Ecco un ottimo documento, un video di The Lamb Lies Down on Broadway Live:
Peter Gabriel, nei primi concerti (clicca qui per approfondire) dopo l’uscita dai Genesis (clicca qui per approfondire) ha eseguito il brano The Lamb Lies Down On Broadway. Eccolo “live on Rockpalast TV show. Recorded at Grugahalle, Essen, Germany on 15 September 1978″:
Anche i Genesis hanno continuato a eseguire il brano:
Un altro brano eseguito dalla band anche dopo l’addio di Peter Gabriel. The Carpet Crawlers:
Fino ai concerti recenti:
Anche Steve Hackett ha rivisitato più volte questo album. “The Lamb Lies Down On Broadway” Live In Liverpool (OFFICIAL VIDEO). Taken from the live release “The Total Experience Live In Liverpool“:
STEVE HACKETT feat. Ray Wilson – Carpet Crawlers (OFFICIAL LIVE VIDEO). Taken from the album “Genesis Revisited: Live At The Royal Albert Hall”:
STEVE HACKETT – The Lamia (OFFICIAL VIDEO). Taken from the album “Genesis Revisited: Live At Hammersmith”:
Fino al tour 2024:
Altro documento: la nascita di un capolavoro nel lavoro di composizione e improvvisazione.
Il 2 ottobre 1950 nasceva Michael John Cloete Crawford Rutherford. Ecco alcuni momenti della sua carriera (in ordine rigorosamente non cronologico).
Ha co-fondato la school band Anon con Anthony Phillips e Richard Macphail, nel 1965, dopo di che si sono divisi e hanno formato i Genesis nel 1967 con i compagni di Charterhouse, Tony Banks, Peter Gabriel e Chris Stewart. Rutherford non amava il suo periodo alla Charterhouse ed è stato espulso per reati minori:
Nel 1982 ha festeggiato il compleanno sul palco di Milton Keynes, UK, durante la reunion benefica in favore di Peter Gabriel (e il pubblico gli fa gli auguri cantando):
Caratteristiche sono state le sue chitarre doppiomanico.
Durante i primi tour dal vivo, Rutherford utilizzava spesso un doppio manico Rickenbacker costruito su misura con chitarra a 12 corde a corpo semi-vuoto e un basso a 4 corde (ora in mostra al Rock and Roll Hall of Fame Museum).
Per “The Lamb Lies Down on Broadway” e la prima parte del “Trick of the Tail” tour, ha incorporato una chitarra Rickenbacker a 12 corde a corpo solido e una Micro-Frets Signature Baritone a 6 corde, dotata di corde di basso a 6 corde a scala corta.
In seguito è passato a un’altra combinazione di 12 corde a corpo solido e 6 corde per basso. Per i tour “Mama” e “Invisible Touch” aveva una chitarra a sei corde e un basso a quattro corde inseriti in un corpo personalizzato
Per il tour del 2007 con i Genesis, Rutherford aveva una chitarra Gibson a dodici corde con un basso Yamaha TRB-4P. Fonte.
Nel 2014, Rutherford ha pubblicato “The Living Years: The First Genesis Memoir”, la sua autobiografia – COMPRALA QUI.
Il primo libro sulla carriera solista di Rutherford, intitolato “Silent Runner” di Mario Giammetti, è stato pubblicato in Italia (Edizioni Segno) nel 2011 – COMPRALO QUI.
Con i Mechanics ai Grammy Awards il 21 febbraio 1990:
Oltre ai Genesis, agli ex Genesis, ai musicisti dei suoi album solisti e ai Mechanics, Mike ha suonato in pubblico con Brian May, David Gilmour, Joe Walsh e molti altri chitarristi al Strat Pack Concert nel 2004, per celebrare i 50 anni della Fender Stratocaster:
E con Ed Sheeran e Nick Mason alla Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Londra il 12 agosto 2012:
In occasione dei suoi 70 anni, Steve ha concesso a Horizons Radio un’intervista, in cui traccia un bilancio della sua vita artistica e non solo.
Intervista di SaimonP. & D.B.:
HR: Siamo molto entusiasti della tua autobiografia in uscita il 24 luglio 2020. Di solito si dice che scrivere la propria autobiografia è un processo molto intimo e introspettivo, oltre che terapeutico. Cosa ti ha spinto a scriverla e quanto è stato difficile?
Steve Hackett: Volevo poter condividere le mie esperienze, i miei pensieri e i miei sentimenti…
Il primo disco: nel 1970 pubblica un album intitolato The Road come membro dei Quiet World, un gruppo in cui suona anche suo fratello, John Hackett, al flauto. Ecco l’audio:
La svolta: in cerca di una nuova band, Hackett pubblica un annuncio sulla rivista Melody Maker:
Anthony George (Tony) Banks è nato a Lewes il 27 marzo 1950. Gli facciamo tanti auguri attraverso video e curiosità.
Tony Banks viene descritto da Armando Gallo come una persona silenziosa, di poche parole, sin da quando era un ragazzo. Ma le rare volte che parlava, valeva la pena ascoltarlo. Gallo ricorda come fosse lucidissimo nel descrivere i piani della band nei successivi sette mesi e l’album che stava per arrivare: Foxtrot. E spiegava come le storielle che Peter Gabriel si inventava in concerto, sarebbero servite a esplicare i testi non sempre di primo impatto della band. (da Armando Gallo,Genesis: The Evolution of a Rock Band, S&J Ed.)
Gli amici prima di tutto. Dopo la pubblicazione del secondo album, Trespass, il gruppo conobbe un periodo di crisi causato dall’abbandono di Anthony Phillips; dopo ciò, Banks voleva abbandonare il gruppo, ma fu convinto dai compagni a proseguire la propria avventura con la band senza l’aiuto del chitarrista.
Le sue introduzioni indimenticabili, come quelle di Watcher of the Skies, Firth of Fifth, The Lamb Lies Down on Broadway. I suoi Assoli intramontabili, tra gli altri in Supper’s Ready, The Cinema Show, In The Cage, Robbery, Assault & Battery, Duke’s Travels/Duke’sEnd.
E’ il creatore, tra le altre, di White Mountain, dei testi di Seven Stones, Harlequin e The Cinema Show. Di Firth of Fifth – ha scritto anche l’assolo di chitarra di Steve Hackett -, Time Table, Entangled, A Trick of the Tail, Mad Man Moon, One for the Wine, Afterglow.
Tony non ha suonato solo le tastiere nei Genesis. Certi suoi passaggi con la 12 corde acustica in canzoni come The Musical Box, Entangled, The Cinema Show e all’inizio di Supper’s Ready sono indimenticabili. Banks è anche stato un back-up vocalist occasionale e co-lead vocals in Shepherd.
Banks è stato un innovatore del sound del rock, pioniere, nella sua carriera, nell’uso di molte tastiere e sintetizzatori particolari. E’ stato definito “il tastierista più raffinato del prog rock.” Ha utilizzato svariati tipi di tastiera, padroneggiandoli con una tecnica unica, in diversi brani, ricorrendo pure a soluzioni artigianali, anche durante i concerti, per poter ottenere i risultati che ricercava. Guarda le video-interviste di Tony sull’uso dei vari effetti nei suoi album solisti.
Grazie a Tony sono entrate nei testi e nelle atmosfere dei Genesis opere letterarie di fantascienza (Watcher of The Skies, One for the Wine, Heathaze, Domino), fantasy (A Trick of the Tail), il Piccolo Principe (Mad Man Moon), le atmosfere vittoriane di Cime Tempestose (è stato lui a leggere il romanzo e a riportare le influenze nel titolo e all’interno di Wind & Wuthering) e di Dickens (Home By the Sea), T.S. Eliot, La Terra Desolata (The Cinema Show – in cui c’è anche Shakespeare – Romeo e Giulietta – e La Metamorfosi di Ovidio – Tiresia), John Keats (The Lady Lies), e poi dal filosofo Protagora (Harlequin) a San Paolo (Cul-de-Sac), da Zanna Bianca di Jack London (White Mountain) a Tom & Jerry – o Gatto Silvestro – (All in a Mouse Night)
Tony risulta essere un musone, un tipo non particolarmente simpatico, con poco senso dell’umorismo. Ma in certi momenti (tra quelli pubblici, ovviamente) non è così. Sul palco Banks ha talvolta anche indossato un boccaglio durante l’esecuzione di Who Dunnit?….
…O come in occasione del primo video in assoluto dei Genesis: Robbery, Assault & Battery. GUARDA:
“I protagonisti sono gli stessi membri del gruppo, con un barbuto Phil Collins particolarmente a suo agio nei panni del ladro […] e gli altri tre in divisa da poliziotto (notevole il ruolo di Tony Banks che, pur prendendosi una pallottola dal brigante, nelle scene successive si muove proditoriamente all’inseguimento del lestofante)”. (da Giovanni De Liso, Genesis, Behind the lines. Testi commentati (1969-1998), Arcana ed.)
Banks attualmente vive con la moglie Margaret, in una casa a sud di Londra. La coppia si è sposata il 29 luglio 1972 e ha due figli: Benjamin (nato nel 1978) e Emily (1981). E’ una delle relazioni più longeve della storia del rock. Hanno fatto una luna di miele di un giorno perché Banks era troppo impegnato a finire l’album dei Genesis Foxtrot. Banks ha detto: “La band era dispiaciuta per me, così hanno pagato per farla venire nel tour successivo.” (da Blake, Mark 10 luglio 2015 “Q&A: Tony Banks” Team Rock Retrieved 7 Marzo 2018). La coppia vive vicino a Godalming, nel Surrey.
E’ stato nominato Prog God 2015 agli annuali Progressive Music Awards. Tony è classificato al numero 11 nella classifica di Music Radar dei più grandi tastieristi di tutti i tempi.
From Genesis To Revelation è l’album di esordio dei Genesis, uscito il 7 marzo 1969. Ecco curiosità e ricordi legati al primo lavoro della band.
Dopo aver inciso due 45 giri con Chris Stewart alla batteria (The Silent Sun/That’s Me e A Winter’s Tale/One-Eyed Hound), nell’estate del 1968 la band entra in studio per preparare From Genesis To Revelation, approfittando delle vacanze estive dal college. A Stewart è subentrato Jonathan Silver.
E’ il produttore Jonathan King a operare l’avvicendamento alla batteria. Il compito di dare il triste benservito a Chris tocca all’amico Mike Rutherford, ma non deve faticare troppo. Stewart sa di non essere all’altezza della situazione.
“Non piacevo a Jonathan King e lui non piaceva a me. E’ stato lui che mi ha fatto buttare fuori dalla band, il che era comunque la cosa giusta da fare perché io non ero un bravo batterista”.
Nell’ultima strofa di Where The Sour Turns To Sweet troviamo anche un primo riferimento alle velleità da trasformista di Peter… Paint your face all white To show the peace inside […] Dipingiti il viso tutto di bianco Per mostrare la pace che hai dentro […] …
Già ai tempi della scuola, il futuro frontman dei Genesis amava infatti stupire i compagni con iniziative stravaganti. Ce lo ricorda anche Anthony Phillips:
“A Peter piaceva qualsiasi cosa: era un ragazzo intelligente, aveva certi cappelli fatti da Dunns […] Tutti compravano i suoi cappelli. Tingeva anche le magliette, alla Charterhouse: le nostre maglie bianche diventavano turchesi. Un uomo colorito, Peter. E aveva sempre un sacco di trovate creative”.
In realtà sono pochi i brani con riferimenti biblici diretti. I Genesis infatti si prendono alcune pause dal concept con canzoni d’amore (One Day, Silent Sun), temi introspettivi (Am I Very Wrong?, In Limbo), ambientazione quasi western (The Conqueror).
A causa di una disputa sul nome Genesis, utilizzato all’epoca anche da una band californiana, il produttore Jonathan King fa pubblicare il disco con la copertina completamente nera e senza il nome del gruppo. Così alcuni negozi espongono l’album nelle sezioni di musica religiosa.
Il serpente tentatore e l’Eden perduto del brano, appunto The Serpent, sono destinati a tornare nelle canzoni dei membri dei Genesis, anche nella loro carriera da solisti:
“Nella mente di Peter Gabriel l’immagine di questo luogo rimarrà forte, tanto che il cantante la recupererà nel 1993 per il suo album solista Us, quando, accompagnato dalla voce suadente di Sinead O’Connor, intonerà: “In the blood of Eden lays a woman and a man / With the man in the woman and the woman in the man”. Il mito del serpente tentatore sarebbe stato ripescato in un lavoro di Tony Banks (Strictly Inc., del 1995) dove figura un brano intitolato The Serpent Said; ma soprattutto era già comparso nel 1974 in un brano tratto da The Lamb Lies Down On Broadway dedicato ad alcune figure mitologiche per metà donna e per metà serpente: il pezzo si chiamava The Lamia.”
Anche a causa della sbagliata collocazione nei negozi, l’album ha venduto inizialmente solo poco più di 600 copie.
Ma dopo che i Genesis hanno raggiunto il successo, nei decenni seguenti, la Decca lo ha ristampato moltissime volte, nei vari formati, anche cambiandone il titolo o modificandone la scaletta.
Lo scarso numero di vendite di From Genesis to Revelation desta sconforto fra i membri del gruppo.
La band è in condizioni disperate dal punto di vista finanziario, addirittura pare che saltino i pasti. Ma rifiutano, comunque, gli aiuti in denaro forniti dalle rispettive famiglie. Nessuno dei componenti si perde d’animo, nella convinzione che il successo sarebbe arrivato.
Benché con il termine Revelation si può intendere anche l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse di San Giovanni, nel disco non si fa mai cenno al testo dell’evangelista, che verrà invece citato in Supper’s Ready su Foxtrot e in alcune parti di The Lamb.
Con In HidingPeter Gabriel si scaglia contro la sua scuola, la tetra Charterhouse e i violenti metodi educativi dei suoi insegnanti.
Le parole che usano i Genesis saranno poi rintracciabili anche nella denuncia del sistema scolastico britannico dei Pink Floyd in The Wall. Ma mentre Roger Waters scrive ricordando gli anni dell’adolescenza, i Genesis compongono quando sono ancora studenti e “vittime” di quel sistema. Un tema che poi abbandoneranno definitivamente una volta “affrancati” dalla Charterhouse.
Nonostante i problemi economici, i Genesis prendono bene la pessima accoglienza dell’album, sia di pubblico che di critica.
“E’ stata una fortuna che il disco sia stato un fiasco commerciale – ha detto Tony Banks -. Fosse stato un successo, probabilmente non ci avrebbe spinti a cambiare registro”. (da Mario Giammetti, Genesis. Il fiume del costante cambiamento, Editori riuniti). “Grazie a Dio non funzionò – ha detto Richard Macphail -. Sarebbe stato un disastro se i Genesis avessero avuto un hit in quel momento, perché erano troppo giovani”. (Daryl Easlea, Senza frontiere. Vita e Musica di Peter Gabriel, Arcana Ed.).
Visions Of Angels, del successivo album Trespass, è un’outtake di From Genesis To Revelation.
Una prima versione del brano è stata ritrovata in una bobina nella soffitta di casa Phillips quasi trenta anni dopo ed è rimasta inedita.
Anthony Phillips la scrisse come canzone d’amore per la futura moglie di Peter Gabriel, Jill, di cui anche lui era innamorato.
I testi vennero riadattati per inserirli nel disco d’esordio, quindi aggiungendo alla love song motivi religiosi.
Del resto vari brani dei successivi album dei Genesis riprendono gli argomenti biblici, affrontati da From….
Nel 1999 il primo batterista Chris Stewart diventa scrittore di successo con il libro Una casa tra i limoni, in cui racconta la sua decisione di lasciare tutto e di trasferirsi in una fattoria dell’Andalusia, in Spagna.
The Silent Sun è ispirato deliberatamente ai Bee Gees, una delle band preferite di Jonathan King e vista come un possibile modello per lo stile della nascente band.
E fu sempre il produttore a decidere sia di fare dell’album un concept di sapore biblico, anche se non tutti i brani hanno contenuto religioso, sia l’aggiunta degli archi di accompagnamento, arrangiati e diretti da Arthur Greenslade & Lou Warburton.
Ricorda Mike Rutherford:
“Ci aspettavamo un suono di archi lussuoso,ma evidentemente il budget non era così alto. Con una grande orchestra alcune delle canzoni probabilmente sarebbero venute meglio”.
From Genesis to Revelation è anche il titolo di una trasmissione radiofonica settimanale italiana, dedicata al prog, di Popolare Network, in onda regolarmente a partire dall’estate del 1999. La redazione è composta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller.
Entrambi intrattengono con il pubblico un rapporto che rasenta la sacralità. Ogni loro concerto è quasi un rito mistico.
Entrambi perseguono una ricerca maniacale delle sonorità e introducono riferimenti colti nei loro album (dai tarocchi ai temi politici e ambientali, dai miti dell’antica Grecia all’apartheid).
Entrambi perseguono l’idea di una musica fine a se stessa, slegata dalle logiche di mercato e di profitto, continuando la ricerca iniziata con i Genesis e sviluppata negli anni di carriera solista.
Infine, entrambi condividono la stessa torta, a mezzanotte tra il 12 e 13 febbraio. Ieri Steve….
Oggi, con l’augurio di nuovi progetti sonori e artistici, buon compleanno, Peter!!!!
Ecco alcune tappe audio/video della carriera di Phil.
La prima canzone composta, con il gruppo The Freehold: Lying Crying Dying, registrata nel 1968 ai Regent Sounds di Londra:
Le prime immagini di Phil alla batteria (ma anche alla voce e all’organo Hammond):
14 maggio 1970, l’olandese TROS TV manda in onda un mini concerto di una giovane band inglese chiamata Flaming Youth:
Primo concerto con i Genesis: il 6 Agosto 1970 al Gaumont Cinema, Doncaster in Inghilterra. Primo audio di Phil alla batteria con i Genesis dal vivo: alla Ferme IV, Wolowé St. Lambert, Bruxelles, in Belgio il 7 Marzo 1971 durante il Trespass Tour:
Il primo brano cantato da Phil nei Genesis: For Absents Friends da Nursery Cryme:
La batteria di Phil Collins, Speciale di Horizons Radio “I Fiori Delmale” (in italiano):
I Fiori Delmale - La Batteria di Phil CollinsEugenio Delmale30:23
Prima registrazione di Phil Collins con i Brand X, Dead Pretty, dal Tour del primo album Unorthodox Behaviour – Live at the Nashville Rooms, 20 Febbraio 1976:
Prima registrazione di un Live dei Genesis con Phil Collins voce solista all’Auditorium Kitchener, Ontario Canada, durante l’A Trick Of The Tail Tour il 27 Marzo 1976:
Primo film come attore protagonista in Buster, del 1988. Della colonna sonora fa parte la sua nuova versione di A Groovy Kind of Love, che diventa il suo unico singolo capace di raggiungere il primo posto sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti.
This Is Your Life, documentario biografico della BBC andato in onda il 26 ottobre 1988:
Primo e unico premio Oscar, con You’ll Be in My Heart, dal film Tarzan del 1999, brano inciso da Phil stesso in inglese, italiano, francese, tedesco e spagnolo:
Phil Collins & Lamont Dozier vincono “Best Original Song” ai Golden Globes del 1989.
Guarda il video:
Phil Collins e Lamont Dozier vincono il Golden Globe per la canzone originale di un film per “Let the River Run” e “Two Heart”.
Phil Collins ha detto scherzosamente che non pensava di ricevere il premio perché aveva iniziato a bere.
Collins ha detto di essere molto orgoglioso e soddisfatto che il film “Buster” sia rappresentato nel premio e di essere dispiaciuto del fatto che non molte persone abbiano visto il film.
Ha anche dichiarato che è un onore aver lavorato con Lamont Dozier.
Lamont Dozier ringrazia Dio, la moglie, l’Atlantic e i molti sostenitori della sua musica.
Rare video “Picaresca” from “Meadows of Englewood”:
Promo clip from Dragonfly Dreams, Private Parts & Pieces IX:
Ecco il video ufficiale di Halycon Days (Days To Remember) di Lettie Maclean. Ant e Lettie hanno scritto e registrato, per il progetto UPPM, questo brano, che nel maggio 2016 è diventato un singolo:
E’ un doppio album costituito per gran parte di registrazioni tratte da concerti tenuti dai Genesis presso il Palais des Sports di Parigi dall’11 al 14 giugno 1977, nel corso della tournée europea di “Wind & Wuthering” (vedi sotto i video).
Fa eccezione il brano “The Cinema Show”, tratto dal concerto al Pavillon de Paris il 23 giugno 1976, durante il tour in di “A Trick of the Tail“, con Bill Bruford alla batteria.
Guarda il video live:
Formazione:
Phil Collins – voce, batteria
Steve Hackett – chitarra
Mike Rutherford – basso, chitarra
Tony Banks – tastiera, chitarra
Chester Thompson – batteria
Bill Bruford – batteria (The Cinema Show)
Tracce:
Lato A
Squonk – 6:39
The Carpet Crawl – 5:27
Robbery, Assault and Battery – 6:02
Afterglow – 4:29 Lato B
Firth of Fifth – 8:56
I Know What I Like – 8:45
The Lamb Lies Down on Broadway – 4:59
The Musical Box (Closing Section) – 3:18 Lato C
Supper’s Ready – 24:33 Lato D
The Cinema Show – 10:58
Dance on a Volcano – 5:09
Los Endos – 6:20
E’ la prima volta che l’album viene completamente masterizzato per il vinile.
Il lavoro è a opera di Miles Showell agli Abbey Road Studios.
Questo leggendario album dal vivo è stato stampato su doppio vinile da 180 grammi con copertina apribile e buste interne stampate e viene fornito completo di Obi-Strip e di un certificato ufficiale Half Speed Mastered.