Harlequin: “Biko”, Peter Gabriel cover by Xiou Music Drums Lab – VIDEO

Tutte le forme d’amore per Genesis & Co.: quadri, disegni, fotomontaggi, immagini, musica, omaggi di ogni tipo*

 

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Διασκευή απο μαθητές του “Xiou Music Drums lab” στο αγαπημένο τους τραγούδι “BIKO” του Peter Gabriel βασισμένοι στην ενορχήστρωση του

Guarda tutti i colori della passione di Harlequin – CLICCA QUI

Puoi anche tu segnalare il tuo Harlequin alla mail di Horizons Radio CLICK HERE.

*Materiale pubblicato per diritto di cronaca e con la firma dell’autore. In caso di diversa volontà dell’autore stesso si prega di segnalarlo alla mail di Horizons Radio CLICK HERE. Grazie.

Angolo del Collezionista

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Ascolta Peter Gabriel:

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Il libro “Play Me My Song – The Music Of Genesis” di Philip Stichtenoth – COMPRA

Il nuovo libro sui Genesis affronta con un approccio unico i 50 anni di carriera della band.

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Un libro che ripercorre l’intera carriera dei Genesis, durata oltre 50 anni, dal titolo “Play Me My Song – The Music Of Genesis” di Philip Stichtenoth.

Compralo qui su Amazon in Euro – CLICCA QUI e in UK – CLICCA QUI

Il libro di 538 pagine in stile paperback è composto da ampi saggi in vari stili su ogni singola canzone e album dell’intero catalogo dei Genesis.

“Play Me My Song” mescola anche storie di canzoni, analisi musicali, recensioni critiche, racconti autobiografici.

Secondo la casa editrice “Play Me My Song” è un libro che sfuma i confini tradizionali della letteratura musicale, avvicinandosi alla musica e alla storia dei Genesis da una moltitudine di angolazioni per diventare qualcosa di veramente unico e allo stesso tempo profondamente completo.

Le ultime della Band su Horizons Genesis:

Angolo del Collezionista

Ecco le offerte sui Genesis: CLICCA QUI.

Ascolta i Genesis:

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50 anni di “Nursery Cryme”, 8.a tappa: le diverse edizioni e versioni live – VIDEO

“Nursery Cryme” compie 50 anni. Ci avviciniamo al compleanno attraverso le tappe che hanno portato a questo album di svolta nella storia dei Genesis, con audio, video, documenti e molto altro ancora.

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Clicca qui per COLLEZIONARE NURSERY CRYME

L’ottava tappa percorre le diverse edizioni in cui è stato stampato l’album e mostra i video delle canzoni nei live.

Come abbiamo visto nelle precedenti puntate, hanno fatto il loro ingresso nei Genesis Phil Collins – LEGGI e Steve Hackett nella seconda metà del 1970 – LEGGI -.

Dopo i primi concerti della nuova formazione LEGGI, la band ha composto e registrato il nuovo album – LEGGI.

In Inghilterra la versione di Nursery Cryme è Pink Scroll Label della Charisma.  La vedi qui in alto. Un rotolo di pergamena rosa con la scritta The Famous Charisma Label. GUARDA LE VERSIONI DA COLLEZIONE DISPONIBILI. La copertina è apribile e contiene i testi. 

In Italia è ancora la Philips, come per Trespass, a mettere sul mercato l’album. La distribuzione avviene nel gennaio 1972. La copertina non è apribile ed è lucida.  All’interno la busta contiene i testi. Eccola:

Clicca qui per COLLEZIONARE UNA COPIA

Nel maggio 1972 esce il primo e unico singolo tratto dall’album: Happy The Man / Seven Stones

COLLEZIONALO SU EBAY

Rare e quindi molto quotate le versioni con etichetta Charisma del singolo. Quella italiana è praticamente introvabile, altre sono più diffuse, come questa:

Clicca qui per COLLEZIONARLA

Clicca qui per COLLEZIONARLA SU EBAY.

Come per i precedenti album, l’edizione russa, arriva dopo la fine dell’era sovietica e già in epoca post-vinile. 

Ecco come viene commentato l’album nel video tratto dal DVD Inside Genesis:

Le canzoni dell’album hanno avuto varie versioni live e cover. Ecco alcuni video:

https://youtu.be/-5WVkp_2Di4


Se hai informazioni da aggiungere o da rettificare e per qualunque altra comunicazione SCRIVI QUI.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Horizons Radio MAIL: CLICCA QUI

Le altre tappe dei 50 anni di “Nursery Cryme”:

Angolo del Collezionsta

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Angolo del Collezionista: 45 anni fa Genesis live all’Hammersmith Odeon di Londra, 10 giugno 1976 – AUDIO, RICORDI & OFFERTE

Angolo del Collezionista. Ecco le ultime offerte sui Genesis live all’Hammersmith Odeon di Londra il 10 giugno 1976.

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Hammersmith Odeon, Londra, 10 giugno 1976.

Ascolta il concerto:

https://www.youtube.com/watch?v=FPrniAJKYXA

Guarda qui sotto le offerte su Ebay per i collezionisti (attendi l’esito della ricerca):

Ecco come lo ricorda il sito web collectorsmusicreviews.com:

“I Genesis iniziarono il tour di Trick Of A Tail con diversi spettacoli in Ontario e Buffalo, New York in marzo e guadagnarono fiducia nel nuovo set e nella nuova formazione prima di suonare davanti al pubblico di casa.”

Leggi l’articolo di Horizons Genesis:

Genesis: 45 anni fa il primo concerto con Phil Collins cantante, 26 marzo 1976 – AUDIO, VIDEO & RICORDI

“Suonarono due spettacoli all’Hammersmith Odeon il 10 e l’11 giugno.

Collins saluta il pubblico dicendo: ‘Buona sera Londra… La prossima cosa che vi suoneremo, se vi ricordate l’ultima volta che ci avete visto che era probabilmente a Wembley vi abbiamo suonato Lamb Lies Down On Broadway. E stasera abbiamo preso tre pezzi dalla storia… e l’abbiamo ribattezzata piuttosto casualmente ‘Lamb Stew”. 

Per “White Mountain” Rutherford dice: ‘E ai tempi in cui durante i brani acustici si sentiva il tintinnio dei boccali di birra, suonavamo canzoni dell’album Trespass. Canzoni acustiche dall’album Trespass. Quindi stasera dovremmo suonarne una chiamata ‘White Mountain”.

Steve Hackett introduce la sua canzone “Entangled” dicendo: ‘È un valzer, un lento a tre tempi quindi prendete i vostri partner’.

Prima di “Los Endos” Collins annuncia che hanno registrato lo show per un album. ‘Suppongo che, visto che ci siete tutti, lo comprerete’.

Il bis è il medley di “It” e “Watcher Of The Skies”. Quest’ultima è strumentale e non è mai stata cantata da Collins dal vivo.”

Angolo del Collezionista

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Angolo del Collezionista: Genesis live a Reggio Emilia, 20 gennaio 1973

Angolo del Collezionista. Ecco le ultime offerte sui Genesis live a Reggio Emilia il 20 gennaio 1973.

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GENESIS – Reggio Emilia 1973 – 2 vinili – Clicca sull’immagine e vedi se ci sono ancora copie disponibili.

Il 20 gennaio 1973 inizia a Reggio Emilia la parte italiana del Foxtrot Tour dei Genesis (seconda data il 22 a Roma – GUARDA). Ecco note e immagini di quella serata.

La prima famosissima foto del terzo sbarco nella penisola dei Genesis, dopo le due dell’anno precedente è questa, al Circolo Cral dellAeroporto di Linate a Milano, in una conferenza stampa insieme ai Lindisfarne, appena arrivati in Italia. Eccola:

Dalla Collezione privata di Colin Richardson – GUARDA IL SUO SITO

Il concerto fa parte del Charisma Festival, come la successiva data di Roma – sul palco con i Genesis altre band, con una variazione di date all’ultimo minuto come si vede dalla locandina qui sopra -. Ed ecco quella “giusta”:

Ora la registrazione del concerto:


00:00 – Watcher Of The Skies;
11:53 – The Musical Box;
23:28 – The Fountain Of Salmacis;
33:20 – Get ‘Em Out By Friday;
44:13 – Supper’s Ready;
01:09:55 – The Return Of The Giant Hogweed;
01:21:28 – The Knife.

Uno sguardo ai costumi di Peter. Per Watcher Of The Skies non ha ancora adottato le ali da pipistrello, ma si presenta in scena cosi:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Sul finale di The Musical Box, poi, il colpo di scena. Peter  appare con il vestito da donna rosso della moglie Jill e la maschera da volpe.

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Un momento storico, questo, per i Genesis, inaugurato il 28 settembre dell’anno precedente a Dublino, inizio di un’era di maschere e travestimenti, anche se non completamente condivisi dagli altri membri della band.

Anche in Supper’s Ready non sono ancora comparsi i famosissimi costumi. Peter li inserirà tra un mese nella parte inglese del tour. In Italia, alla fine di  Apocalipse in 9/8 si presenta così:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Per il bis, The Knife, torna il vestito nero, ma senza il giro di gioielli intorno al collo:

Immagine tratta dal Web e utilizzata per diritto di cronaca. Copyright dell’autore. Per chiederne la rimozione CLICCA QUI

Non sono disponibili registrazioni video di questi concerti. Ma l’effetto scenico dei Genesis lo si può vedere nel filmato di dieci giorni prima al Bataclan di Parigi. Eccolo:

Ed ecco il Tour Programme:

Concerto mirabilmente e dettagliatamente ricostruito da:

Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 di Mino Profumo

“Il pubblico italiano ha l’opportunità non solo di assistere ad una performance di alto livello tecnico, ma anche di essere testimone dell’inesorabile cammino della band verso una proposta musical/teatrale che troverà il suo compimento negli anni immediatamente successivi”.

Copertine da collezione – CLICCA SULL’IMMAGINE E VEDI SE E’ ACQUISTABILE
Coprtina di Ciao 2001 sui Genesis, novembre 1972

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Horizons Radio MAIL: CLICCA QUI

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Ascolta i Genesis:

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Genesis, 45 anni fa il primo show del Wind & Wuthering Tour al Rainbow Theatre, 1 gennaio 1977

Il 1° gennaio 1977, dopo l’uscita di Wind & Wuthering, ottavo album in studio, i Genesis iniziano il tour dal Rainbow Theatre di Londra.

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1° gennaio 1977, storico concerto per i Genesis, con il Live al Rainbow Theatre di Londra, in Finsbury Park, il giorno della riapertura dopo 3 anni. L’esordio alla batteria di Chester Thompson.

Tre date consecutive, di fatto l’inizio di un nuovo tour di sei mesi, con l’album Wind & Wuthering fresco fresco di uscita.

Nella formazione c’è una variazione non da poco. Alla batteria non c’è più Bill Bruford, che aveva affrontato il Trick Tour, sostituito da Chester Thompson, che, come sappiamo, resterà fedele a Genesis & Co. fino a oggi.

Chester ha avuto pochissimo tempo per imparare i brani dei Genesis, visto che è arrivato dagli USA a metà dicembre.

I biglietti e il tour programme non ufficiale:

Clicca sulle immagini per vedere le altre pagine e collezionare il tour programme non ufficiale

Ecco la registrazione audio della data di Capodanno. Una scaletta che resterà unica, inaugurata da Eleventh Earl of Mar e con un medley tra Lilywhite Lilith, The Waiting Room e  Wot Gorilla, mai più riproposto. Proprio prima di iniziare i tre brani, uno strumento smette di funzionare e, mentre qualcuno inizia ad armeggiarci, si sente Phil che ci scherza su e dice: “Certo che per 3000 sterline ‘sta cosa poteva pure funzionare!” 

https://www.youtube.com/watch?v=ZFlAxCJv2KE

0:00 Eleventh Earl of Mar (first performance)

8:38 Carpet Crawlers

14:51 Firth of Fifth

24:30 Your Own Special Way (first performance)

31:51 Robbery, Assault and Battery

38:54 …In That Quiet Earth (first performance)

43:20 Afterglow (first performance)

48:35 Lilywhite Lilith (only known performance during this era)

51:04 The Waiting Room (intro) (only known performance during this era)

51:39 Wot Gorilla? (only known performance)

54:33 One for the Vine (first performance)

1:04:34 Squonk

1:11:49 All in a Mouse’s Night (first performance)

1:20:37 Supper’s Ready

1:43:53 I Know What I Like (In Your Wardrobe)

1:51:25 Dance on a Volcano

1:54:10 Los Endos

Dalla seconda data la scaletta cambia e inizia una trasformazione che resterà tale per tutto il tour inglese. Ecco la registrazione audio del 3 gennaio:

00:00 – Eleventh Earl Of Mar;
08:31 – The Carpet Crawlers;
14:48 – Robbery, Assault & Battery;
21:16 – Your Own Special Way;
27:28 – Squonk;
34:48 – One For The Vine;
45:41 – Firth Of Fifth;
55:17 – All In A Mouse’s Night;
01:03:17 – Supper’s Ready;
01:27:42 – I Know What I Like;
01:35:21 – Dance On A Volcano;
01:39:43 – Los Endos;
01:45:31 – The Lamb Lies Down On Broadway/The Musical Box.

Ed ecco un audio dell’intervista rilasciata alla vigilia di Natale, a Londra, pochi giorni prima dell’inizio del tour.

La scenografia del concerto e del tour è quella famosissima della copertina di Seconds Out.

Un muro di luci, laser, proiettori, colonne di amplificatori, per supportare una band che non possiede più un leader carismatico com’era Peter Gabriel e punta sulla qualità musicale e visiva.

E a proposito di Peter Gabriel. E’ presente alla serata inaugurale del Rainbow. E, come la critica, che accoglie con recensioni buone ma fredde i tre show di inizio anno, non ha parole di elogio per la prima esibizione del 1977. “Al Raimbow sono rimasto un po’ deluso – racconta Peter al Melody Maker, riportato in Genesis. Il fiume del costante cambiamento di Mario Giammetti“.

Neanche i Genesis sono soddisfatti, l’amalgama con il nuovo batterista è insufficiente e si consoliderà nelle settimane successive, ma l’occasione del Rainbow è ghiotta e non può essere persa. Miglioreranno, appunto, nel corso del tour, fino al mese di giugno, quando al Palazzo dello Sport di Parigi registreranno gli show che entreranno a far parte del magnifico album live Seconds Out.

Ma questa è un’altra, prossima, storia.

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Ecco il bootleg, registrato il giorno successivo:

Clicca sull’immagine e fai la tua offerta su Ebay per comprare il disco.

I Genesis su Wind & Wuthering:

Wind & Wuthering live:

Ascoltiamolo insieme nel programma di Horizons Radio:

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 1.a Parte Eugenio Delmale 0:39

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 2.a Parte Eugenio Delmale 0:20

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 3.a Parte Eugenio Delmale 0:33

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 4.a Parte Eugenio Delmale 0:19

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 5.a Parte Eugenio Delmale 0:37

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 6.a Parte Eugenio Delmale 0:30

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 7.a Parte Eugenio delmale 0:46

  1. Il compleanno di Wind & Wuthering - 8.a Parte Eugenio Delmale 0:36

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Horizons Radio MAIL: CLICCA QUI

Ascolta i Genesis:

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I luoghi di Peter Gabriel: Bath, da “buen retiro” a “real world” – VIDEO & RICORDI

I luoghi indimenticabili nella storia di Genesis & Co., attraverso audio, video, documenti e molto altro ancora.

By D.B.

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Tra i luoghi fondamentali per Peter Gabriel ci sono la città di Bath e i suoi dintorni, in Somerset, UK.

Bath dal sito web Bath Echo

Un posto che, da iniziale buen retiro, per meditare a distanza su certi eventi, come vedremo, è stato fonte di ispirazione e sperimentazione fino alla creazione della struttura della sua Real World.

Peter si stabilisce nella prima abitazione della sua storia con la città a  Woolley Mill, nell’omonima valle, nei pressi di Bath, con Jill incinta; la figlia Anna-Marie nascerà dopo un parto difficilissimo il 26 luglio 1974.

Siamo nel periodo successivo al tour di “Selling England By The Pound” e alla vigilia delle burrascose sessioni di composizione, registrazione e relativa tournée di “The Lamb Lies Down On Broadway”.

Qui Gabriel si rifugia nei momenti liberi, in “fuga” da Headley Grange, dove i Genesis si sono ritirati per comporre e provare le canzoni del nuovo album.

Qui, come racconta Richard Macphail…

… riceve la telefonata della madre che chiede spiegazioni sul significato dei testi di The Lamb.

Ed è qui che, secondo Daryl Easlea…

…Peter si ritira dopo il tour e redige la lunga lettera per annunciare ufficialmente la sua decisione di lasciare i Genesis.

Dopo essere uscito dalla band, Gabriel si dedica qui ai suoi passatempi preferiti del momento: la campagna e la famiglia. A Bath, sempre secondo Easlea, si confonde con la comunità locale, e si prende «due anni per crescere i cavoli e i figli».

Come riporta Mario Giammetti…

…Peter ha raccontato ad Armando Gallo su Ciao 2001 nell’aprile 1976: «Per almeno sei mesi dopo la mia uscita dai Genesis ho frequentato gente non collegata con il mondo musicale, gente che non sapeva nemmeno dell’esistenza di un complesso chiamato Genesis».

A Bath Peter sperimenta stili di vita alternativi, medita di entrare in una comune (una delle quali si chiama Genesis), assume qualche droga, senza eccessi. Si presenta anche sul palco degli amici Stackridge al Friars Aylesbury, uscendo da una torta di compleanno.

Gabriel ritiene l’antica città termale romana di Bath un ottimo conduttore di energia, che presto lo porterà a iniziare a comporre nuova musica.

E tra le nuove esperienze ce n’è una mistica del cantante sulla collina di Solsbury, che sovrasta la città.

Little Solsbury Hill dal sito web Kids of Bath

Come scrive Davide Castellini…

…«La collina di Solsbury è uno spazio fisico reale, un monticello nei pressi di Bath (…). Ma è anche un luogo metaforico da dove si possono osservare le “luci della città” – la realtà presente e nel contempo avere uno sprazzo dell’incerto futuro che si prospetta – l’aquila che spicca il suo volo nella notte scura».

Emozioni che saranno  di grande ispirazione per il suo primo singolo da solista “Solsbury Hill”, in cui spiega anche i motivi dell’abbandono dei Genesis, brano che ha anticipato nel febbraio del 1977 l’uscita del primo album.

Gabriel ha quindi trovato un luogo stimolante in cui far fiorire le nuove idee. In questo contesto creativo, inizia a organizzare il suo studio di registrazione casalingo, che presto sarà frequentato da spiriti a lui affini. I primi demo per il nuovo disco vengono proprio dal pianoforte di Woolley Mill.

Ma non sempre Bath ha portato fortuna a Peter. Come lo sciagurato primo Festival WOMAD del 16 luglio 1982, che si tiene proprio vicino casa di Gabriel, ma ciò non garantisce il successo, anzi.

Siamo nel West Country, fuori Shepton Mallet, nello stesso campo in cui i Led Zeppelin parteciparono al secondo Bath Festival nel 1970.

L’intero evento presenta enormi sfide: il pubblico è in estasi ma la vendita dei biglietti è pessima, il tempo è brutto, la BBC si è ritirata nonostante avesse promesso una trasmissione televisiva e uno sciopero dei treni ha tenuto lontane le persone.

Le limitazioni imposte dalle autorità locali fanno ricadere su Peter le spese degli artisti internazionali invitati. Peter e Jill ricevono addirittura minacce di morte da persone a cui devono dei soldi.

«È diventata un’esperienza da incubo quando ci siamo resi conto che non c’era modo di ottenere la vendita dei biglietti per coprire i nostri costi», ha detto Peter al Guardian nel 2012.

Ecco la sua esibizione a quel Festival:

Debiti che solo la reunion al Milton Keynes Bowl del 2 ottobre dello stesso anno, con i vecchi amici dei Genesis, Steve Hackett compreso, hanno potuto ripianare.

Nel frattempo, la famiglia Gabriel si è trasferita ad Ashcombe House a Swainswick, nord-est di Bath.

Peter ha affittato la proprietà nel 1978 e ha convertito il fienile della casa nel suo studio.

In questo video è possibile assistere a diversi momenti (familiari e artistici) della sua vita ad Ashcombe House:

Ad Ashcombe House Peter ha anche lavorato alla sceneggiatura del film su “The Lamb Lies Down On Broadway”, con il regista cileno Alejandro Jodorowsky. Due mesi di lavoro ritenuti da Gabriel molto interessanti, ma il progetto non va a buon fine.

Va meglio dal punto di vista musicale. Nello studio ex fienile, Peter compone le canzoni del terzo album con il proprio nome (soprannominato anche Melt), del 1980, e vi registra il successivo del 1982 (o Security),  la colonna sonora del film “Birdy”, tra l’ottobre e il dicembre 1984 e “So”, pubblicato nel 1986.

Non solo: il brano “My Secret Place” dell’album “Chalk Mark in a Rain Storm” di Joni Mitchell viene registrato ad Ashcombe House nel 1986, così come parti dell’album Robbie Robertson del 1987 (anche se i crediti di copertina collocano erroneamente Ashcombe House a Londra).

Nel 1986, finito l’album So, Peter decide che è il momento di trasferirsi da Ashcombe House a una struttura di registrazione permanente. La cosa più importante per Gabriel è essere vicino all’acqua. Prende in considerazione diversi siti, per lo più vecchi mulini, rigorosamente nella zona di Bath.

Ma nel mese di ottobre del 1987 Peter e Jill si separano definitivamente. Divorzieranno nel marzo 1988. Fortunatamente la ex moglie e le bambine non andranno a stare lontano da Bath e così Peter può vedere le figlie ogni giovedì sera e ogni due weekend. In questo periodo Peter inizia la relazione con Rosanna Arquette, conosciuta proprio durante la reunion di Milton Keynes.

Il Box Mill (noto anche come Pinchin’s Mill) è un mulino ad acqua sul By Brook, antico di 200 anni nel Wiltshire. Nel 1864 faceva parte della Box Brewery di proprietà della famiglia Pinchin, che in quell’anno chiuse la loro Northgate Brewery a Pulteney Bridge a Bath.

Nel 1987 Gabriel lo acquista, lo sistema e aggiunge un altro edificio (“The Big Room”). 

Peter si mette al lavoro per trasformare il pittoresco gruppo di edifici in un complesso live e studio, completo di spazio residenziale per artisti, una stanza in cui scrivere e una grande sala di controllo, piena di luce naturale.

Ora il sito ha le dimensioni e lo spazio necessari, è vicino al fiume, come voleva Peter, è in una bellissima zona ed è accessibile da Londra, con Bath a 120 miglia (200 km) di distanza, un’ora e mezzo di treno.

Il primo album a essere registrato qui è la colonna sonora del film “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese, che inaugurerà anche la neonata etichetta Real World, con il titolo “Passion” nel 1989.

E proprio qui, negli studi della sua etichetta, nel 1997, nasce per Gabriel un nuovo amore. Lei è Meabh Flynn, ingegnere e pianista, che lavora alla Real World dalla metà degli anni Novanta. È di 22 anni più giovane di lui. La sposa nel 2002. Il 27 settembre 2001 era nato Isaac Ralph, seguito da Luc nel 2008.

Peter mantiene anche  buoni rapporti con Jill, che ora lavora come consulente e psicoterapeuta a Bath.

E, tra le tante iniziative che lo vedono prendere posizione in tutto il mondo, trova il modo di pensare anche al “suo” angolo di Inghilterra.

Nel maggio 2010 si è unito a una campagna per fermare lo sviluppo agricolo proprio nella valle di Woolley. Un’azienda agricola aveva pianificato di allevare intensamente polli. Gabriel è entrato a far parte del Save Woolley Valley Action Group per fermare il progetto. 

Per preservare la valle che ha ospitato la sua prima casa di Bath e che ha ispirato il suo primo singolo da solista, “Solsbury Hill”.

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News su Peter Gabriel

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Foxtrot 50: la nascita di “Watcher Of The Skies” in Italia – il RICORDO della BAND

Il 6 ottobre 1972 i Genesis pubblicano l’album “Foxtrot”. Ecco alcune tappe di avvicinamento al compleanno.

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Aprile 1972, arrivano i Genesis in Italia, il paese che per primo ha capito la loro musica. Due tappe di quell’avventura rimarranno nella storia del gruppo, perché hanno visto nascere Watcher Of The Skies.

La data di Reggio Emilia il 12 aprile, infatti è ritenuta ufficialmente il  luogo di nascita di Watcher Of The Skies.

Secondo i ricordi di Hackett, Rutherford e degli altri presenti, fu proprio nella città emiliana che  venne eseguita per la prima volta una versione embrionale dell’indimenticabile brano durante il soundcheck.

Palasport di Reggio Emilia dalla pagina Facebook “Genesis 40th anniversary first Italian tour”

«Nel Palasport di Reggio Emilia, un enorme orribile posto pieno di eco, in mezzo al sound-check, Tony suonò quei due accordi iniziali sul suo mellotron. Funzionavano benissimo anche se, ancora oggi, non sono sicuro quanto fosse cosciente di come erano buoni.» (Da The Living Years di Mike Rutherford. Traduzione mia)

Nel tour per presentare Nursery Cryme, i Genesis approfittavano del tempo libero e anche delle prove sul palco per comporre parti di canzoni che poi avrebbero costituito l’album Foxtrot. 

Richard Macphail in My Book of Genesis racconta il modo di comporre l’album da parte dei Genesis. Rich ricorda che Tony Banks ha dichiarato ufficialmente che si tratta di tanti  pezzi che poi sono stati incollati insieme:

«Era una cosa normale nei Genesis. Alcuni dei pezzi erano composti da frammenti scritti da singoli membri e il problema era come riuscire ad adattarle. In Supper’s Ready, per esempio, Willow Farm, è in La bemolle maggiore, doveva portare a una piccola melodia di flauto in La minore. Quindi ci siamo dovuti mettere d’impegno per riuscire ad armonizzare i diversi accordi. A volte invece è un cambiamento del tutto naturale e avveniva senza che ce ne rendessimo conto.»

Mino Profumo in Genesis in Italia. I concerti 1972-1975 racconta che il custode del palasport ricorda «le note di Watcher Of The Skies emergere nitide durante il soundcheck.»

 

Profumo ricorda che «si tratta in effetti di un work in progress come conferma senza esitazioni Steve Hackett: “In realtà Watcher Of The Skies non venne composta esattamente in occasione delle prove per il concerto di Reggio Emilia, ne avevamo già preparato una versione molto rozza e un po’ diversa ma si può dire che la suonammo quasi compiutamente e per la prima volta durante quel soundcheck. Mi ricordo che ero in bagno, nel sotterraneo del palasport, sentii l’intro e l’intera struttura cominciò a tremare, erano note magnifiche e potenti. Tutto il gruppo si accodò all’esecuzione e fu in quel momento che, almeno per me, nella mia immaginazione la band suonava come e più di una orchestra”».


E cita le parole del promoter Maurizio Salvadori: «“Ricordo che ogni tanto facevano delle improvvisazioni nei soundcheck, perfino di mezz’ora e ci mettevano dentro delle cose appena provate, penso che lo facessero anche la reazione della gente che era sempre apprezzabile. Provarono in anteprima un paio di pezzi che avrebbero poi inserito nel disco successivo.”»

 

 

Da Reggio Emilia il brano viene utilizzato per il soundcheck prima dei concerti. Anche non tutte le persone presenti al concerto notarono che su quel palco stava nascendo un brano storico. Erano anche altri i particolari che attiravano l’attenzione. Ricorda a Horizons Radio Raimondo Vecchi Fossa: «Il palco era rivolto verso la tribuna alta e non verso la platea come per gli altri concerti e la cosa mi stupì molto. Gabriel col lunotto dei capelli eseguì come prima canzone Happy The Man che io avevo ed ho tuttora come 45 giri.»

Il 19 Aprile i Genesis sono live al Teatro Mediterraneo di Napoli.

Un doppio concerto che chiude la prima parte del Nursery Cryme Tour dei Genesis in Italia.

Una seconda tappa in questa storia dei Genesis, perché sul tetto dell’Hotel Domitiana, che ospita la band, Mike e Tony scrivono il testo di Watcher Of The Sky. Dal terrazzo dell’albergo, infatti, si può vedere tutto il complesso della Mostra d’Oltremare, l’Arena Flegrea e il Teatro Mediterraneo, un corpo estraneo rispetto alla città, che poteva dare l’impressione di un paesaggio di un pianeta sconosciuto.

Ecco il ricordo di Tony Banks in Genesis: I Know What I Like di Armando Gallo:

«Eravamo seduti in cima a questo edificio, era una calda giornata di sole e stavamo semplicemente guardando fuori attraverso una vasta area di edifici e campi; non c’era un’anima viva in giro. Sembrava che l’intera popolazione avesse appena disertato il pianeta e questo è ciò che racconta ‘Watcher of the Skies’: un essere alieno che viene sul pianeta e lo vede completamente deserto. E così la storia si sviluppa con un po ‘di fantascienza. Mi piace  ‘Childhood’s End’ di Arthur Clarke e libri di questo genere.»

E di Mike Rutherford in The living years (Trad. G. Testani):

«Io e Tony insieme scrivemmo il testo, seduti sul tetto del nostro hotel a Napoli immaginando che il mondo fosse finito. Alquanto strano, considerando che era un giorno piacevolmente soleggiato.»

 A Napoli quindi viene completato il brano e, come sappiamo, aprirà il successivo album dei Genesis, in uscita l’ottobre seguente: Foxtrot.

Ma nella sua autobiografia, Mike racconta un altro retroscena, accaduto a Napoli:

«A Napoli scoprimmo un altro passatempo terapeutico… Concludere un tour con una litigata di gruppo era un classico. La cosa insolita della lite-di-fine-tour a Napoli fu che c’era un parco dei divertimenti proprio dietro l’angolo dell’hotel dove dormivamo. Arrivammo al punto di essere talmente stufi l’uno degli altri che decidemmo che l’unica cosa da fare era di buttarci sulla pista dell’autoscontro e sbatterci contro reciprocamente e selvaggiamente e ripetutamente. Devo dire che non ho mai sperimentato un modo altrettanto efficace per chiarirsi.»

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Leggi altri ricordi qui:

La genesi dei GENESIS

Quando Napoli diventò la musa dei Genesis

L’ex Hotel Domitiana, oggi JFK.

Ecco l’audio del live di Napoli:

https://www.youtube.com/watch?v=sERgSd3CcB0

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I dischi white label dei Genesis sono stati venduti all’asta per beneficenza

Non solo i Genesis: tante chicche prog all’asta alla White Label Auction di quest’anno a favore del The BRIT Trust.

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Dal sito web di Omega Auctions. CLICCA QUI per fare la tua offerta.

Oltre 170 rare stampe white label di band come Genesis, Rush, Rick Wakeman, Hawkwind, 10cc, Mike Oldfield, Moody Blues, Brian Eno e altri ancora sono stati messi all’asta per beneficenza. Quelle dei Genesis hanno ricavato £340. 

L’asta White Label in Aid of The BRIT Trust è stata gestita dagli specialisti di memorabilia musicali e dischi in vinile Omega Auctions dalla loro sede di Greater Manchester.

Tra gli oggetti di interesse, una collezione di dischi in vinile a tiratura limitata a scopo promozionale, anche chiamati “test pressing” dei Genesis per Nursery Cryme, Foxtrot, Selling England By The Pound, The Lamb Lie Down On Broadway e … And Then There Were Three.

I fondi raccolti andranno a sostenere il lavoro dell’associazione di beneficenza del settore musicale The BRIT Trust, che dal 1989 ha donato circa 28 milioni di sterline a enti di beneficenza e cause che promuovono l’istruzione e il benessere attraverso il potere della musica e delle arti creative, come la BRIT School e la musicoterapia Nordoff-Robbins. L’Asta White Label ha raccolto quasi 60.000 sterline per The BRIT Trust nelle due edizioni precedenti: circa 25.000 sterline nell’ottobre 2019 e fino a 34.000 sterline nel maggio 2021.

Le ultime della Band su Horizons Genesis:

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Guerra in Ucraina: Steve Hackett nel singolo “Our Path to Freedom” – COMPRA

Guerra in Ucraina: ecco cosa fanno gli ex-Genesis.

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“Our Path to Freedom” è il nuovo singolo dei RADZ, nel quale compare Steve Hackett insieme a Phil Manzanera e al tastierista Adam Holzman, che ha suonato con tutti, compreso Miles Davis. 

La canzone è stata registrata a Kyiv l’anno scorso in uno studio improvvisato, con molti che hanno contribuito a distanza.

Tramite le vendite della canzone e un link per le donazioni, il brano raccoglierà fondi necessari per le associazioni culturali in Ucraina e per gli artisti che vivono lì, in modo che possano continuare a creare.

Possibile acquistare il brano e fare una donazione qui: https://linktr.ee/ourpathtofreedom

Altre info: https://www.uepaf.org.ua/main/our-path-to-freedom-project/

Steve Hackett e Ray Wilson partecipano all’album “Louder than Bombs – United Artists against War” per raccogliere i fondi per l’Ucraina.

I dettagli nel post qui sotto:



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