DVD registrato live a Liverpool nel corso del suo recente tour.

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