40 anni fa Peter Gabriel era in tour in Italia per la prima volta da solista il 28, 29 e 30 settembre 1980 – PODCAST & RICORDI

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 28 settembre 1980 Peter Gabriel torna in Italia, ma non con i Genesis, da solista. L’inizio della parte italiana del tour è al Parco delle Cascine di Firenze.

Per tanti ragazzi italiani è la prima occasione di vedere un membro dei Genesis dal vivo.

I Genesis erano stati per l’ultima volta in concerto in Italia il 25 marzo 1975.

Allora c’era ancora Peter Gabriel, era il The Lamb Lies Down On Broadway Tour e quello del Parco Ruffini di Torino, sarebbe stato l’ultimo live, per molti anni, a causa degli scontri con la polizia. La tournée italiana infatti fu annullata dopo gli incidenti e i tafferugli in altri live, che stanno per condannare il nostro paese a una quarantena senza artisti stranieri durata anni.

Di fatto resta uno degli ultimi di quel periodo. GUARDA E ASCOLTA LO SPECIALE DI HORIZONS RADIO SUL CONCERTO DI TORINO DEL 1975.

Nel frattempo sono usciti dalla band sia Peter Gabriel che Steve Hackett. Ma ancora nessuno di loro è venuto a suonare in Italia. Quindi l’attesa è tantissima.

Ecco il biglietto:

Ricordo l’apertura dei cancelli, anzi, dopo i primi che hanno scavalcato le deboli barriere, tutti dentro in una corsa lunghissima, liberatoria, lungo tutto il Prato delle Cornacchie, in fondo al quale si ergeva il palco.

Poi la lunga attesa al caldo, in un clima festoso e tranquillo. Fino all’arrivo di Peter sul palco, ma non per iniziare a suonare, bensì per introdurre a modo suo (“ascoltateli con l’attenzione e il rispetto con cui ascoltate me”) gli sconosciuti Simple Mind. E nonostante le raccomandazioni di Peter, per il gruppo di Jim Kerr, tanti oggetti lanciati sul palco e poca attenzione.

Poi finalmente Peter e la sua band iniziano il concerto. Le luci si spengono. Tutto è buio. Parte “Intruder” e inizia una certa animazione in un settore del prato. Qualcuno del pubblico si è trovato accanto proprio Peter. 

Infatti i musicisti raggiungono il palco passando in mezzo alla gente, creando un effetto straordinario in tutti noi. Indossano una tuta nera, in sintonia con il concept del China Tour 1984.

A proposito, ecco la line up:

Peter Gabriel – voce e tastiere
Larry Fast – sintetizzatori e tastiere
Jerry Marotta – batteria
John Ellis – chitarra
John Giblin – basso

E due estratti audio di quel concerto:

Il concerto è bellissimo. Peter, come si può ascoltare dall’audio, è molto comunicativo e tenta anche di parlare in italiano, proprio come faceva con i Genesis, leggendo dei bigliettini, spesso con risultati comici.

Ecco la setlist:

Gran finale con “Here Comes the Flood”. Peter la canta da solo, senza la band, accompagnandosi al pianoforte. 

Tutti speravamo di sentire anche “The Lamb Lies Down on Broadway” e “Back in N.Y.C”, che Peter aveva eseguito nei tour precedenti. E li chiedevamo a gran voce, ma non siamo stati accontentati. Il Peter Gabriel del bellissimo terzo album da solista (vedi sotto) è ormai lontano dalle sonorità e anche del retaggio dei Genesis.

Bootleg:

ON THE STAGE Sep 28, 1980 Parco Le Cascine – Florence, Italy 1cdr
FIRENZE ’80 COMPLETE Sep 28, 1980 Parco delle Cascine – Florence, Italy 2cdr
FIRENZE ’80 BTC023 Sep 28, 1980 Parco delle Cascine – Florence, Italy 2cdr

Il 29 settembre è al Palasport di Genova.

Qui Peter arriva sul palco dal fondo della platea, sempre nel buio totale facendosi largo con una torcia a spalla. Come a Firenze, il pubblico non si rende bene conto di cosa stia accadendo.

Ecco la set list del concerto: 

E qui un audio del live

Il biglietto:

I bootleg:

CHINATOUR Sep 29, 1980 Palasport – Genoa, Italy 2cdr
GENOVA ’80 BTC023 Sep 29, 1980 Palasport – Genoa, Italy 2cdr

Il 30 settembre al Palasport di Torino ultima tappa del tour in Italia.

Qui, prima del concerto, c’è stato un episodio curioso, che ha sollevato ancora di più il morale del pubblico già eccitato. Alcuni dei roadies hanno fatto uno scherzo, decidendo di riprodurre un nastro di “I Know What I Like”.

Il Palasport è quasi esploso, aspettandosi come un miracolo da un momento all’altro, ma poi, rendendosi conto che difficilmente sarebbe stato così, il boato si è presto trasformato in un gigantesco coro.

Ecco il biglietto:

E alcune IMMAGINI.

E qui un RARO VIDEO di quel concerto:

La set list:

Anche  di questo live esistono vari bootleg (DETTAGLI & ASCOLTALI QUI):

TORINO ’80 Sep 30, 1980 Palasport – Torino, Italy 2cdr
TORINO ’80 BTC023 Sep 30, 1980 Palasport – Torino, Italy 2cdr
TORINO ’80 Sep 30, 1980 Palasport – Torino, Italy 1cdr

Questo è un resoconto del giorno successivo da Stampa Sera (fonte: Archivio La Stampa):

Se hai ricordi di questi concerti, raccontaceli a questo link.

Peter Gabriel - Melt

In occasione del 40ennale, Peter Gabriel ha pubblicto questo raro filmato di ‘Games Without Frontiers’ registrato live a Buenos Aires nel 2009.

Il 28 maggio 2020 Peter ha fatto uscire questo video che riprende un’intervista realizzata nel 2002 per l’uscita del CD ri-masterizzato. Gabriel parla della realizzazione del suo terzo album omonimo, appunto, chiamato Melt per via dell’iconica immagine di copertina, creata da Storm Thorgerson dello Studio Hipgnosis.

Ed ecco 10 motivi per riascoltare questo album.

1.  E’ l’album di Gabriel maggiormente costellato di ospiti prestigiosi, come il produttore Steve Lillywhite e il chitarrista Dave Gregory (I Don’t Remember e Family Snapshot) degli XTC, l’inizio della lunga collaborazione con David Rhodes, il vecchio amico Phil Collins e il percussionista Morris Pert (Intruder e No Self Control), la nuova collaboratrice Kate Bush (No Self Control e Games Without Frontiers), il sassofonista inglese Dick Morissey (Start), Paul Weller, allora leader dei Jam (And Through The Wire).

2. Per la prima volta Peter ha usato la drum machine (Games Without Frontiers e Biko, in particolare) e ha sperimentato alla batteria quel suono particolare, con il gated reverb, che caratterizza Intruder, utilizzato l’anno dopo da Phil Collins per In The Air Tonight. Una sonorità che è diventata un modello standard per buona parte del pop inglese degli anni ottanta.

3. Phil Collins inizialmente era scettico riguardo l’idea di non usare affatto i piatti. Ma Peter è stato inamovibile, dato che così poteva sfruttare i toni alti con tutta una nuova serie di sonorità, una varietà di campi da esplorare. Paradossalmente, Gabriel è stato accusato di plagiare Collins, quando In The Air Tonight ha avuto un successo planetario.

4. Gabriel è stato uno dei primi musicisti a utilizzare il Fairlight, un rivoluzionario sintetizzatore che campionava i suoni naturali. Peter addirittura ne divenne il distributore in Inghilterra, in società con un cugino. Nel disco troviamo anche sonorità nuove per il solco rock (post-progressive) in cui è ancora collocato, come lo xilofono (Intruder), il sax (Start), la marimba (No Self Control e Lead A Normal Life), la cornamusa,  i tamburi surdu e cori originali sudafricani (Biko).

5. Family Snapshot è ispirata dal libro An Assassin’s Diary (Un diario di un assassino) di Arthur Bremer, testo che ha ispirato anche lo sceneggiatore del film Taxi Driver di Martin Scorsese. Ma un altro libro, Dispatches, le cui foto hanno suggerito a Gabriel alcuni verso di Games Without Frontiers, ha creato non pochi problemi di censura con la BBC.

6. L’album sembra avere un filo conduttore di devianza psicologica, affrontando temi come lo stalking (Intruder), schizofrenia e paranoia (No Self Control), la rimozione (I Don’t Remember), la cattiva influenza dei media (Family Snapshot), l’assenza di comunicazione (And Through The Wire), la malattia mentale (Lead A Normal Life). Ma è importante anche l’aspetto “politico”. Peter prende posizione contro la guerra (Games Without Frontiers), la paura per l'”altro” (Not One Of Us), l’apartheid (Biko).

7. Davide Castellini in Le canzoni di Peter Gabriel, Editori Riuniti, fa notare come siano tante le espressioni negative nei titoli e nei testi (no, don’t, not, never without). Lo stesso Peter se n’era accorto, tanto che, sempre citato da Castellini, temeva di “trasformare l’album in una predica a un bambino, piena di non fare questo, non fare quello“.

8. Gabriel era incerto se pubblicare o meno Biko nel disco. Nonostante la sua sincerità nei confronti del tema, temeva di non essere una voce valida per una causa così lontana geograficamente e socialmente da lui. Inoltre la storia di Steven Biko era stata raccontata già in varie canzoni, compresa A Motor Bike In Africa di Peter Hammill, suo amico, collaboratore, nonché vicino di casa a Bath.

9. Biko viene inserita poi nell’album su insistenza dell’amico Tom Robinson. “Fu una chiave di volta nella mia carriera di musicista e di paroliere“, racconta Gabriel, citato da Mario Giammetti in Peter Gabriel. Not one of us, Edizioni segno. Inizia infatti il percorso di Peter verso l’impegno per i diritti civili, che lo vedrà in tutte le manifestazioni che il mondo della musica organizzerà per sensibilizzare il pianeta.

10. Per la copertina, quarta e ultima collaborazione con lo studio Hipgnosis e il suo fondatore Storm Thorgerson. Attraverso la tecnica denominata Krimsography, inventata dall’americano Les Krim, una Polaroid con il ritratto di Peter viene manipolata con una gomma da cancellare sull’emulsione ancora fresca. E l’effetto melt, appunto, che dà il titolo informale all’album, è fatto.

Peter Gabriel 3, Melt – Registrazione originale rimasterizzata – IN VENDITA SU AMAZON

Peter Gabriel - Melt

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Phil Collins: “In the Air tonight” nel primo episodio di Miami Vice, 16 settembre 1984 – VIDEO

Storie e Memorie indimenticabili, attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 16 settembre 1984 “In the Air tonight” di Phil Collins è andato in onda sulla NBC nel primo episodio di Miami Vice.

Guarda il video:

“In the Air Tonight” compare negli episodi “Brother’s Keeper” e “A Bullet for Crockett”, “I Don’t Care Anymore” in “No Exit”:

Miami Vice Best Music – Phil Collins – I Don’t Care Anymore from Topdisco Radio on Vimeo.

“Take Me Home” in “The Prodigal Son”:

e “Long, Long Way to Go” in “Sons and Lovers”:

Anche “Land of Confusion” dei Genesis è apparsa in Miami Vice, nell’episodio “Freefall”.

Non solo. Il 13 dicembre 1985 Phil Collins ha fatto il suo ingresso come attore in Miami Vice, nella parte del trafficante di droga Phil the Shill.

Phil the Shill” è l’undicesimo episodio della seconda stagione di  Miami Vice.

La canzone “Life is a Rat Race” non è mai stata inclusa in un album da quando è stata eseguita nella serie.

Il cognome del personaggio di Phil Collins è Mayhew e quelli di altri ruoli minori dell’episodio sono Stewart, Bruford, Banks, Hackett e  MacPhail. 

Phil nei panni di telepredicatore, alla fine della puntata, è particolarmente ironico, dato che avrebbe poi registrato “Jesus He Knows Me” con i Genesis, satira su coloro che sfruttano la gente a scopo di lucro, in We Can’t Dance.

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Harlequin: il drum fill di Phil Collins in “In The Air Tonight” suonato su 99 tom – VIDEO

Tutte le forme d’amore per Genesis & Co.: quadri, disegni, fotomontaggi, immagini, musica, omaggi di ogni tipo*

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By Jared Falk

Questo potrebbe essere il drum fill più lungo del mondo.

Jared Falk ha fatto durare il mitico fill di “In The Air Tonight” un minuto intero e lo ha suonato suonato su 99 tom mentre correva nelle stanze degli uffuci di Drumeo.

Un vero record.

Guarda tutti i colori della passione di Harlequin – CLICCA QUI

Puoi anche tu segnalare il tuo Harlequin alla mail di Horizons Radio CLICK HERE.

*Materiale pubblicato per diritto di cronaca e con la firma dell’autore. In caso di diversa volontà dell’autore stesso si prega di segnalarlo alla mail di Horizons Radio CLICK HERE. Grazie.

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Video Memories: Peter Gabriel @ Philipshalle, Dusseldorf Germania, 5 settembre 1980 – VIDEO RARO

Video Memories, la Storia di Genesis & Co. attraverso i video.

By D.B.

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5 settembre 1980, Peter Gabriel si esibisce dal vivo alla Philipshalle di Dusseldorf in Germania.

Ecco un raro estratto video di quel concerto:

Un raro filmato in bianco e nero, ripreso durante il China 1984 Tour il 5 settembre 1980 alla Philipshalle di Dusseldorf in Germania.

Line-Up:

Peter Gabriel – Vocals / Keyboards
John Ellis – Guitar
Jerry Marotta – Drums
Larry Fast – Keyboards
Tony Levin – Bass
John Giblin – Bass

Set List:

Intruder / I Don’t Remember / Solsbury Hill / Family Snapshot / Milgram’s 37 / Modern Love / Not One of Us / Lead a Normal Life / Moribund the Burgermeister / Mother of Violence / Humdrum / Games Without Frontiers / And Through the Wire / I Go Swimming / Biko / On the Air / Here Comes the Flood

Una curiosità. Per questo tour Gabriel decise di inventare una versione delle citazioni di Mao Tse-tung, contenute nel cosiddetto “Piccolo libro rosso di Mao”, che aveva aiutato a consolidare la presa di potere di Mao nella Repubblica Popolare Cinese negli anni Sessanta.

Il programma del tour del 1980 suggeriva così un’opera di narrativa distopica, che riecheggiava il 1984 di Orwell nel nome, Cina Tour 1984, confondendo così per sempre gli storici.

Infatti Gabriel non è stato in tournée in Cina e non era il 1984. Il tour era limitato a Europa e Nord America. Fondamentalmente era una sua burla o chissà cosa.

In ogni caso, forse per ricreare la bizzarra parodia della Cina totalitaria del tour, la band indossava tute nere, simili a quelle cinesi, e il tour programme era fatto in modo, appunto, che assomigliasse alle citazioni del libro del 1966 di Mao Tse-tung.

Il libretto mostrava la testa di Gabriel sovrapposta a quelle di altri individui e annunci di giornali cinesi, manifesti politici e fumetti.

Queste immagini del Tour Programme sono tratte da Ebay.

Peter Gabriel - Melt

In occasione del 40ennale, Peter Gabriel ha pubblicto questo raro filmato di ‘Games Without Frontiers’ registrato live a Buenos Aires nel 2009.

Il 28 maggio 2020 Peter ha fatto uscire questo video che riprende un’intervista realizzata nel 2002 per l’uscita del CD ri-masterizzato. Gabriel parla della realizzazione del suo terzo album omonimo, appunto, chiamato Melt per via dell’iconica immagine di copertina, creata da Storm Thorgerson dello Studio Hipgnosis.

Ed ecco 10 motivi per riascoltare questo album.

1.  E’ l’album di Gabriel maggiormente costellato di ospiti prestigiosi, come il produttore Steve Lillywhite e il chitarrista Dave Gregory (I Don’t Remember e Family Snapshot) degli XTC, l’inizio della lunga collaborazione con David Rhodes, il vecchio amico Phil Collins e il percussionista Morris Pert (Intruder e No Self Control), la nuova collaboratrice Kate Bush (No Self Control e Games Without Frontiers), il sassofonista inglese Dick Morissey (Start), Paul Weller, allora leader dei Jam (And Through The Wire).

2. Per la prima volta Peter ha usato la drum machine (Games Without Frontiers e Biko, in particolare) e ha sperimentato alla batteria quel suono particolare, con il gated reverb, che caratterizza Intruder, utilizzato l’anno dopo da Phil Collins per In The Air Tonight. Una sonorità che è diventata un modello standard per buona parte del pop inglese degli anni ottanta.

3. Phil Collins inizialmente era scettico riguardo l’idea di non usare affatto i piatti. Ma Peter è stato inamovibile, dato che così poteva sfruttare i toni alti con tutta una nuova serie di sonorità, una varietà di campi da esplorare. Paradossalmente, Gabriel è stato accusato di plagiare Collins, quando In The Air Tonight ha avuto un successo planetario.

4. Gabriel è stato uno dei primi musicisti a utilizzare il Fairlight, un rivoluzionario sintetizzatore che campionava i suoni naturali. Peter addirittura ne divenne il distributore in Inghilterra, in società con un cugino. Nel disco troviamo anche sonorità nuove per il solco rock (post-progressive) in cui è ancora collocato, come lo xilofono (Intruder), il sax (Start), la marimba (No Self Control e Lead A Normal Life), la cornamusa,  i tamburi surdu e cori originali sudafricani (Biko).

5. Family Snapshot è ispirata dal libro An Assassin’s Diary (Un diario di un assassino) di Arthur Bremer, testo che ha ispirato anche lo sceneggiatore del film Taxi Driver di Martin Scorsese. Ma un altro libro, Dispatches, le cui foto hanno suggerito a Gabriel alcuni verso di Games Without Frontiers, ha creato non pochi problemi di censura con la BBC.

6. L’album sembra avere un filo conduttore di devianza psicologica, affrontando temi come lo stalking (Intruder), schizofrenia e paranoia (No Self Control), la rimozione (I Don’t Remember), la cattiva influenza dei media (Family Snapshot), l’assenza di comunicazione (And Through The Wire), la malattia mentale (Lead A Normal Life). Ma è importante anche l’aspetto “politico”. Peter prende posizione contro la guerra (Games Without Frontiers), la paura per l'”altro” (Not One Of Us), l’apartheid (Biko).

7. Davide Castellini in Le canzoni di Peter Gabriel, Editori Riuniti, fa notare come siano tante le espressioni negative nei titoli e nei testi (no, don’t, not, never without). Lo stesso Peter se n’era accorto, tanto che, sempre citato da Castellini, temeva di “trasformare l’album in una predica a un bambino, piena di non fare questo, non fare quello“.

8. Gabriel era incerto se pubblicare o meno Biko nel disco. Nonostante la sua sincerità nei confronti del tema, temeva di non essere una voce valida per una causa così lontana geograficamente e socialmente da lui. Inoltre la storia di Steven Biko era stata raccontata già in varie canzoni, compresa A Motor Bike In Africa di Peter Hammill, suo amico, collaboratore, nonché vicino di casa a Bath.

9. Biko viene inserita poi nell’album su insistenza dell’amico Tom Robinson. “Fu una chiave di volta nella mia carriera di musicista e di paroliere“, racconta Gabriel, citato da Mario Giammetti in Peter Gabriel. Not one of us, Edizioni segno. Inizia infatti il percorso di Peter verso l’impegno per i diritti civili, che lo vedrà in tutte le manifestazioni che il mondo della musica organizzerà per sensibilizzare il pianeta.

10. Per la copertina, quarta e ultima collaborazione con lo studio Hipgnosis e il suo fondatore Storm Thorgerson. Attraverso la tecnica denominata Krimsography, inventata dall’americano Les Krim, una Polaroid con il ritratto di Peter viene manipolata con una gomma da cancellare sull’emulsione ancora fresca. E l’effetto melt, appunto, che dà il titolo informale all’album, è fatto.

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Phil Collins: dopo “In The Air Tonight” i due gemelli youtuber ascoltano “Easy Lover” – VIDEO

Quasi 40 anni dopo la sua uscita “In The Air Tonight” di Phil Collins sta risalendo le classifiche grazie a un video virale su YouTube. E i gemelli ascoltano anche “Easy Lover”.

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Ecco il loro ascolto di “Easy Lover”:

Harlequin: First time hearing “Easy Lover” by Phil Collins, REACTION – VIDEO

“In The Air Tonight”  ha scalato la classifica delle Top Songs di iTunes arrivando al No.2.

“Non si parla né della classifica generale stilata da Billboard né delle piattaforme: e per andare in alto nelle charts di iTunes in realtà bastano poche migliaia di download. Ma il dato è interessante: secondo quanto rilevato da Alpha Datas, in pochi giorni le vendite del brano sono aumentate del 1100%”, fa notare giustamente Rockol.it

L’inatteso nuovo successo arriva quasi due settimane dopo che il suo break di batteria è stata oggetto di questo video di YouTubers Fred e Tim Williams.

Fred e Tim Williams, che gestiscono il canale YouTube Twinsthenewtrend, hanno filmato le loro reazioni ascoltando per la prima volta una serie di hit. Il loro video del 27 luglio con “In The Air Tonight” è diventato un fenomeno virale.

I gemelli hanno detto alla CNN che il loro canale è decollato quando hanno deciso di ascoltare Frank Sinatra. Dopo lo switch, Fred e Tim Williams hanno registrato video di reazione a “Jolene” di Dolly Parton, “I Will Always Love You” di Whitney Houston e “Bohemian Rhapsody” dei Queen.

“Siamo neri, e non si aspettano che ascoltiamo quel tipo di musica”, ha detto Fred alla CNN.

“siamo giovani”, ha aggiunto Tim. “È raro vedere gente che si apre di questi tempi. La gente non esce dalla propria comfort zone e reagisce semplicemente alla musica che non conosce”.

“In The Air Tonight” ha avuto molte “resurrezioni”LEGGI QUI GLI ARTICOLI E GLI SPECIALI DI HORIZONS RADIO.

Il brano è stato anche protagonista del primo episodio di Miami Vice nel 1984. Collins stesso ha interpretato un truffatore da quattro soldi in un episodio della seconda stagione del poliziesco della NBC – L’ARTICOLO DI HORIZONS RADIO:

Quando Phil Collins diventò Phil the Shill

Nel film del 2009 The Hangover, la leggenda del pugilato Mike Tyson “suona” il break di “In the Air Tonight” – “ecco la mia parte preferita” – e la canta prima di colpire con un pugno Zack Galifianakis – ASCOLTALO QUI SOTTO:

The Cinema Show – Genesis & Co. al cinema e nelle serie Tv

Nell’aprile 2020, il mondo in lockdown si svagava dalla pandemia di Covid con filmati di pochi secondi che sfruttavano il break di batteria per scenette comiche a sfondo casalingoGUARDA:

“In The Air Tonight” di Phil Collins diventa virale su Tik Tok, grazie alla fantasia della gente – i VIDEO

Horizons Radio News:

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Harlequin: First time hearing In the Air Tonight by Phil Collins, REACTION – VIDEO

Tutte le forme d’amore per Genesis & Co.: quadri, disegni, fotomontaggi, immagini, musica, omaggi di ogni tipo*

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I luoghi di Phil Collins: Londra-Concorde-Philadelphia e ritorno – il RICORDO di PHIL

I luoghi indimenticabili nella storia di Genesis & Co., attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Il 13 luglio 1985 Phil Collins è il protagonista di una clamorosa doppia esibizione al Live Aid, una a Londra, l’altra a Philadelphia, dall’altra parte dell’Atlantico.

Ascolta anche il podcast (in italiano) – CLICCA QUI.

Verso le tre del pomeriggio Phil e Sting salgono sul palco di Wembley, accolti da un boato del pubblico.

Ma non tutto fila liscio: Sting dimentica le parole di Every Breath You Take.

“Un attimo prima di entrare in scena, con la massima disinvoltura, Sting mi avverte: «A proposito, qualche volta faccio casino con le parole…». Un attimo dopo, in piedi davanti al pianoforte, mi affanno a leggere i versi mentre lui è partito per la tangente dall’altra parte del palco: «Every breath… every move… every bond…»”, ricorda Phil, nella sua autobiografia “No, non sono ancora morto”, trad. Anna Mioni, Mondadori.

Non solo. La giornata è molto calda, anche a Londra. Ancora Phil:

“Il palco è bianco, splende il sole e si muore di caldo. Sono così sudato che mentre suono Against All Odds un dito scivola sui tasti del pianoforte. Una vera stecca, sento quasi rabbrividire gli ottantamila fan che riempiono Wembley. E non soltanto loro, quella nota sbagliata è arrivata in tutto il mondo. Se aggiungiamo il pasticcio di Every Breath, sto già facendo la figura del principiante.”

A Wembley Phil esegue anche In The Air Tonight, poi, insieme a Sting, ecco Long Long Way to Go:

L’esibizione londinese di Phil Collins finisce così. Ma non la sua lunga giornata. Lo attende un Concorde per gli Stati Uniti. Ricorda Phil: 

“Non volevo passare per l’unico sbruffone che suonava a entrambi i concerti, e mi avevano assicurato che anche i Duran Duran avrebbero preso l’aereo per Philadelphia. Senonché, per qualche ragione, i Duran Duran si esibiscono solo in America. Insomma, da un momento all’altro l’atmosfera cambia completamente.”

Addirittura, a metà del volo del Concorde, è in programma un collegamento televisivo dall’aereo. Eccolo:

Ed ecco come lo ricorda Phil:

“Negli studi televisivi a Londra, i presentatori della BBC alimentano l’eccitazione del pubblico. «Eccoci in diretta con Phil Collins dalla cabina del Concorde! Come va, Phil?»

«Tutto bene, siamo a metà strada…»

Billy Connolly, Andrew Ridgeley degli Wham! e Pamela Stephenson, gli ospiti in studio, sono perplessi. Non sentono altro che gracchi indistinti e interferenze.”

Arrivato in elicottero dal JFK Airport di New York al JFK Stadium di Philadelphia, Phil accompagna alla batteria Eric Clapton in White Room:

She’s Waiting:

E Layla:

Ricorda Phil: “Il set con Eric è divertente e spensierato. Con il suo batterista Jamie evitiamo di tagliarci la strada, e il risultato è splendido. “

Poi si esibisce da solo. Di nuovo Against All Odds (Take a Look at Me Now) e In the Air Tonight:

Quindi è il delicatissimo momento della reunion dei Led Zeppelin. Phil suonerà con loro. Lo aveva invitato l’amico Robert Plant, prima ancora che venissero coinvolti gli altri ex membri e il Live Aid si trasformasse nel loro clamoroso ritorno insieme. Ma già prima di salire sul palco l’atmosfera non è delle migliori.

Phil: “Robert da solo: un tipo adorabile. Robert e qualsiasi cosa abbia a che fare con gli Zeppelin: è come se si producesse una strana e malevola reazione chimica. È tutto cupo, persino diabolico. Jimmy è palesemente – diciamo così – nervoso e irritabile. (…) ora mi stanno presentando John Paul Jones, che è muto come un pesce. Poi è la volta di Tony Thompson. Mi accorgo che mi tratta con estrema freddezza. (…) Gli parlo dei rischi dei due batteristi sul palco: sono anni che lo faccio con i Genesis e la mia band, so perfettamente quanto è facile che vada tutto a rotoli. Il segreto, come ho imparato a mie spese, è stare sul semplice. Lo sguardo di Tony, però, mi dice che non sa che farsene delle «dritte» di un opportunista appena atterrato da oltreoceano con il Concorde.”

Phil introduce Robert Plant e i Led Zeppelin (ecco l’intera esibizione):

Eseguono Rock and Roll, Whole Lotta Love e Stairway to Heaven. 

Ma Phil non ha un buon ricordo dell’esibizione: “Sin dall’inizio mi rendo conto che le cose non vanno per il verso giusto. Dalla mia posizione sento poco Robert, ma quanto basta per accorgermi che non è al suo meglio. Altrettanto vale per Jimmy.

Non ricordo nemmeno di aver suonato Rock and Roll, ma so di averlo fatto. Ricordo però lunghi e atroci minuti di quello che Robert chiama sdegnosamente «lavoro a maglia», ovvero il drumming a effetto (…) percuotere l’aria per evitare di contribuire al disastro. Se avessi saputo dell’altro batterista, mi sarei chiamato fuori ben prima di arrivare a Philadelphia.

Sul palco, tengo gli occhi incollati su Tony Thompson. Mi tocca andargli dietro, perché picchia come un dannato e ha deciso di ignorare i miei consigli. (…) Il punto è che mi sentivo spaventosamente a disagio, se avessi potuto sarei uscito dal palco a metà di Stairway, se non prima. Ma ve le immaginate le reazioni?”

E con certo sollievo che Phil porta a termine l’esibizione con i Led Zeppelin. Ora deve “soltanto” affrontare un’intervista insieme a loro. Eccola:

Ancora Phil dalla sua autobiografia: Hunter inizia a porre domande semplici, ma nessuno lo prende sul serio. Robert e Jimmy danno risposte vaghe e impertinenti, John Paul Jones è sempre muto come un pesce.

Mi dispiace per Hunter. È in diretta mondiale e il pubblico lo guarda con il fiato sospeso, ma i ragazzi gli stanno facendo fare la figura dell’idiota. E così, pur non avendo alcun titolo, cerco di salvare il salvabile rispondendo io.”

Nel backstage Collins ha pure il fiato per riassumere questa lunga giornata in un’intervista singola, ancora con Hunter:

Ma nella sua autobiografia il riassunto è ben più tagliente ed efficace: “Wembley, Heathrow, il Concorde, il JFK (aeroporto e stadio), le quattro performance, una delle quali infernale”.

Un ultima curiosità: sul Concorde Collins aveva incontrato l’attrice e cantante Cher, che non era a conoscenza dei concerti. Dopo aver raggiunto gli Stati Uniti, ha assistito a quello di Philadelphia e la si può vedere mentre si esibisce nel brano collettivo finale We Are the World

Anche Phil era stato invitato a partecipare, ma aveva declinato per stanchezza (e non solo, visto com’era andata con Plant & Co.).

In albergo accendo la tv e vedo gli ultimi spasmi del concerto di Philadelphia. Un momento, chi è quella sul palco? Cher – racconta Phil-.

È la degna conclusione di una giornata di follia. Non solo è riuscita a entrare, ma ha un microfono in mano e sta cantando We Are the World. Forse proprio il mio verso.”

I ricordi di Phil Collins sono tratti da:

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Guarda tutti i concerti del Live Aid

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Angolo del Collezionista

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Peter Gabriel, 40 ANNI di “PG3 – Melt”, uscito il 30 maggio 1980 – SPECIALE

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Peter Gabriel - Melt

In occasione del 40ennale, Peter Gabriel ha pubblicto questo raro filmato di ‘Games Without Frontiers’ registrato live a Buenos Aires nel 2009.

Il 28 maggio 2020 Peter ha fatto uscire questo video che riprende un’intervista realizzata nel 2002 per l’uscita del CD ri-masterizzato. Gabriel parla della realizzazione del suo terzo album omonimo, appunto, chiamato Melt per via dell’iconica immagine di copertina, creata da Storm Thorgerson dello Studio Hipgnosis.

Ed ecco 10 motivi per riascoltare questo album.

1.  E’ l’album di Gabriel maggiormente costellato di ospiti prestigiosi, come il produttore Steve Lillywhite e il chitarrista Dave Gregory (I Don’t Remember e Family Snapshot) degli XTC, l’inizio della lunga collaborazione con David Rhodes, il vecchio amico Phil Collins e il percussionista Morris Pert (Intruder e No Self Control), la nuova collaboratrice Kate Bush (No Self Control e Games Without Frontiers), il sassofonista inglese Dick Morissey (Start), Paul Weller, allora leader dei Jam (And Through The Wire).

2. Per la prima volta Peter ha usato la drum machine (Games Without Frontiers e Biko, in particolare) e ha sperimentato alla batteria quel suono particolare, con il gated reverb, che caratterizza Intruder, utilizzato l’anno dopo da Phil Collins per In The Air Tonight. Una sonorità che è diventata un modello standard per buona parte del pop inglese degli anni ottanta.

3. Phil Collins inizialmente era scettico riguardo l’idea di non usare affatto i piatti. Ma Peter è stato inamovibile, dato che così poteva sfruttare i toni alti con tutta una nuova serie di sonorità, una varietà di campi da esplorare. Paradossalmente, Gabriel è stato accusato di plagiare Collins, quando In The Air Tonight ha avuto un successo planetario.

4. Gabriel è stato uno dei primi musicisti a utilizzare il Fairlight, un rivoluzionario sintetizzatore che campionava i suoni naturali. Peter addirittura ne divenne il distributore in Inghilterra, in società con un cugino. Nel disco troviamo anche sonorità nuove per il solco rock (post-progressive) in cui è ancora collocato, come lo xilofono (Intruder), il sax (Start), la marimba (No Self Control e Lead A Normal Life), la cornamusa,  i tamburi surdu e cori originali sudafricani (Biko).

5. Family Snapshot è ispirata dal libro An Assassin’s Diary (Un diario di un assassino) di Arthur Bremer, testo che ha ispirato anche lo sceneggiatore del film Taxi Driver di Martin Scorsese. Ma un altro libro, Dispatches, le cui foto hanno suggerito a Gabriel alcuni verso di Games Without Frontiers, ha creato non pochi problemi di censura con la BBC.

6. L’album sembra avere un filo conduttore di devianza psicologica, affrontando temi come lo stalking (Intruder), schizofrenia e paranoia (No Self Control), la rimozione (I Don’t Remember), la cattiva influenza dei media (Family Snapshot), l’assenza di comunicazione (And Through The Wire), la malattia mentale (Lead A Normal Life). Ma è importante anche l’aspetto “politico”. Peter prende posizione contro la guerra (Games Without Frontiers), la paura per l'”altro” (Not One Of Us), l’apartheid (Biko).

7. Davide Castellini in Le canzoni di Peter Gabriel, Editori Riuniti, fa notare come siano tante le espressioni negative nei titoli e nei testi (no, don’t, not, never without). Lo stesso Peter se n’era accorto, tanto che, sempre citato da Castellini, temeva di “trasformare l’album in una predica a un bambino, piena di non fare questo, non fare quello“.

8. Gabriel era incerto se pubblicare o meno Biko nel disco. Nonostante la sua sincerità nei confronti del tema, temeva di non essere una voce valida per una causa così lontana geograficamente e socialmente da lui. Inoltre la storia di Steven Biko era stata raccontata già in varie canzoni, compresa A Motor Bike In Africa di Peter Hammill, suo amico, collaboratore, nonché vicino di casa a Bath.

9. Biko viene inserita poi nell’album su insistenza dell’amico Tom Robinson. “Fu una chiave di volta nella mia carriera di musicista e di paroliere“, racconta Gabriel, citato da Mario Giammetti in Peter Gabriel. Not one of us, Edizioni segno. Inizia infatti il percorso di Peter verso l’impegno per i diritti civili, che lo vedrà in tutte le manifestazioni che il mondo della musica organizzerà per sensibilizzare il pianeta.

10. Per la copertina, quarta e ultima collaborazione con lo studio Hipgnosis e il suo fondatore Storm Thorgerson. Attraverso la tecnica denominata Krimsography, inventata dall’americano Les Krim, una Polaroid con il ritratto di Peter viene manipolata con una gomma da cancellare sull’emulsione ancora fresca. E l’effetto melt, appunto, che dà il titolo informale all’album, è fatto.

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Musica VS Covid-19: Phil Collins live a Dallas USA, 29 maggio 1985

Ri-viviamo i grandi concerti del passato di Genesis & Co. in attesa del ritorno dei live dopo la quarantena del Covid-19 e di The Last Domino? Tour
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1985 Phil Collins alla Reunion Arena, Dallas durante The “No Jacket Required” Tour – VIDEO dell’INTERO CONCERTO:

0:00:00 – Only You Know And I Know

0:04:38 – Against All Odds

0:08:40 – Who Said I Would

0:13:05 – Sussudio

0:18:12 – Behind The Lines

0:21:50 – Westside

0:29:21 – One More Night

0:35:33 – In The Air Tonight

0:41:46 – Band Introductions

0:53:21 – Like China

0:59:05 – You Can’t Hurry Love

1:02:10 – It Don’t Matter To Me

1:06:29 – Hand In Hand

1:15:49 – Take Me Home

1:23:53 – It’s Alright

1:27:04 – Droned

Tour band:

  • Phil Collins – vocals, piano, drums, percussion
  • Daryl Stuermer – guitar, backing vocals
  • Leland Sklar – bass, backing vocals
  • Peter Robinson – piano, keyboards, vocoder
  • Chester Thompson – drums, percussion
  • The Phenix Horns
    • Rahmlee Michael Davis – trumpet, percussion, backing vocals
    • Michael Harris – trumpet, percussion, backing vocals
    • Don Myrick – saxophone, percussion, backing vocals
    • Louis Satterfield – trombone, percussion, backing vocals

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Video Memories: il video “In The Air Tonight” di Phil Collins raggiunge 100 milioni di views, 11 maggio 2010

Video Memories, la Storia Genesis & Co. attraverso i video.

By D.B. – 

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“In The Air Tonight” di Phil Collins, il video raggiunge i 100 milioni di views l’11 maggio 2010: 

I can feel it coming in the air tonight, oh Lord
And I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord
Can you feel it coming in the air tonight, oh Lord, oh Lord
Well if you told me you were drowning, I would not lend a hand
I’ve seen your face before my friend, but I don’t know if you know who I am
Well I was there and I saw what you did, I saw it with my own two eyes
So you can wipe off that grin, I know where you’ve been
It’s all been a pack of lies
And I can feel it coming in the air tonight, oh Lord
Well I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord
I can feel it coming in the air tonight, oh Lord
Well I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord, oh Lord
Well I remember, I remember, don’t worry, how could I ever forget
It’s the first time, the last time we ever met
But I know the reason why you keep your silence up, oh no you don’t fool me
Well the hurt doesn’t show, but the pain still grows
It’s no stranger to you and me
I can feel it coming in the air tonight, oh Lord
Well been waiting for this moment for all my life, oh Lord
I can feel it in the air tonight, oh Lord, oh Lord
Well I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord
I can feel it coming in the air tonight, oh Lord
And I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord
I can feel it in the air tonight, oh Lord, oh Lord, oh Lord
Well I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord, oh Lord
I can feel it in the air tonight, oh Lord, oh Lord, oh Lord, oh Lord
Well I’ve been waiting for this moment for all my life, oh Lord, oh Lord, oh Lord

In the Air Tonight
Uscito il  5/1/1981

Da: Face Value
Uscito il 6/2/1981

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