Un tributo interamente strumentale – pianoforte e orchestra – a “The Lamb Lies Down On Broadway”, a quasi 51 anni dall’uscita del disco originale.
La copertina è disegnata da Giulio Fermetti, l’artista dietro la distopia elettronica visiva di “2084” (The Piano Room).
Un artwork memorabile per il nuovo doppio album di Gazzara plays Genesis.
È possibile preordinare dal 15 luglio le prime 150 copie in edizione limitata (doppio CD + download audio digitale hi-res) esclusivamente su https://francescogazzara.bandcamp.com/music.
La data di uscita ufficiale IRMA Records (settembre) è prevista a breve.
La 50th Anniversary Super Deluxe Edition esce in cinque vinili LP e un Blu-ray, quattro CD + Blu-ray e in versione digitale con un mixaggio Dolby ATMOS realizzato da Bob Mackenzie e supervisionato da Peter Gabriel e Tony Banks presso i Real World Studios.
Il nuovo cofanetto include il mix originale dell’album, rimasterizzato presso gli Abbey Road Studios da Miles Showell dai nastri analogici del 1974, mentre un disco audio Blu-ray include l’audio ad alta risoluzione a 96 kHz/24 bit rimasterizzato e i mix Dolby ATMOS dell’album in studio.
Ascolta l’audio rimasterizzato (fai il download QUI):
Per la prima volta lo spettacolo dal vivo completo The Lamb Lies Down On Broadway Live At The Shrine Auditorium del 24 gennaio 1975, incluse le tracce bis, viene pubblicato nella sua interezza. È rimasterizzato e include due tracce bis Watcher Of The Skie s e The Musical Box. Questa è la prima volta che lo spettacolo dal vivo completo, incluse le tracce bis, viene pubblicato nella sua interezza
Ci sono anche tre demo mai pubblicate prima della Headley Grange Session, incluse come parte di una scheda di download digitale con l’audio completo del set.
Include anche un libro da 60 pagine con note di copertina del giornalista Alexis Petridis, che ha intervistato tutti e cinque i membri della band per raccontare la storia dell’album dalle sessioni di scrittura alle esibizioni dal vivo, immagini di Armando Gallo, Richard Haines e altri fotografi, e il set include anche una replica del programma del tour del 1975, un biglietto e un poster.
-1 The Lamb Lies Down On Broadway
Guitar – Dan Hancock
Keyboards – Matt “Overdrive” Thomas
8:03
1-2 Fly On A Windshield
Guitar – Dan Hancock, Francis Dunnery
4:10
1-3 Broadway Melody Of 1974
Guitar – Dan Hancock, Dave Kerzner
2:21
1-4 Cuckoo Cocoon 2:14
1-5 In The Cage 8:27
1-6 The Grand Parade Of Lifeless Packaging
Drums – Martin Levac
2:53
1-7 Back In New York City
Bass – Lee Pomeroy
5:39
1-8 Hairless Heart
Guitar – Steve Rothery
2:02
1-9 Counting Out Time
Drums – Martin Levac
4:14
1-10 The Carpet Crawlers
Guitar – Stan Cotey
6:17
1-11 The Chamber Of 32 Doors 7:20
2-1 Lilywhite Lilith 2:40
2-2 The Waiting Room
Guitar – Dave Kerzner, Francis Dunnery
9:14
2-3 Anyway
Guitar – Francis Dunnery
Keyboards – Roger King
3:08
2-4 Here Comes The Supernatural Anaesthetist 2:32
2-5 The Lamia
Backing Vocals – Kat Bowser
7:05
2-6 Silent Sorrow In Empty Boats
Backing Vocals – Kat Bowser
3:16
The Colony Of Slippermen
Keyboards – Ian Benamou
(7:15)
2-7a. The Arrival
Drums – Martin Levac
2-7b. A Visit To The Doktor
2-7c. The Raven
2-8 Ravine 2:13
2-9 The Light Dies Down On Broadway
Backing Vocals – Kat Bowser
4:32
2-10 Riding The Scree
Keyboards – Matt “Overdrive” Thomas
4:21
2-11 The Light Dies Down Reprise
Backing Vocals – Kat Bowser
2:14
2-12 In The Rapids
Guitar – Stan Cotey
2:34
2-13 It
Guitar – Dan Hancock
6:50
2-14 End Credits (In The Cage Reprise) 1:41
Bonus CD UPC 7 55491 33607 8
RCPLCD50-3
Track Listing
1 Chamber Reprise Alt 2:03
2 The Lamb Demo
Lead Vocals – Billy Sherwood
5:05
3 Fly Broadway Alt. Inst. 2:56
4 Carpet Crawlers Alt. MM Version 6:17
5 Chamber Demo
Lead Vocals – Nad Sylvan
5:49
6 Back In NYC Alt. Inst. 5:46
7 The Lamia (acoustic) 7:06
8 Counting out Time Inst. 4:02
9 Lilywhite Lilith
Lead Vocals – Billy Sherwood
2:40
10 Evil Jam (Waiting Room Alt. Version) 10:43
11 Supernatural Alt. Inst. 2:23
12 Ravine Extended 3:01
13 It
Lead Vocals – Billy Sherwood
4:04
14 In the Cage Instrumental 7:44
15 The Light Lies Down (acoustic) 4:35
La nuova versione include uno sguardo dettagliato al tour d’addio della band The Last Domino? del 2021 e 2022, di Richard Macphail e dell’imminente ristampa di “The Lamb Lies Down On Broadway“.
In edizione esclusivamente inglese, racconta l’era post-Gabriel ed è il seguito di “1967 to 1975 – The Peter Gabriel Years”.
Il libro contiene numerose interviste esclusive ai membri della band e a tutti coloro che hanno fatto parte della storia dei Genesis dal 1975 in poi, compreso Ray Wilson, frontman alla band per l’album Calling All Stations del 1997 e il successivo tour prima del ritorno di Phil Collins nel 2007.
Copre l’intera storia della band dal 1975 in poi in modo molto esteso, portando i lettori attraverso ogni album e tour. Sono molte, inoltre, le fotografie inedite.
“Genesis: 1967 to 1975 – The Peter Gabriel Years” dopo la sua pubblicazione nel maggio dello scorso anno”, ha avuto un ottimo successo nel Regno Unito. Ha ricevuto notevoli elogi da numerose parti, incluso Steve Hackett, come la stampa musicale e i fan inglesi dei Genesis, ed è ora alla sua seconda tiratura.
Come il suo predecessore, “Genesis: 1975 to 2021 – The Phil Collins Years” contiene tanti dettagli sul bilancio della carriera dei Genesis, molti dei quali potrebbero essere sconosciuti anche ai fan più accaniti della band.
“You’ll Be In My Heart” dal film Tarzan vince l’Oscar per la Canzone Originale alla 72ª edizione della cerimonia di premiazione che si è tenuta il 26 marzo 2000 allo Shrine Auditorium di Los Angeles.
Video:
Ricorda Phil:
“Il 16 giugno 1999, due giorni prima che Tarzan esca negli Stati Uniti, ottengo la mia stella sulla Hollywood Walk of Fame, davanti al Capitan Theatre della Disney. Mai in un milione di anni un umile ragazzino di Hounslow avrebbe potuto immaginarlo”. Prosegue Phil nella sua autobiografia:
“È la sera degli Oscar 2000. Stavolta mi ritengono abbastanza bravo per cantare la mia canzone. A presentare la categoria è Cher. Quando apre la busta e pronuncia il mio nome – ho vinto l’Oscar per la miglior canzone originale – sono assolutamente sbalordito.
A conti fatti, ricordo i quattro anni di lavoro su Tarzan come un’avventura straordinaria. Mi sono impegnato a fondo, ho superato i miei limiti, ho conosciuto persone fantastiche e ho imparato moltissimo su una forma artistica nuova.”
Phil aveva anche vinto il “Best Original Song Motion Picture” ai Golden Globes (2000):
Ma le altre volte non era andata così bene. Ecco il rapporto degli ex Genesis con i premi cinematografici:
“Against All Odds” eseguita da Ann Reinking. Nomination come Migliore Canzone Originale alla 57th Annual Academy Awards (1985), nomination come Miglior Album Originale per Phil Collins, Stevie Nicks, Peter Gabriel, Stuart Adamson, Mike Rutherford, Kid Creole, Michel Colombier, Larry Carlton.
Phil Collins è così felice quando “Against All Odds” viene nominata per un Academy Award nel 1985, che rimanda il suo tour australiano per poter partecipare all’evento.
La canzone è stata la sua prima Number One in America e Phil è entusiasta di avere la possibilità di esibirsi agli Oscar davanti a un pubblico mondiale di milioni di persone. Ma c’è un problema.
“Un anno dopo la pubblicazione, Against All Odds è candidata all’Oscar come miglior canzone originale – raccontaPhil Collins nella sua autobiografia-.
Di norma i brani in gara vengono eseguiti dai rispettivi artisti, ma nel 1985l’Academy ha deciso di cambiare e affidarli ad altri interpreti.
La querelle inizia in sordina, con un messaggio all’Academy nel quale comunichiamo la nostra disponibilità a fermarci a Los Angeles
per esibirci durante la cerimonia prima di partire per un tour australiano. Da quel momento cominciano a volare le lettere, una delle quali indirizzata a un certo «Mr Paul Collins».”
Phil è un cinefilo incallito, ha sempre guardato la notte degli Oscar e ora ha il privilegio di essere nella rosa dei candidati.
“Non voglio offendere nessuno pretendendo di cantare la mia canzone, ma da un momento all’altro mi ritrovo nel pieno di un incidente hollywoodiano”, ricorda.
Phil non lascia trasparire la delusione, dicendo ai giornalisti sul red carpet che non vede l’ora di assistere alla versione della Reinking. Ma dentro di sé cova molta delusione.
Against All Odds verrà cantata in playback da una ballerina – continua Phil -. Va detto che non si tratta di una ballerina qualsiasi, ma della veterana Ann Reinking, ex compagna del grande coreografo Bob Fosse. Non che questo impedisca alla performance di essere un disastro colossale. (…)
Non appena Ann Reinking intona la mia canzone mille occhi mi fissano, curiosi di vedere la mia reazione. Sono semplicemente imbarazzato, per il modo in cui sento massacrare il mio brano e per le idee sbagliate che si è fatto il pubblico.”
E Phil non vince. Stevie Wonder riceve il premio per la miglior canzone per “I Just Called to Say I Love You”.
Phil Collins & Lamont Dozier vincono il Golden Globe per la Migliore Canzone Originale nel 1989, ricevendo anche la nomination agli Oscar per “Two Hearts”, musica di Lamont Dozier e testo di Phil Collins nel film Buster (Buster).
E’ l’anno di Un pesce di nome Wanda e tra il pubblico c’è John Cleese, candidato al titolo di Miglior Attore.
“«Tutto questo è fantastico» dichiaro sul palco dei Globes a Los Angeles dopo aver ritirato il premio – ricorda Phil nella sua autobiografia –. «Ho scritto la canzone per Buster, un film inglese che è passato completamente inosservato, soprattutto per colpa della casa di distribuzione. E tuttavia, come dico sempre, perdona e dimentica. O almeno fai finta.»
A quelle parole, dal pubblico prorompe una risata. È John Cleese, che ha riconosciuto la battuta del suo Basil in «Fawlty Towers». Ho fatto ridere John Cleese: ora sì che posso dirmi soddisfatto.”
Peter Gabriel singing “That’ll Do” at the 71st Annual Academy Awards (1999).
“Eravamo molto soddisfatti – ha detto Bob Ezrin, citato in Senza frontiere. Vita e musica di Peter Gabriel di Daryl Easlea – . “È stato interessante perché quando facevamo Car, ho messo in contatto io a Los Angeles Peter con Randy Newman come scrittore e artista. Il primo incontro di Peter a Randy è stato tramite me alla Nimbus.
Harry Garfield, il direttore musicale del film Babe 2 ha fatto la chiamata. Ho pensato che fosse poetico. Peter era naturalmente eccitato. Era eccitato che noi tre potessimo riunirci nella stessa stanza, era una società di reciproca ammirazione tra noi“.
Il brano viene sconfitto da ‘When You Believe’ da The Prince Of Egypt di Stephen Schwartz.
Peter Gabriel nomination all’Oscar 2009 Migliore Canzone Originale per “Down To Earth” dal film Wall-Eai Golden Globes, e per la Migliore Canzone Originale all’81st Academy Awards.
Un’altra gaffe diplomatica dell’Academy. Gabriel avrebbe potuto eseguire solo un frammento della canzone di 65 secondi.
Avevamo dato per scontato, visto che c’erano solo tre candidati, che le canzoni sarebbero state eseguite per intero.
Ma i produttori hanno insistito e… “così ho deciso di ritirarmi dalla cerimonia“, ha detto Peter.
Peter resta in platea, mentre John Legend, accompagnato da The Soweto Gospel Choir, ha eseguito la canzone al posto di Gabriel.
“Down to Earth” ha perso, battuta da “Jai Ho” di A. R. Rahman di Slumdog Millionaire. “The Wrestler” di Bruce Springsteen per il film omonimo era il terzo brano candidato.
Tuttavia Peter ha vinto il Grammy Award per la Migliore Canzone scritta per un film, televisione o altri media visivi nel 2009.
Oscar 2020. Un video-montaggio ha reso omaggio alle canzoni iconiche indissolubilmente legate ai film classici, rivisitando opere come “in Your Eyes” di Peter Gabriel in “Say Anything”, “Don’t You Forget About Me” di Keith Forsey in “The Breakfast Club” e “Lose Yourself” di Eminem in “8 Mile”.
Il video di “A Beggar On A Beach Of Gold” è stato rimasterizzato in qualità HD, per le celebrazioni del 30° anniversario di “Beggar On A Beach Of Gold”. Guarda:
Nel “Looking Back – Living the Years 2025 Tour” Mike + The Mechanics hanno eseguito tutti i loro successi ed estratti dai Genesis.
Riprogrammate la date di Londra e aggiunte nuove date a New York e in Europa. Ecco i post:
L’8 ottobre i Genesis avevano dovuto comunicare l’interruzione del tour causa Covid. Ecco il comunicato:
Il 5 ottobre i Genesis hanno aggiunto una registrazione completa dello show di Newcastle del 1° ottobre sul loro canale YouTube:
Il 2 ottobre i Genesis avevano aggiunto la registrazione completa dello show di Leeds del 28 settembre:
La setlist del primo show a Birmingham:
Set 1
Behind the Lines / Duke’s End Turn It On Again Mama Land of Confusion Home by the Sea Second Home by the Sea Fading Lights / The Cinema Show / Afterglow
Acoustic Set
That’s All The Lamb Lies Down on Broadway Follow You Follow Me
Set 2
Duchess No Son of Mine Firth of Fifth / I Know What I Like (In Your Wardrobe) Domino Throwing It All Away Tonight, Tonight, Tonight Invisible Touch
BIS
I Can’t Dance Dancing With the Moonlit Knight / The Carpet Crawlers
Il 30 aprile, in una intervista, Nic Collins aveva parlato del tour dei Genesis e anche della sua band, Better Strangers. Ascolta:
Il 18 aprile, Mike Rutherford aveva anticipato in una conversazione con Gary Kemp e Guy Pratt nel podcast Rockonteurs che la notizia, poi confermata il 29 settembre, degli show nordamericani del tour dei Genesis. Ascolta la sua intervista:
Il 3 aprile i Genesis hanno pubblicato il nuovo teaser del tour. Eccolo:
Il 22 gennaio i Genesis avevano pubblicato un primo teaser. Un assaggio del palco, della disposizione degli strumenti e degli effetti scenici.
Ecco nel dettaglio come si presenta la batteria di Nic Collins. Da un post su Facebook di Gretsch Drums del 12 gennaio:
Nic Collins with his new kit for the the next Genesis Tour. #gretschdrums
Mike lo ha registrato nel 1979 durante un periodo di inattività dei Genesis, durante il quale lui e Tony Banks hanno realizzato i loro primi album da solista.
La title track di 24 minuti è basata sul romanzo “Smallcreep’s Day” di Peter Currell Brown del 1965, che racconta la storia del signor Smallcreep e il viaggio alla scoperta di se stesso, attraverso la catena di montaggio della fabbrica in cui ha lavorato per quarant’anni. Rispetto all’originale cui è ispirata, la storia narrata da Mike nell’album prevede un happy end.
Rutherford ha utilizzato brevi idee musicali sviluppate in diversi anni e inutilizzate. Questi brani sono diventati una lunga canzone che occupa un intero lato del vinile.
“Una delle cose più belle del fare il disco era decidere con chi volevo lavorare – ricorda Mike –: Simon Phillips, un batterista che avevo sempre ammirato; Noel McCalla, un cantante di session con una voce molto alta, e Ant (Anthony Phillips, N.d.R.) alle tastiere. In qualsiasi altra band, un componente che lavora con altri musicisti avrebbe causato un incidente diplomatico, tipo: “Cosa c’è che non va in noi?” Ma Tony stava cogliendo anche lui l’occasione per fare un album da solista mentre Phil era via e il legame tra di noi era tale che non ci siamo mai sentiti minacciati da nessun a delle cose che abbiamo fatto al di fuori della band.”
La copertina è stata disegnata e illustrata da Storm Thorgerson e Aubrey Powell di Hipgnosis, che avevano prodotto quelle degli album dei Genesis “A Trick of the Tail”, “Wind & Wuthering” e “…And Then There Were Three….”.
“Storm Thorgerson aveva progettato diverse copertine per i Genesis e
quindi mi è sembrata una scelta naturale per il design di Smallcreep’s Day”, ricorda Mike.
Dopo aver scelto un’immagine che voleva sulla copertina, l’idea di Thorgerson prevedeva di spruzzarla con l’inchiostro in fase di sviluppo, in modo che questa venisse fuori solo in parte. Sono state prodotte sei diverse versioni, e Rutherford ha scelto il design che gli piaceva di più.
“Come album Smallcreep’s Day è abbastanza forte dal punto di vista strumentale, ma il suo vero valore è stato come un soffio di aria fresca creativa – ricorda ancora Mike –. A differenza di altre band, i nostri progetti solisti non sono mai stati una reazione all’insoddisfazione per quello che facevamo come gruppo. Avevamo lavorato sempre su progetti solisti tra un album e l’altro. È stata una delle cose che ci hanno caratterizzato in modo unico come band e che ci ha fatto andare avanti. Abbiamo imparato ad apprezzare gli altri membri della band e, poiché stavamo facendo qualcosa di diverso e ci stavamo sfidando individualmente.”
L’album ha raggiunto il numero 13 nella classifica degli album del Regno Unito e il numero 163 nella Billboard 200 degli Stati Uniti.
Rutherford ha pubblicato due singoli dell’album. Il primo, “Working in Line” con il brano non inserito nell’album “Compression” sul lato B, è stato pubblicato nel febbraio 1980. Un secondo, “Time and Time Again” e “At the End of the Day”, è stato pubblicato a luglio.
La seguente Track list è tratta dalla versione originale britannica. Le due parti sono state scambiate in quella statunitense:
Lato A No. Titolo Lunghezza 1. “Smallcreep’s Day” I. “Between the Tick & the Tock” II. “Working in Line” III. “After Hours” IV. “Cats and Rats (In This Neighbourhood)” V. “Smallcreep Alone” VI. “Out Into the Daylight” VII. “At the End of the Day” 24:41
Lato B No. Titolo Lunghezza 1. “Moonshine” 6:26 2. “Time and Time Again” 4:54 3. “Romani” 5:27 4. “Every Road” 4:15 5. “Overnight Job” 5:44
Musicisti:
Anthony Phillips – Tastiere Noel McCalla – voci Simon Phillips – batteria Morris Pert – percussioni Mike Rutherford – chitarre, bassi
Ecco, nella versione multimediale di Horizons Radio, i segreti di un capolavoro che sorprese tutti (o quasi) – in italiano:
Smallcreep's Day, il primo album di Mike Rutherford - 1.a ParteHorizons Radio0:34
Smallcreep's Day, il primo album di Mike Rutherford - 2.a ParteHorizons Radio0:34
Smallcreep's Day, il primo album di Mike Rutherford - 3.a ParteHorizons Radio0:28
Smallcreep's Day, il primo album di Mike Rutherford - 4.a ParteHorizons Radio0:35
Smallcreep's Day, il primo album di Mike Rutherford - 5.a ParteHorizons Radio0:17
Smallcreep's Day, il primo album di Mike Rutherford - 6.a ParteHorizons Radio0:17
Smallcreep's Day, il primo album di Mike Rutherford - 7.a ParteHorizons Radio0:51